Puoi uscire con me e dirgli di no a loro?

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"eccoci arrivati" Amine toglie il suo braccio dalla mia spalla
"che fai stasera?"
"vado a cena dai miei e poi dagli altri" mi sistemo il cappuccio
"che palle" gira gli occhi al cielo e lo guardo confusa
"sei sempre con loro"
"ma se tu non mi chiedi mai di uscire e loro si ovvio che vado no?" inizio ad alterarmi
"bene adesso te lo sto chiedendo puoi uscire con me e dirgli di no a loro?" incrocia le braccia all'altezza del petto
"sono con i miei prima"
"bene quando finisci ti passo a prendere"
"va bene allora" sorride e mi lascia un bacio a stampo
"scrivimi appena sei a casa" gli accarezzo i capelli ed entro nel salone.
Saluto la mia parrucchiera e vado nella sala della mia estetista
"Ciao amo" le lascio un bacio sulla guancia e nel frattempo lei ordina due caffè
Le mostro la foto delle unghie e lei sospira
ogni volta che vado io le faccio sempre complicate ehehehehhe.
"Qualche volta non puoi scegliere delle unghie semplici" mi metto una mano sul cuore
"così mi spezzi il cuore" faccio finta di piagnucolare
"non mi interessa le facciamo semplici"
"a me non interessa e cambio estetista" la guardo con lo sguardo da sfida
"ti odio"
"io ti amo" le lancio  un bacio volante e lei si alza la mascherina per iniziare il suo lavoro mentre nel frattempo rispondo ad Amine che era arrivato a casa.
"che mi racconti" passa la fresa sul mio vecchio colore
"mah niente di che mi sto conoscendo con un ragazzo"
"oddio chiii" mi guarda con gli occhi pieni di gioia
eh si non le ho mai parlato di ragazzi
" un ragazzo di nome Amine mi trovo bene dai"
"sono contentissima per te allora erano sbagliate le voci su di te amo " il sorriso mi si spegne
"quali voci?"
"che stavi con Simba quello che è stato in carcere" sento il cuore a mille
e le mani che mi tremano
"oh no no avranno sbagliato persona"
"già" mi guarda non convinta e io abbasso lo sguardo 
"che colori hai?" cambio subito discorso
"allora mi sono arrivati dei colori nuovi" si alza per prendere una scatola e io sospiro.
Speriamo che questa voce non arrivi ai miei...

Esco contenta dal salone con le mie unghiette nuove

Esco contenta dal salone con le mie unghiette nuove

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sono moltoooo contenta mi piacciono un sacco...
Mi alzo cappuccio della mia felpa e inizio ad avanzare con passo spedito verso la direzione di casa mia.
Si è fatto quasi mezzogiorno e devo sbrigarmi quindi decido di passare dal supermercato e comprare qualcosa da mangiare dato che sono sola come sempre.
In più sta iniziando a piovere e non ho nemmeno un ombrello
NON VEDO L'ORA DI PRENDERE UNA MACCHINA SANTO DIO
corro per le strade di milano e mi fermo al primo supermercato che trovo
"buongiorno" entro e vado verso il reparto della pasta concentrandomi a trovare la pasta che piace a me.
"cazzo non c'è" piagnucolo guardando ogni pacco di pasta che si trova davanti  a me
"signorina tutto bene?" una ragazza molto familiare si avvicina a me
"oh salve stavo cercando le pennette lisce per una pasta al sugo" sbuffo guardando la ragazza dagli occhi scuri davanti a me
"sono proprio davanti a lei" ride e me lo porge
"oh grazie mille invece il sugo?"
"vuole quello già pronto o l'altro?"
"l'altro grazie" sorrido
"okey venga alla cassa" mi porge una bottiglia e le porgo una banconota da venti
"buona giornata" esco dal negozio con l'impressione che quella ragazza somigli a qualcuno
"cazzo mi sto bagnando tutta" alzo di nuovo il cappuccio e mi maledico mentalmente per non aver comprato un ombrello.
Ci sono molte persone che mi guardano male ma le comprendo dai
vedono una ragazza con una busta in mano che corre.
come una pazza insultando quelli che le vengono addosso.
Dopo una decina di minuti arrivo a casa e mi ci chiudo dentro facendo due giri di chiave, preparo il sugo e nel frattempo che cucina lentamente salgo sopra e apro il getto della doccia.
Prendo il mio pigiama,l'intimo ed entro nella vasca lavandomi i capelli e il
corpo con i miei prodotti preferiti.
Dopo essermi cambiata e avermi messo le ciabatte scendo sotto ancora con i capelli bagnati per mettere la pentola con dell'acqua.
Prendo il mio cellulare e faccio il numero di Zac.
"we amó" mi risponde al secondo squillo e poggio il telefono sul piano prendendo la pasta dalla busta
"Zac che fai"
"nulla con gli altri che mangiamo"
"vabbè stasera non mi passate a prendere che mi vedo con uno "
"BRUTTA STRONZA CON CHI CAZZO TI VEDI" sento la voce di sami
"FATTI I CAZZI TUOI" scoppio a ridere e butto giù le pennette
"dai amo ma non puoi venire" sbuffa zac
"eh lo so ci vediamo domani dai"
"SEI UNA STRONZA"
"SAMI CHIUDI LA BOCCA O TE LA STACCO"
"PROVACI BASTARDA"
"lascialo perdere Cha poverino è nato così" sento Sami che inizia a parlare in marocchino penso insultandolo
"vabbè ok ciao" chiudo la chiamata dopo che Zac aveva iniziato un vero e proprio litigio
ahahahahaha non li sopporto.
Dopo aver condito la pasta accendo la tv e mi metto a mangiare con la mia santa pace.

Vengo dalla perif cherie🩵// Simba la rue Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora