| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 |
«Sarò per sempre al tuo fianco, indipendetemente dalla situazione, costi quel che costi»
Park Jimin è un giovane Alpha restato intrappolato nella vita tanto caotica ─ quanto devastata ─ del piccolo Yoongi. Credeva sarebbe stato...
Raccolta da parte del corvino la sua richiesta d'aiuto, la sua figura slittò con movimenti istintivi al suo fianco dove nemmeno servì porgergli una mano o aspettare che gli dicesse di non essere in grado di camminare perché il corvino agì reattivamente e se lo caricò in groppa di fronte allo sgomento generale dei presenti.
«Prendetelo!» Yoongi aveva sentito urlare dagli individui alle sua calcagna ed era finito con lo stringersi automaticamente con più terrore al collo del giovane che ─ in completo silenzio e rapidità ─ lo stava portando all'interno di quel labirinto che prendeva il nome di "Università di Medicina Molecolare e Biotecnologa".
Aveva chiuso gli occhi, si era affidato al giovane e aveva concesso ai loro lupi di instaurare una sorta di legame che fosse in grado di farlo tornare a respirare in maniera più controllata e regolare.
«Mi dispiace-» prese però a scusarsi, terribilmente dispiaciuto di averlo coinvolto una seconda volta senza aver nemmeno valutato il suo volere. «Giuro che sparirò per sempre dalla tua vita ma prima-» bloccò le sue parole al rapido virare del giovane che li portò a nascondersi all'interno di classe completamente vuota. Avrebbe voluto poter continuare la sua frase con un "ma prima ti prego di aiutarmi" eppure il fatto che si trovassero in un'aula di laboratorio lo aveva fatto agitare di nuovo perché i vividi ricordi di stanze molto simili a quella avevano attanagliato i suoi incubi e la sua realtà per più di ventiquattro lunghi mesi.
Ormai era una reazione quasi istintiva.
Si era ritrovato ad aprire la bocca pronto a rilasciare quell'urlo istintivo che gli aveva immediatamente stuzzicato la gola ma la ferrea presa applicata sulle sue spalle da parte del corvino aveva mozzato a metà ogni sua intenzione.
«Se urli rischiamo di farci scoprire» gli aveva sussurrato con voce calma e stabile nonostante la corsa con lui sulla schiena. «Vorrei poter rilasciare dei feromoni più aggressivi in maniera da coprire i tuoi ma temo che il tuo lupo possa uscirne ferito o scosso-»
«No fallo!» si era aggrappato subito a lui. «Il mio lupo è già distrutto e sofferente di suo, un attacco di feromoni in più non cambierà la cosa ma mi aiuterà a sfuggire da loro quindi ti scongiuro, aiutami a nascondere la mia presenza»
Il giovane sembrò comprendere all'istante il senso del suo discorso eppure un'espressione triste e compassionevole non aveva fatto a meno di tingergli il viso, ora contornato da un malinconico e dispiaciuto sorriso.
