18.

12 2 0
                                    

"Vi sta cercando vostra altezza" il demone si siede vicino a Lilith. "Lo so. Non può uccidermi. Lui è chiuso in quella gabbia per cani."
Il demone gli passa un'altra birra "Mia signora... Lei sa che l'unico modo per liberarlo è-" Lei lo interrompe "Uccidermi. Lo so. Sono stata la sua prima creazione e ora la sua prima creazione deve essere distrutta per completare il rito, ma... sono la regina dell'inferno dopo tutto. Sono molto più forte di lui."

.

.

.

Giulia non sa per quanto tempo potrà ancora reggere il dolore. Ma è da più di un'ora che Katherine e gli atri Demoni non si fanno sentire. Non può fare altro che pensare a quello che ha detto Katherine, che ha ucciso Kol.
"No... no, i demoni mentono..."
Qualcuno le tocca la spalla. Una mano calda, quasi umana. "Hai ragione" dice una voce maschile.
Le catene che la trattengono si slegano e sente una mano sotto le sue cosce, e un'altra dietro la schiena. Il calore del fuoco ardente e le urla delle anime sembrano sempre più lontani e il sudore che scende sulla sua fronte si asciuga.
Apre gli occhi e gli sembra di vedere un uomo, biondo con gli occhi azzurri, figura simile a Damon. Il suo profumo e il suo viso sono molto familiari nonostante non lo conosca. L'uomo la appoggia a terra. Si guarda intorno e si rende conto di non essere più in paradiso o all'inferno. È a casa.
"Giulia?" Sente la voce di Rebekah chiamare il suo nome. La ragazza prende le sue mani tra le sue. "Stai bene..." Giulia le tocca il viso e si alza lentamente per poi abbracciarla. "Si... Giulia tu... cosa ti hanno fatto?"
La rossa ride "Ero all'inferno. Cosa pensi mi abbiano fatto?"
È felice di rivedere sua sorella, ma nota che c'è qualcosa che non quadra.
"Rebakah?" Sente la voce di Caroline. La bionda è sulle scale con le braccia incrociate. Le sorride "Vedo che sei arrivata." Dice Caroline.
"E sono ancora intatta."
L'angelo ha curato tutte le sue ferite.
"L'uomo mi ha dato qualcosa."
Giulia guarda la spada tra le sue mani.
"È la spada che mi fa ferita."
Rebekah e Caroline si guardano per un'attimo per poi spostare i loro sguardi su Giulia.

.

.

.

"Sta bleffando."
Giulia finisce la bottiglia dì whisky per poi buttarla nel piccolo cestino sotto la scrivania.
"È quello che ha detto... e visto che la spada ti ha fatto davvero del male, sei un angelo."
Dice Caroline.
Giulia ride "Angelo di sto cazzo. Sono tutt'altro che santa."
Rebekah sorride "Beh si ma, non c'è altra spiegazione per tutto questo... la tua forza, o il fatto che nulla ti può ferire tranne la spada." Giulia alza un sopracciglio "E quindi quel tizio Micheal sarebbe uno dei miei fratelli? interessante."
Il silenzio cala tra loro.
"E Klaus? Elijah e gli altri?"
Le sue bionde si guardando e l'espressione di Rebekah cambia all'istante. Ha gli occhi lucidi. Giulia si guarda in torno entrando in panico "Klaus? Cos'è successo Rebekah?" La bionda inizia a tremare, e Caroline la prende per mano. Giulia si avvicina alle due e si inginocchia davanti a Rebekah "È successo qualcosa di molto grave vero? Ma, Klaus sta bene? E gli altri?" Rebekah scuote il capo e inizia a piangere. Giulia la abbraccia "Ehi... respira... andrà tutto bene." Le accarezza i capelli dolcemente cercando di calmarla. "Dovresti parlare con Klaus." Dice Freya mentre scende le scale. Giulia sale le scale e si avvicina alla stanza di Klaus ma prima di entrare Freya la ferma. "Sono felice che tu stia bene" Le da un leggero bacio sulla guancia per poi lasciarla sola con Klaus.
È seduto sul letto affacciato al balcone dalla camera.
"Klaus? Sono tornata."
Lui non risponde e non si gira verso di lei. Giulia pensa alle peggio cose. Heyley? Elijah? O forse... Hope. Si siede vicino a Klaus e lo guarda. Non sta piangendo e non ha alcuna espressione. Giulia appoggia una mano sulla sua spalla "Se ne andata... l'ha presa..."
Giulia capisce subito che è Hope. Non può trattare le lacrime ma fa del suo miglio per riuscirci. Non si è mai mostrata davvero debole davanti ai suoi fratelli e di sicuro non lo farà ora. Hanno bisogno di qualcuno che li guidi e questa volta non sarà Klaus, com'è sempre stato. "Klaus..."
Giulia si avvicina a lui "Credimi, so che tutto questo non è facile-"
Lui la spinge via e si alza "No. Non voglio sentire nulla di quelle cazzate"
Giulia conosce bene il dolore della perdita di una delle persone più importanti della sua vita. Suo fratello era la sua vita, il suo migliore amico è l'unico con cui poteva davvero confidarsi, ma poi è morto per colpa sua. "Non sono cazzate. So che stai soffrendo e ti capisco ma non puoi perdere ma testa per questo. Klaus, il mondo sta finendo, e so che è molto difficile, troppo difficile dimenticare il tuo dolore ma devi farlo, almeno per ora." Giulia afferra lo prende per mano cercando di avvicinarlo a lei ma Klaus la spinge facendola cadere a terra. "Non capirai mai l'agonia dell'essere un padre." Klaus la guarda un'ultima volta per poi uscire dalla stanza "Klaus!"
Si alza e gli corre dietro "Basta!" Klaus le urla contro "Basta seguirmi, basta consolarmi! L'ora delle parole è finta." Sparisce dal corridoio. "Tranquilla non sei tu. Non vuole ascoltare nessuna di noi." Dice Rebekah "Siamo tutti distrutti per la morte di Hope ma dobbiamo concentrarci su qualcosa di più importante ora..."
Rebekah afferra la spada "Questa può farti del male, può uccidere ogni angelo."
Raggiunge Freya, che si trova nel mezzo della stanza e gli porge ma spada "Ragazze, dobbiamo sigillarla, nasconderla in qualche modo per renderla accessibile solo a noi, per quando ne avremo bisogno."
Freya annuisce e la afferra.
Giulia sa che è la cosa giusta da fare ed è d'accordo. "Possiamo creare un legame sanguigno tra me e ma spada. In questo modo posso sentire se è troppo lontana da me, di conseguenza se qualcuno... o qualcosa l'ha presa."
Mentre Freya prepara il necessario per l'incantesimo Giulia continua a guardare in alto, nel corridoio del secondo piano, dove si trova ma sua stanza e quella di Kol "Lui sta bene vero? È soltanto sotto l'incantesimo ma non è...?" Morto.
Rebekah la guarda stranita "No, Kol non è morto. C'è qualcosa che dovremmo sapere?"
"Katherine mi ha detto di aver ucciso Kol."
Freya taglia il polso di Giulia e lascia che il sangue coli sulla lama della spada "I demoni mentono sempre." Dice Freya.
"Sanguinum legarum morte legarum." Giulia sente un leggero dolore al polso che svanisce poco dopo.

.

.

.

"Klaus Mikaelson" il demone appare alle sue spalle "Ho sentito parlare di te. Gossip infernale." I'ibrido si affaccia al demone, che ha assunto me sembianza di una bella donna "Molto simpatica tesoro" dice Klaus con il suo solito sorriso "Ma non sono qui per chiacchierare."
La donna dai capelli corvini fa dei passi avanti, avvicinandosi a lui.
"Lo so" dice per poi appoggiare le mani sulle spalle dell'uomo "Cosa desideri?"
Chiede lei con un tono calmo, quasi seducente ma ovviamente falso.
"Voglio sapere se Lilith è ancora viva." Chiede Klaus.
"Oh tesoro. Noi demoni siamo solo del fumo nero, non abbiamo un corpo e una lama qualsiasi non ci può uccidere."
"Lo prendo come un si"
Le pupille della donna assumono un colore sempre più scuro fino ad arrivare ad essere nere "Non ti dirò mai dove si trova la nostra regina." Klaus sorride per poi rispondere "Ma tesoro, vedi... io non voglio farle del male. Voglio avere una piccola conversazione con lei e chiederle la cortesia di trasformarmi in uno di voi"
La corvina sorride.

.

.

.

[ Hetley e Elijah- New York]
I due hanno pagato una piccola camera in un motel nel bel mezzo del nulla. Si trovano nella grande città da giorni, e ne hanno viste di belle. Il raffreddore infettivo sembra normale inizialmente ma poi si trasforma in una specie di rabbia, proprio come avevano detto nel giornale.
Damon e Elena avevano detto che la morte era morta, e si può sembrare strano ma era così. Hanno detto di averla vista morire e di aver preso la fonte del suo potere, L'anello. Allora perché tutte queste malattie strane non hanno cessato di esistere? "Elijah... potrebbe essere qualche altra entità, non per forza ma morte."
Dice Heyley mentre continua a sfogliare libri su libri riguardo alla Bibbia e al folclore. "Probabile. Cos'altro hai trovato?"
Gira il libro verso di lui "La malattia?" Chiede Elijah e lei annuisce "Quando si trova in una determinata locazione gli umani inizieranno ad avere malattie estinte come la peste o il covid"

.

.

.
I due hanno girato per più di sei ospedali e non hanno trovato alcun segno del fatto che l'entità si possa trovare lì. L'unica cose preoccuparti erano gli umani che morivano ovunque, legati ai letti o alla sedia a rotelle.
"Questo è chiuso." Dice Heyley mentre girano per il parcheggio dell'ospedale. Elijah le afferra il braccio  "Aspetta."
Elijah le indica una finestra in uno degli ultimi piani. È l'unica stanza con le luci accese. Elijah rompe la maniglia della porta d'entrata. "Dobbiamo prendere l'anello che porta al dito per ucciderlo, giusto?" La ragazza annuisce. I due camminano per I corridoi puntando la torcia verso le varie stanze ma non c'era nulla di sospetto. "La luce era al terzo piano." dice Heyley.
Usano la loro velocità per salire al piano superiore.
La porta della stanza è socchiusa e la luce fuoriesce nel corridoio. Elijah sta per attaccare ma lei lo ferma. "Aspetta! Piano." Si avvicinano lentamente e  guardano attraverso la mezza apertura.
Un uomo sulla mezza età sta girato di spalle affacciato ad una persona stesa sul letto dell'ospedale. Entrambi riescono a sentire l'odore nauseante del sangue della vittima.Heyley afferra il braccio di Elijah cercando di controllare i suoi impulsi. "Fai dei respiri profondi. Andrà tutto bene."
Elijah la prende per mano.
L'uomo nella stanza inizia a tagliare l'addome della persona stesa per poi aprirla in due a mani nude. Le strappa il cuore e il fegato per poi mangiarli, e dopo aver finito di consumarli inizia a fare dei versi starnai per poi tossire una specie di muco all'interno del corpo della vittima. "Ma Che diavolo è questa roba!"
Esclama Heyley disgustata.
"Pura arte signori. Ecco cos'è" Entrambi si alzano e Heyley apre la porta. "Sei uno schifo." Heyley gli corre contro per attaccarlo ma la creatura le afferra il collo e la lancia contro il muro. Elijah corre in contro alla creatura e gli strappa il cuore, ma non succede nulla. "Pensavi davvero di riuscire ad uccidermi?"
L'essere afferra Heyley che cerca in tutti i modi di liberarsi in tutti i modi, ma fallisce miseramente. Elijah prova a muoversi la la creatura non glielo permette, lo sta tenendo fermo in qualche modo, senza toccarlo. "Heyley! L'anello!" La ragazza allunga la mano per afferrare quella della creatura. Prima che possa fare qualcosa, Heyley viene scaraventata nel vetro di una finestra. La ragazza cade su un veicolo rompendosi tutte le ossa. Sente una mano che entra direttamente nella sua schiena, penetrando la sua pelle e rompendo la sua colonna vertebrale senza dare tempo al suo corpo di guarire. "Elijah..."
Elijah salta del terzo piano sulla macchina dove si trovano Heyley e la malattia.
"Elijah... l'anello..." afferra la mano della creatura e le strappa l'anello.
"Elijah aspetta!"
La crepatura svanisce e il cuore di Heyley, che essa stava tenendo in mano, cade a terra.

ORIGINAL IIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora