Capitolo 34- casa di Paulo

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POV PAULO
Entriamo a casa mia ed è la prima volta che la porto qui. Ho un appartamento abbastanza grande vicino al centro sportivo, con un garage privato e pieno di finestre. Mi piace la vista di Roma ed è questo il motivo per il quale ho chiesto un appartamento al quinto piano.
<è bellissimo qui>
<sono felice che ti piaccia, ti avrei voluto portare prima, ma c'era sempre Matti...> la raggiungo mentre si è piazzata davanti alla porta finestra e osserva il panorama che la città offre.
<ho sempre insistito io di andare a casa mia, ma questa a confronto è una reggia!> si gira sorridendomi ed io la circondo con le mie braccia.
<vieni, ti faccio fare un giro> mi stacco e prendendole la mano le faccio vedere la casa.

Le mostro il soggiorno, la sala giochi, la camera degli ospiti, i bagni, la cucina...
<questa invece è una camera vuota,
ancora non so bene cosa farci>
<quindi la utilizzi come magazzino?>
sorrido alle parole e annuisco un po' imbarazzato.
<chissà, magari un giorno potrei arredarla come cameretta per Matteo> sto scherzando ovviamente, non che non vorrei veramente, ma so che entrambi non vogliamo correre. C'è di mezzo un bambino e questo ci deve rendere solo più attenti.
<chissà> dal suo tono di voce capisco che è rimasta un attimo spiazzata dalla mia affermazione, così cambio argomento.
<dai, manca la camera da letto>
così continuiamo il nostro giro e le apro l'ultima porta.
Entro e lei dopo di me.
Apro anche qui le tende e le persiane, amo troppo il panorama che si vede da qua. E mentre io sono intento a guardare fuori, la mia ragazza gira per la camera, soffermandosi sul mobiletto bianco con sopra delle foto.
Ne prende una in mano e girandomi mi becca già a guardarla.
<sei te?> è la mia foto con un trofeo in mano, il primo vinto da bambino.
<era un torneo di futbol in Argentina>
<quanti anni avevi? Eri troppo carino>
sorrido alle sue parole e rispondo, sedendomi sul letto, continuando ad osservarla.
<6>
<eri piccolissimo>
<bravo fin da piccolo> le faccio l'occhiolino e lei posa la foto venendo verso di me.

<scommetto che eri più bravo prima> si mette davanti a me, spingendomi di poco all'indietro.
<mmh, e cosa te lo fa pensare>
<intuito femminile> mi mette una mano tra i capelli ed inizia a tirarmeli leggermente.
<allora ti sbagli> mantengo il suo sguardo e nel mentre mi lecco le labbra.
So che questo gesto la fa impazzire.
<sono una donna e una mamma Paulo, io non sbaglio mai> si mette con le gambe a cavalcioni ed io mi rimetto seduto bene stringendole i glutei.
<lo sai che mi ecciti quando fai così?> la faccio muovere un po' sopra di me e nel mentre le bacio il collo.
<anche tu, mi ecciti troppo Paulo> mi dice all'orecchio ed io in risposta mi soffermo su un punto del collo, lasciandole baci e morsi, fino a formare un segno rosso e violaceo.
<baciami ora> le dico notando la sua eccitazione.

🔴🔴🔴
Ci iniziamo così a baciare e le mani girano nel corpo dell'altro.
Io le tolgo la maglietta e lei toglie a me la mia. La libero dal reggiseno e la faccio stendere sul letto. Bacio la sua pelle, a partire dal collo fino ad arrivare al seno. Mi soffermo sul seno destro, lasciando un segno anche qui vicino al capezzolo, per poi concentrarmi a leccare quest'ultimo. Nel mentre che io continuo a torturarle il seno, lei geme e mi abbassa i pantaloni. Mi stacco così dal punto e faccio lo stesso con i suoi, togliendole allo stesso tempo le mutandine.
Me la ritrovo così nuda davanti a me e non riesco proprio a resisterle.
Lei mi guarda vogliosa ed io mi sporgo di più sul suo corpo per prendere un preservativo nel cassetto del comodino.
In meno di un minuto mi abbasso le mutande, me lo infilo e aprendole me gambe entro in lei.
Do spinte forti, come ho ormai capito che la fanno gemere e nel mentre le stringo un seno.
Questa posizione, lei sotto di me, vederla così eccitata e gemere senza esitazione mi fa impazzire.
Non ci vuole molto che vengo, ma continuo per far venire anche lei.
<vai Paulo ci sono...> e così dopo poche spinte capisco dal suo gemito che è rimasta anche lei soddisfatta.
Esco e mi tolgo il preservativo, andandolo a buttare nel bagnetto che ho in camera.
Torno verso il letto, ma la trovo che sta frugando nel mio armadio e che si sta mettendo una mia maglietta con nulla sotto.
<perché ti copri?>
<sento freddo>
<se vuoi ti scaldo io> la abbraccio da dietro e le inizio a baciare il collo.
<non sei ancora stanco?> si gira e nota che sono ancora nudo.
<di te mai princesa>
Così, senza preavviso, mi lancia uno sguardo ammiccante e si inginocchia piano davanti a me.
Non annulla mai il contatto visivo e questa cosa, come si può vedere dal mio membro , non mi dispiace affatto.
<vediamo cosa possiamo fare> inizia a massaggiarlo, io già faccio fatica a trattenermi, ma quando lo mette in bocca proprio non ce la faccio. Le prendo i capelli con la mano ed inizio a spingere il suo viso contro il mio cazzo.
Aumento il ritmo e le sto praticamente scopando la bocca. Quando gemo lei ingoia e torna a guardarmi con quei suoi occhioni grandi.
<il mio regalo per la partita> mi fa l'occhiolino e poi un sorrisino che è un misto tra l'imbarazzato ed il piccante.
Quando prende l'iniziativa mi fa salire una voglia da matti...
<vado un attimo in bagno>
<se vuoi ti accompagno> propongo ma mi butto sul letto.
<non ti preoccupare, me la cavo da sola>

Quando esce dal bagno mi sono messo le mutande e l'aspetto sotto le coperte. Arriva, l' accolgo con un bacio e finalmente possiamo metterci a dormire.
Abbracciati,
dopo una notte di amore e passione

Famiglia||Paulo Dybala Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora