| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 |
«Sarò per sempre al tuo fianco, indipendetemente dalla situazione, costi quel che costi»
Park Jimin è un giovane Alpha restato intrappolato nella vita tanto caotica ─ quanto devastata ─ del piccolo Yoongi. Credeva sarebbe stato...
Questo è un capitolo dedicato unicamente al personaggio di Jeongguk. Avendo letto e compreso la sua situazione, vorrei avvisarvi che questo è un altro capitolo piuttosto forte che non tutti si sentirebbero a loro agio nel leggere. Non ci sono descrizioni nel particolare ma l'atmosfera è così pesante da poter essere addirittura peggio di quest'ultimo. In fondo al capitolo preciso un'altra cosa per cui assicuratevi di leggere anche quel piccolo spazietto.
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Obbligati a fare ritorno a Skid Row con un fallimento a gravare come un pendente sulle loro spalle, Jeongguk e il resto degli alpha dovettero raggiungere l'androne all'interno della quale avrebbero fronteggiato la figura del Dottor. Chung pronti ─ non tutti quanto meno ─ a prendersene piena responsabilità.
Jeongguk era stato praticamente trascinato dal resto degli alpha all'interno di quell'area perché visto come un'arma fallimentare. Lui, il beta pupillo del loro capo, il beta intoccabile, il beta sempre in prima linea, aveva davvero osato fallire in una maniera talmente patetica? Odiavano il castano.
«N-Non serve ci sia anche io-» aveva infatti tentato di dire, puntando i piedi a terra e ringhiando frustrato ogni qualvolta la forza di quegli uomini alpha lo obbligasse ad avanzare succube dell'impotenza legata a quella sua inferiorità. «Parlerò con il dottore in solitaria, n-non-»
«Chiudi quella bocca» ringhiò uno degli alpha, stringendo maggiormente la presa su quei suoi polsi già segnati dalle fascette alle quali era rimasto legato per decisamente troppo tempo rispetto una semplice consumazione di un atto sessuale; il dottore l'aveva punito e lui su quel suo corpo presentava ancora i segni della sua furia che però presto sarebbero raddoppiati.
Avevano fallito e lui sapeva di come ─ in un modo o nell'altro ─ il dottore non avrebbe fatto altro che punire unicamente lui. Gli alpha non li aveva mai toccati, non li aveva mai feriti o sminuiti in alcun modo quasi come se fossero realmente loro gli esseri da proteggere e non chiunque appartenesse ad una categoria inferiore o fragile.
Aveva pensato a cosa dire per eludere quelle future violenze, sapeva di aver raccolto un'informazione piuttosto utile ma ora ─ sotto pressione a causa della paura ─ era riuscito a dimenticarsene completamente. Si sentiva impazzire, si era guardato attorno in cerca di qualcosa che avesse potuto aiutarlo a sbloccare quel ricordo e solo quando aveva incrociato la figura di Namjoon camminare con fare agitato ─ a quanto pare frettoloso ─ un flash di ciò che era riuscito a strappare dalla mente del grigio riuscì a tornare a galla.