| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 |
«Sarò per sempre al tuo fianco, indipendetemente dalla situazione, costi quel che costi»
Park Jimin è un giovane Alpha restato intrappolato nella vita tanto caotica ─ quanto devastata ─ del piccolo Yoongi. Credeva sarebbe stato...
Raggiungere i vent'anni, per Gyeonji fu il traguardo più spaventoso a cui la vita l'avesse mai messo di fronte. Chiunque sapeva come scoccato tale compleanno, il corpo del festeggiato avrebbe cominciato a subire delle leggere ma definitive modifiche riguardanti la sua vera natura.
I suoi genitori ─ entrambi Alpha esattamente come tutto il loro albero genealogico ─ si erano già adoperati con il recuperare dei palloncini color giallo come gli occhi degli Alpha, striscioni di congratulazioni per l'esser entrato a far parte della loro famiglia, del loro dominio come sola ed unica famiglia senza alcun influenza da parte di categorie inferiori ma nulla di tutto ciò era riuscito a fargli mantenere la calma.
Anzi, era da un paio d'anni che sentiva un'influenza differente riempirgli l'animo, che l'aggressività non gli sembrava essere la soluzione ai problemi e che la tranquillità invece era diventata la sua migliore amica. Non era mai stato energico, aggressivo, non si era mai nemmeno sentito abbastanza importante da comportarsi come un idiota arrogante di fronte ai suoi compagni eppure i suoi genitori continuavano a spingerlo verso quella direzione.
"Devi vincere assolutamente, un Alpha come te non può accettare un secondo posto", "fregatene dei tuoi amici, tu sei migliore di tutto, non come i figli di famiglie meticcie come loro", "reagisci Gyeonji, fatti valere, sii il più forte di tutti".
Continuavano a ripeterglielo giorno e notte da praticamente quattro anni e il tutto era andato ad aumentare nel momento in cui l'avevano scoperto studiare medicina; loro ─ come medici per l'appunto ─ non avevano fatto altro che vedere questo suo studiare come l'ennesimo tentativo di essere come loro, di essere gli Alpha forti e temuti quali erano mentre la ragione dietro tale necessità era solamente quella di capire se ci fosse un metodo o meno per identificarsi come Alpha al test nonostante non si appartenesse a tale categoria.
Lui non si sentiva uno di loro, così come non sentiva di appartenere nemmeno alla classe dei Beta, ma questo cosa avrebbe significato? Avrebbe distrutto la linea genetica dei suoi antenati perché completamente differente da loro? Avrebbe riscontrato conseguenze a riguardo? Che sarebbe successo?
Aveva guardato quindi i suoi genitori il giorno prima del suo ventesimo compleanno, li aveva visti impegnati a preparare il tutto così da festeggiare la sua entrata ufficiale in famiglia e dentro di sé pregò di essere accettato nonostante tutto, pregò di vederli abbracciarlo e tranquillizzarlo riguardo come non ci fosse alcun problema per loro, che era okay e che l'avrebbero amato lo stesso.
