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Oggi piove. Le nuvole sono tornate e hanno portato con se la pioggia tipica di Londra e un' aria fresca che ti entra dentro le ossa. Spero torni presto il bel tempo, con il sole che splende perché rispecchiava perfettamente il mio umore. Per molti anni mi sono sentita triste e la pioggia era la mia migliore amica. Adesso voglio il sole e l'aria calda tra i capelli.

Sono affacciata alla finestra di camera mia e guardo fuori. Di sotto si sentono le urla di incitazione dei ragazzi che sono venuti per guardare la partita. Decido di scendere di sotto.

"Scar ci porti da bere?"

Chiede Liam, piú che una domanda é un'affermazione.

"Non sono una cameriera."

Protesto incrociando le braccia.

"Dai nana, non rompere."

Mi prende in giro senza staccare gli occhi dalla televisione. Harry ridacchia e mi guarda per un secondo. Odio quel fottuto nomignolo con cui mio fratello mi chiama.

"Ti aiuto io, questa roba non mi interessa."

Dice Zayn per poi alzarsi e seguirmi verso la cucina.

"Portate anche da mangiare!" Urla Louis. Certo, questa casa é bar.

"Non ti piace il calcio?"

Domando al ragazzo che sta prendendo delle patatine.

"Non tanto a dir la veritá. Ma non rinuncio a un po' di compagnia con gli amici."

Spiega per poi venire verso di me, che ho appena preso le birre per le quattro scimmie in salotto. Mi da un bacio all'angolo della bocca.

"Ciao bimba."

Sussurra per poi tornare in salotto. Wow. Questo ragazzo mi confonde ogni giorno di piú. Avró un infarto prima di poter bere alcolici legalmente. Non che sia molto importante. Non reggo molto bene l'alcool.

Dopo aver portato da bere torno in camera e vado a fare una doccia. C'é umiditá per colpa della pioggia e mi sento la pelle appiccicosa. Mentre sono sotto la doccia canticchio una canzone.

"Canti bene."

Che cazzo? Cosa ci fa Zayn qui dentro. In bagno con me, mentre mi faccio la doccia. Dovevo chiudere a chiave la porta, merda mi sono dimenticata.

"Che cosa ci fai qui? Esci subito."

Cerco di non urlare.

"Tranquilla da qui non si vede niente."

Sono comunque nuda!

"Non puoi stare qui! Di sotto ti potrebbero cercare."

Cerco di convincerlo.

"Sanno che sono in bagno. Ma non sanno che ci sei tu. Questo va a mio favore e poi sono troppo occupati a guardare la partita."

Non se ne vuole andare.

"Non resteró qua sotto per sempre. Devo uscire e non posso se ci sei tu."

Continuo, ti prego esci. Sto morendo di vergogna.

"Puoi uscire, per me non é un problema."

Afferma sicuro.

"Zayn!"

Piagnucolo.

"Okay mi giro, ma non esco."

Se non se ne vuole andare, meglio che niente. Metto fuori prima la testa. É girato. Esco velocemente e mi copro con un'asciugamano.

"Fatto?"

Domanda ridacchiando. Mugolo un sí e lui si gira. Ha uno sguardo diverso. Come quella volta che ci siamo baciati. Qua dentro fa troppo caldo.

Si avvicina lentamente e io indietreggio fino a sbattere contro la porta. Si appoggia con le mani al legno dietro di me e mi intrappola tra le sue braccia. Giro la testa verso sinistra e sento il suo naso che accarezza la mia guancia.

"Tu non sai cosa mi fai. Mi sembra di impazzire. É difficile esserti solo amico."

Sussurra per poi appoggiare il suo corpo al mio. Sento qualcosa di duro premermi contro la pancia. Spalanco gli occhi e arrossisco ancora di piú, se é possibile.

"Guardami negli occhi, bimba."

Non ce la faccio. Mi giro e annego in quegli occhi che stanno diventando gli unici che sogno tutte le notti.

"Non ti baceró. Non qui, ma tu sei cosí bella."

Mi ipnotizza con i suoi occhi e la sua voce.

"Non puoi Zayn. Hai detto che vuoi essere mio amico."

Balbetto. Appoggia la sua fronte alla mia.

"Non sai quanto mi pento di quello che ho detto quella sera."

Mi bacia la fronte per poi uscire dalla porta e tornare di sotto. Rimango immobile nel bagno. Accaldata in modi che non credevo possibili. Lui mi fa provare nuove sensazioni solo cosí, chissá come sarebbe fare l'amore con lui. Oddio Scar, riprenditi.

Mi vesto e dopo essermi asciugata i capelli vado in camera mia. Chiudo la porta e appogiandomi, scivolo fino a ritrovarmi seduta sul pavimento. Sbatto la testa contro la porta. In che cosa mi sto cacciando?

***

"Ti prego mamma, puó venire con noi?"

Liam supplica la mamma. Motivo? Sophia ha una casa al mare e hanno deciso di partire fino quasi alla fine delle vacanze estive. Ci saranno tutti e Liam sta cercando di convincere la mamma a farmi andare con loro.
"Non sono un cane."

Replico offesa. Beccandomi un'occhiataccia da Liam. La sta supplicando in tutti i modi. Si é offerto anche di lavare i piatti e fare le pulizie. Sta cercando in tutti i modi di aiutarmi.

"Mamma ti prego. Sai che sono responsabile e anche tutti i ragazzi e le ragazze. Hai detto tu che quest'estate avrei dovuto divertirmi come non ho mai fatto. Ti prego."

La supplico anche io, andando in soccorso di mio fratello. Infondo é per me che lo sta facendo. Sospira e poi ci guarda.

"Va bene."

Si arrende.

"Ma tu starai attento a tua sorella e tu non ti metterai nei guai."

Aggiunge per poi indicarci. Lancio un urletto e corro ad abbracciarla.

"Grazie!"

Esclamo felice. Sento un braccio che si avvolge intorno alle mie spalle. Liam ci avvolge tutte e due nelle sue braccia. Siamo sempre stati noi tre. Io, lui e la mamma. Papá é un fantasma, ma in questi momenti sento di non aver piú bisogno di lui.

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QUESTI CAPITOLI SONO CORTI E NON PROPRIO BELLI MA ERANO SCRITTI DA UN PO'. PERSONALMENTE PENSO CHE IL BELLO DEVE ANCORA VENIRE. RINGRAZIO CHI VOTA E I COMMENTI LI LEGGO, SE NON RISPONDO È PERCHÉ LA MIA RISPOSTA VERREBBE CONTATA NEI COMMENTI E NON MI SEMBRA GIUSTO.

VOTATE E A DOMANI CON IL PROSSIMO CAPITOLO! xx

The invisible girl [z.m.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora