Sto passeggiando per Hide Park. Ogni tanto ho bisogno di una passeggiata da sola all'aria aperta per pensare. Non riesco a smettere di pensare a Zayn. A tutto quello che mi sta succedendo. Non avrei mai creduto che sarei uscita con i ragazzi. La prima volta che li ho conosciuti é stato imbarazzante; ero molto piú timida. Zayn e Liam si conoscono da quando sono piccoli. Niall, Louis e Harry si sono aggiunti al gruppo dopo.
Sono riusciti a stringere una forte amicizia anche se Harry e Louis erano in classi diverse per via dell'etá. Liam al primo anno di superiori era vittima di bullismo, ma ha trovato la forza di andare avanti grazie ai ragazzi. É riuscito a entrare nella squadra di football e a farsi accettare.
Il primo incontro con Zayn invece é stato meno imbarazzante. Eravamo due bambini che pensavano solo a farsi degli amici e giocare.
Crescendo invece abbiamo preso strade diverse. Io sono rimasta quello che ero da piccola. La mia timidezza non é sparita, é solo diminuita.
Non ho avuto molta scelta la gente mi crede un asociale. Lui, al contrario di me, ha sempre potuto scegliere le ragazze, lo sport che gli piaceva di piú, anche se con difficoltá ha scelto di studiare quello che lo appassionava.
Siamo completamente diversi e per questo che spero che il tempo che passeró in sua compagnia cambi qualcosa. Mentre penso alzo lo sguardo al cielo e sospiro, respirando a pieni polmoni l'aria pulita. Ci voleva una passeggiata rilassante dopo tutto quello che é successo in queste settimane.
"Scar!"
Sento una voce roca che mi chiama. Mi giro e incontro gli occhi verdi di Harry. Sembra un po' angosciato ma non mi metteró a fargli domande imbarazzanti sul suo stato d'animo.
Sono convinta che una persona non va abbligata a raccontare i propri sentimenti.
"Ciao Harry."
Mi si affianca e inizia a camminare con me.
"Cosa fai in giro?"
Chiede mentre calcia un sassolino.
"Una passeggiato. Ogni tanto ho bisogno di pensare all'aria aperta in solitudine. Tu come stai?"
Fa una smorfia mentre continua a non guardarmi.
"Bene."
Non é molto convinto mentre lo dice.
"Okay, no. Non sto bene per niente. Potrei parlarne con i ragazzi ma ho bisogno del consiglio di una ragazza. Non posso parlarne con Sophia perché si tratta di Ashley. Posso parlarne con te?"
É davvero triste e ha l'aria di un cucciolo smarrito.
"Certo. Non ti assicuro di essere brava a dare consigli ma posso essere una buona ascoltatrice."
Dico cercando di avere un tono rassicurante.
"Poco fa abbiamo litigato. Eravamo in un bar e la cameriera ci ha provato e mi ha lasciato il numero sulla ricevuta alla cassa. Ti giuro Scar, io non ho fatto niente. Non sono stato al suo gioco ma Ashley é impazzita e mi ha dato tutta la colpa. Non é mai successo capisci? Non la riconoscevo. É andata via e mi ha lasciato da solo come un imbecille sul marciapiede davanti al bar."
Ashley é davvero una persona esplosiva, questa ne é la dimostrazione.
"Magari é solo gelosa. Ha avuto questa reazione perché é insicura."
Non sono brava a capire le persone. Non capisco neanche me stessa, ma ci provo per Harry.
"Ash puó essere tutto. Bella, energica, sicura, estroversa... ma non insicura."