POV LAVINIA
Combatto con i miei impulsi di prenderlo a schiaffi per poi baciarlo e far finta che tutto questo non sia successo davvero, che sia tutto uno scherzo.
<princesa...> Fa dei passi verso di me, ma io mi allontano,
Resisti Lavi, resisti.<Non ti avvicinare Paulo>
<scusa>
<parla, altrimenti me ne torno su> provo a reggere il suo sguardo, i suoi occhi lucidi, che vagano sulla mia figura in cerca di un piccolo segno di cedimento. Ma io resto ferma, immobile, come fossi di ghiaccio.
<te lo avrei dovuto dire, ya lo se, però non è successo nulla da quando ci siamo messi insieme noi due>
<Paulo che vuol dire, non capisco se mi parli così. Prendi la foto e spiegami quando è successo, doveri e perché eri con lei>Vedo che resta immobile aprendo e
chiudendo la bocca, per cercare probabilmente, le parole più adatte.
Allora io, sentendo di non potercela più a farle a reggere così per troppo, tiro fuori dalla tasca il mio telefono e apro quell'articolo.
Ingrandisco la foto in cui erano mano nella mano e glielo do in mano.<spiega> dico con fermezza
<eravamo a Roma, ma questa foto è vecchia, io e te c'eravamo appena conosciuti e ella era tornata dall'Argentina, diceva che le mancavo no se>
<cosa no se, spiegati Paulo perché io veramente sto impazzendo>
<Io e te ancora non stavamo insieme Lavi, questa foto non ricordo precisamente di quand è ma so per certo che non parlavamo ancora noi due>
<ok, meno una, ora questa> prendo il telefono dalle sue mani e gli mostro la foto grande
<questa maglietta mi avevi detto di averla comprata da poco, me l'avevi fatta vedere in videochiamata ricordi? Quindi qui non puoi giocarti la carta della foto vecchia>Dirlo ad alta voce rende le cose così reali, così brutte.
<non mi sto giocando nessuna carta nena>
<Paulo, sai quante cazzo di persone mi stanno torturando scrivendomi sui social le loro verità, le loro supposizioni... Quanta pena sto facendo alla gente perché pensa che siano foto scattate l'altro giorno...>
<non è così Lavi>
<allora spiegami te come sono andate veramente le cose! Ti sto dando questa possibilità, per una volta usala e non lasciare che gli altri parlino di te, parla di te stesso!>Sono arrivata al limite. Sia per il nervosismo che per la rabbia, non riesco a trattenere più le lacrime che iniziano a scendere rapide sulle mie guance e anche lui fa scappare una lacrima solitaria dai suoi occhi lucidi.
<non fraintendere però>
<ti prego...> lo sto pregando di parlare e sembro così disperata.
<ci siamo visti l'ultima volta che è venuta a Roma e noi due stavamo da poco insieme. Lei mi aveva chiamato come l'ultima volta, mi aveva detto di andarla a prendere in aeroporto, di stare insieme nel suo hotel... Non aveva capito che non le rispondevo ai messaggi perché non volevo avere più niente a che fare con lei, perché ti avevo conosciuta e stavo così bene>prova a prendermi la mano che non riesco a spostare.
E continua così a raccontarmi, con le nostre mani intrecciate e gli occhi che non si smettevano di osservare .<Aveva altre intenzioni, per me era finita già dalla l'ultima volta in cui era venuta qui e ho fatto un errore, per lei invece dopo quell'errore era ricominciato tutto. Le ho detto che non sarei andata a prenderla in aeroporto così ci siamo visti sotto il suo hotel. Volevo parlarle chiaramente, ma era così entusiasta e aveva pianificato tutta la giornata che non ce l'ho fatta sul momento. Lei è stata tanto importante per me, l'ho accontentata nell''andare al centro commerciale, al centro di Roma, a pranzo in hotel... Ma te giuro mi amor che ogni volta in cui lei cercava un contatto io mi sono sempre allontanato e la sera le ho parlato seriamente, ma non l'ha presa bene. Mira aquì>
Con la mano libera tira fuori il telefono dalla sua tasca e mi mostra la chat con Oriana. Sono tutti messaggi in pagabili quindi ci capisco poco e niente, ma si notano i tanti messaggi di lei e le chiamate perse e le risposte secche o assenti di lui.
<me crees ahora?>
Abbasso lo sguardo piena di dubbi, cosa dovrei fare ora?
<ho bisogno di tempo Paulo. Anche se non ci hai fatto niente mi hai comunque nascosto di esserci uscito e dei suoi messaggi, avrei voluto saperlo>
<lo se Lavi, lo se. Però giuro che mi farò perdonare e che succederà più una cosa del genere, por favor perdonami>Prende la mia mano e la stringe con entrambe le sue. Si nota la sua ansia, ma c'è anche la mia di mezzo.
Come faccio a fidarmi di nuovo così velocemente di te Paulo? Vederlo così mi spezza il cuore, ma fino a pochi minuti fa ero io quella che piangeva disperata coccolata dalla madre, per il suo cuore spezzato.<vai a casa Paulo, ci sentiamo domani, oggi è stata una giornata troppo pesante per pensare lucidamente>
<non posso andare senza sapere che mi hai perdonato Lavi>
<sono in difficoltà Paulo, ho bisogno di pensare per favore non complicare le cose>
Forzata a sembra accettare la mia richiesta e mi lascia un bacio sul dorso della mano per poi girarsi ed entrare in macchina a testa bassa.
Io, come lui, entro in casa ed una volta salite le scale mi butto sul letto con la testa più incasinata di prima.
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Famiglia||Paulo Dybala
FanfictionLavinia è una ragazza come le altre, che sogna di diventare fisioterapista. Nonostante la sua giovane età ha dovuto affrontare molte sfide, ma ora che è tornata a Roma ha deciso di terminare gli studi per esaudire il suo sogno e permettere a suo fig...