POV LAVINIA
Miriam rimane fuori più del previsto e questa festa ormai si è trasformata in una discoteca privata. Sui divanetti coppie, già conosciute e quelle inaspettate dai social, si limonano; la musica si alza sempre di più, la gente balla nel salotto; gli alcolici aumentano, mi chiedono di versare birre, rum, diluire con sweppes; e intanto da mangiare non ce più niente. Inoltre l'odore di canna mi assale,
ma perché questi sportivi fumano? Non nuoce alla loro salute da atleta?
Intanto, mentre sto versando del Rum, mi ritrovo davanti Paulo.
<cosa vuoi da bere?> urlo, provando a sovrastare la musica.
<niente.> risponde così però rimane fermo davanti al bancone.
<devi far passare le altre persone Paulo.> difatti sta bloccando il resto degli invitati che vorrebbero prendere qualcosa da bere.
<allora fammi un rumcola.> inizio a fargli il drink e appena glielo do mi ferma la mano dal polso.
<però voglio anche te con il drink.>
<dai Paulo fai il serio, devo lavorare, non posso.> lui insiste, fino a quando non chiama Elsharawy, intento a flirtare con Diletta Leotta sul divano.
Va vicino a lui, mentre io continuo con i drink, vedo che mi indica, che l'altro sbuffa per alzarsi e viene da me.
<Lavinia, puoi staccare ora. Sono le 2 e mezza, il tuo turno è finito, vai a ballare!>
<e con i drink?> rispondo dando uno shot di vodka alla ragazza davanti a me.
<possono farseli da soli. Ora andate a scopare!> e detto questo da una pacca sulla spalla a Paulo, il quale si mette a ridere e guarda l'amico andare barcollando verso la bionda.
<quindi vieni?>
Io faccio cenno con la testa e sotto i "no" delusi degli invitati che volevano bere, me ne vado da dietro il bancone.Vado nel mezzo della pista improvvisata ed inizio a guardarmi intorno. Noto tutte le ragazze bellissime con vestitini molto attillati e attraenti e poi io con indosso la divisa da loro. Subito mi irrigidisco ed il calciatore difronte a me pare notarlo.
<que te pasa Princesa?>
<è che sono tutte bellissime.> gli faccio notare io.
<te sei bellissima.> con le sue parole mi sciolgo, ma le mie insicurezze rimangono.
<guarda come sono vestita Paulo.>
<e cosa c'è di male?>
Per provare a capirci ci siamo molto avvicinati e lui mi inizia a passare una mano sul viso e tra questo suo gesto e la vicinanza, è un miracolo che mi sia rimasta ancora l'abilità nel parlare.
<ok allora guarda le altre e poi me e lo capisci.>
<vuoi sentirti più bella?>
<si.>
Così inizia a sbottonarmi la camicia e io lo fermo, arrossendo
<ma che fai?>
<ho visto che hai il reggiseno in pizzo quello che sembra un top.>
<e allora?>
<togli la camicia e rimani con quello, tanto ci sta bene il bianco con i pantaloni blu.
<ma sei matto? Nono!>
<allora rimani così che resti sempre bella.>
Ed ecco che iniziamo a baciarci. Le mie mani iniziano ad esplorare parte del suo corpo, dal petto alla schiena al viso per fermarsi ai capelli. Mentre le sue restano sui miei fianchi.,
Dopo questo bacio, in cui si capisce il desiderio di entrambi, decido di togliermi la camicia, come mi aveva detto di fare Paulo.
Mentre la sbottono, i suoi occhi restano fissi sul reggiseno. Quando alza lo sguardo e vede il mio imbarazzo, riporta le mani sui miei fianchi. Gli stringe e con la sua voce così attraente mi dice <visto? sei sempre bella.> Così iniziamo a baciarci di nuovo, fino a quando non mi viene voglia di bere qualcosa, già che ci sono, dato che non ho toccato alcol per tutta la serata.Paulo mi accompagna e mentre mi verso della vodka con la poca sweppes rimasta, lui mi si mette dietro, con le mani sui fianchi.
Non nego che ho sentito la sua presenza dietro e girandomi, per dargli il suo gin, non è cambiata la sensazione.
<bevi solo quello?>
<si perché?>
<dai facciamoci uno shottino.> Così mi si affianca e versa in due bicchierini la vodka liscia.
e tre
due
uno
tutto giù.
Lo rifacciamo altre due volte, la gola brucia come non mai e la testa inizia a girare.
<Io non reggo bene l' alcol.> dico a Paulo
< tranquilla, io si.> Ok che aveva bevuto più di me, ma non mi sembrava stare benissimo.
<dai balliamo.> subito mi riporta nella parte del salotto ed iniziamo a ballare e a divertirci. Mentre finisco il mio bicchiere sento la testa girare sempre di più, così lo butto a terra e mi appoggio all'argentino, che mi ballava davanti.
<vuoi sederti?> si sporge per parlarmi all'orecchio.
<voglio un po' d'acqua.>
Così mi accompagna in cucina, lui prende una bottiglia d'acqua naturale e io mi appoggio con la schiena al tavolo. La testa mi scoppia, vorrei solo addormentarmi qui, va bene anche sul tavolo.
E sono seria
Faccio per sedermi sul piano e poco a poco mi sdraio.
<ooo che fai. Andiamo sui divani se devi sdraiarti.> dice ridendo Paulo, prendendosi un bicchiere d'acqua anche per lui.
<si andiamo sui divani.> mi scolo il bicchiere e seguo l'argentino che mi porta su un divanetto libero.eii raga, ovviamente questa festa è frutto della mia invenzione. Non so come sono realmente le feste dei calciatori ne che gente si invita. Il prossimo capitolo sarà proprio il continuo di questo dato che ne avevo scritto uno unico, ma sarebbe venuto troppo lungo, perciò l'ho separato. Spero vi piaccia ❤️
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Famiglia||Paulo Dybala
FanfictionLavinia è una ragazza come le altre, che sogna di diventare fisioterapista. Nonostante la sua giovane età ha dovuto affrontare molte sfide, ma ora che è tornata a Roma ha deciso di terminare gli studi per esaudire il suo sogno e permettere a suo fig...