| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀 |
«Sarò per sempre al tuo fianco, indipendetemente dalla situazione, costi quel che costi»
Park Jimin è un giovane Alpha restato intrappolato nella vita tanto caotica ─ quanto devastata ─ del piccolo Yoongi. Credeva sarebbe stato...
Aiutato Yoongi a fare il bagno, Jimin non solo si era assicurato di fornirgli nuovi vestiti ─ scusandosi per il suo possibile odore da alpha impregnato in essi ─ ma si concesse anche di asciugargli i capelli e portarlo in cucina dove lo aiutò a mangiare vista la vista ancora talmente oscurata da impedirgli di muoversi ed agire con autonomia.
«Mi dispiace di dover pesare in questo modo su di voi» prese a scusarsi, aprendo maggiormente la bocca per concedere al corvino di imboccarlo come mai nessuno aveva fatto. Era grande, non era più un bambino bisognoso di un genitore o qualcuno che badasse a lui, eppure tutta quella fragilità sviluppatasi durante la permanenza a Skid Row gli aveva fatto desiderare più e più volte di avere qualcuno su cui poter fare affidamento.
Spesso si sentiva sfinito, triste, solo e dolorante e in quei momenti ciò che desiderava avere era semplicemente qualcuno al suo fianco. Non chiedeva di avere una squadra di amici e amiche pronti ad aiutarlo, gli bastavano poche persone, anche solo una sola; eppure, da due anni a questa parte non aveva mai avuto nessuno.
Perché la sua vecchia compagnia di amici non lo cercava più? Perché i suoi genitori non avevano cercato di contattarlo? Perché lo avevano abbandonato senza fornirgli indicazioni su come ricongiungersi con loro?
Sua mamma e suo papà erano gli unici individui che l'avrebbero amato e sostenuto per sempre, in ogni momento della sua vita, quindi perché ora ─ in questi due anni così bui ─ di loro non vi era stata nemmeno la minima traccia?
Jimin gli aveva spiegato come i suoi genitori fossero usciti dal paese ─ probabilmente con l'intento di cercarlo ─ ma come poteva contattarli se non possedeva un cellulare, né ricordava più il loro numero di telefono?
Non sapeva come contattarli, non si fidava nemmeno della polizia perché più di una volta aveva cercato aiuto in loro, in centrale, in ospedale o in qualche stazione ma ogni volta tornava punto a capo, perdendo i sensi e risvegliandosi di nuovo in una stanza di Skid Row.
Non poteva fidarsi di loro e a quanto pare era un qualcosa che anche Jimin e Taehyung avevano avuto modo di imparare a loro stesse spese.
«Yoongi te l'ho già detto, non serve dispiacersi, non mi sarei mai permesso ─ conscio del tuo dolore e della tua situazione ─ di ignorare la tua richiesta di bisogno. Dispiace a me di averci messo tanto e di obbligarti a restare in questo appartamento pieno di molecole odoripare di me e Taehyung» vide Jimin storcere le labbra dispiaciuto. «Immagino che il tuo legame renda tutto più pesante da sopportare, s-spero che Namjoon possa tornare il prima possibile così da restare al tuo fianco»
