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││ ─ MYTH ─ ││
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All'arrivo di Jimin e Yoongi ─ in quella che era un'ala della sede della Health ─ fu inevitabile non incrociare lo sguardo con quello distrutto di Taehyung. Avevano entrambi lasciato il fianco dell'agente Jung così da fiondarsi dall'amico, prenderlo per le spalle e controllare le sue condizioni così da assicurarsi che quel malessere non fosse dovuto dai colleghi di Jung bensì da qualcos'altro.
«Taehyung-» lo richiamò Jimin, carezzandogli quelle guance bagnate e arrossate. «Che è successo? Ti hanno fatto del male?» gli domandò agitato, osservando il grigio limitarsi a scuotere la testa. «Parlamene ti prego, lascia che ti aiuti-» cercò di spingerlo al discorso ma l'amico nient'altro riusciva a fare se non restare con lo sguardo basso, le mani strette tra di loro, le lacrime minacciare di sgorgargli fuori da un momento all'altro e le spalle tremolanti a causa dei lievi singhiozzi che cercava di sopprimere. «Taehyung ti prego..»
«È okay parlarne con Jimin» intervenne anche Yoongi, notando immediatamente come Taehyung si fosse immobilizzato. «Vi lascio dello spazio così che voi possiate parlare in privato, aspetterò insieme a Jung che voi finiate e poi stiamo a sentire cos'hanno da dirci, va bene?» propose a Taehyung, osservando però come il proprio compagno anticipò l'amico e parlò al suo posto.
«Non serve che tu vada Yoongi, Taehyung può-»
«Taehyung ha bisogno del suo amico, non di me, non di uno sconosciuto» lo fermò, sorridendogli e stringendogli la mano così da fargli comprendere che era okay separarsi per qualche minuto, che era okay badare al suo migliore amico e che allo stesso modo era okay lasciarlo con Jung. «Vi lascio parlare» ripetè di nuovo, sciogliendo la presa tra le loro mani e allontanandosi così che i due avessero la giusta privacy per aprirsi e aiutarsi a vicenda.
Non appena Yoongi si allontanò infatti Taehyung mormorò delle veloci scuse che scossero appena l'amico. «Non volevo allontanarlo ma temevo che le mie parole avessero potuto ferirlo» gli spiegò subito, venendo immediatamente incentivato a continuare a parlare. «Ho visto Jeongguk-»
«È lui che ti ha fatto piangere?!» esclamò reattivo Jimin, placandosi con fare scioccato non appena il grigio rilasciò un basso ringhiò facendolo zittire.
«Non è stato lui a farmi piangere, sono stati i suoi pensieri e la sua sofferenza» gli disse. «Stavano curando le sue ferite in infermeria, io sono entrato per controllare le sue condizioni e per riaprire la connessione così da recuperare qualche informazione su Skid Row ma stava soffrendo troppo per le cure e l'ho baciato così da prendere parte del suo dolore e sbloccare la nostra connessione» gli confidò, stringendosi maggiormente nelle spalle. «Ho violato la sua mente, ho scavato nei suoi ricordi, nelle sue emozioni, nei suoi traumi e ciò che mi è tornato dietro è stato un macigno talmente pesante che mi ha obbligato ad accasciarmi a terra, a rimettere l'anima e a scoppiare in un pianto inconscio» portò i palmi delle mani alle palpebre e se li strofinò così da asciugarne le lacrime. «Non volevo che Yoongi restasse qui perché non volevo mi sentisse dire che mi dispiace per Jeongguk, che non è cattivo come sembra e che ha bisogno di aiuto anche lui tanto quanto ─ se non di più ─ Yoongi»
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➽ Myth | Minga ✔
Werewolf| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 | «Sarò per sempre al tuo fianco, indipendetemente dalla situazione, costi quel che costi» Park Jimin è un giovane Alpha restato intrappolato nella vita tanto caotica ─ quanto devastata ─ del piccolo Yoongi. Credeva sarebbe stato...