Capitolo 30- non ci deludere

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POV LAVINIA
Sto dormendo tranquillamente quando un rumore continuo interrompe il mio sonno.
<Lavinia cazzo apri questa porta!> Sentendo anche le lamentele di Miriam dal salone mi alzo ed infilo velocemente delle mutandine pulite e una maglietta presa velocemente dall'armadio.

Vado ad aprire la porta e noto sul divano Miriam e Stephan abbracciati sotto una coperta, sono così carini che sono tentata di scattargli una foto, ma il continuo suonare alla porta mi ricorda il motivo del mio risveglio così repentino.
<arrivo!> apro le serrature e mi ritrovo davanti mia mamma.
<mamma ciao.>
<ho interrotto qualcosa?> dice lei squadrandomi.
<ma no, ti pare, è solo che faceva caldo questa notte. Non l'hai sentito te il caldo?> lei ignora le mie scuse e roteando gli occhi si fa strada dentro casa.
<io aspetterei ad entrare mam-> ovviamente non mi ascolta e trova sul divano la mia amica e l'egiziano.
<ok, sono venuta solo a prendere Matteo per andare a scuola, come ci eravamo accordate.>
<cavolo hai ragione, la scuola!> corro in camera di Matti che dorme beatamente e mia madre mi segue.

Mentre lei lo fa lavare e vestire io gli preparo lo zaino, scaldo il latte e prendo una merendina per fargli fare colazione.
Così nel frattempo che lui mangia e noi due beviamo un caffè la mamma non perde tempo per l'interrogatorio.
<sta in camera lui?>
annuisco
<non ti sto giudicando Lavi, vorrei solo capire se è una cosa seria o no. Non puoi permetterti di far entrare estranei e scopare a casa tua dimenticando che avete un bambino nella camera accanto.>
<io non dimentico mio figlio.> può dirmi tutto quello che vuole su Paulo, ma non deve permettersi di dire queste cose su Matteo.
<Lavi, capisci solo se è quello giusto. Te potrai anche permetterti di amarlo e poi dimenticarlo, ma Matteo no. Lui è un bambino e ha bisogno di una figura maschile, però questa figura deve rimanere nella sua vita... Pensaci.>
Mi lascia senza parole e mentre porta via Matteo incontra Paulo mezzo nudo che entra in cucina.
Loro due si guardano, Matteo abbraccia Paulo e l'argentino gli lascia un bacio in testa.
<buona scuola campeon.>
è vero, Matteo si sta affezionando tanto a lui...

<dobbiamo parlare.> appena sento la porta chiudersi mi avvicino a Paulo che mi riserva un sorriso comprensivo.
<Stavo venendo in cucina e ho sentito quello che ha detto tua madre. Ha ragione, magari abbiamo sbagliato ieri con Matteo, non siamo stati attenti, però io non riesco a resisterti Lavi. Non riesco più.> mi mette le mani sulle guance ed io poggio le mie sopra le sue.
<non è questo Paulo. Mia madre ne nessuno si deve permettere di dire che io possa dimenticarmi di mio figlio perché lui è la mia unica ragione di vita, e voglio solo renderlo felice. Quindi se te te la senti di prenderti la responsabilità, perché con me ti stai prendendo una responsabilità, di stare non solo con una ragazza ma anche con suo figlio, allora puoi restare, altrimenti ti prego esci.> penso di non essermi mai fatta sentire così decisa in vita mia, o meglio, questa è una delle poche volte.
<io voglio stare con te Lavi. Non posso prometterti de stare contigo per la vida, però ti prometto che ci sarò per te e per Matteo, perché quel bambino mi da la felicità che sogno da tanto. Dammi una possibilità, non posso e non voglio andarmene via.>
<ti prego non ci deludere.>
<mai.> e così lo bacio.
Quelle labbra così belle e morbide mi rendono come drogata.

Famiglia||Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora