"Chanel" mi si avvicina Zac e si siede accanto a me
"tutto bene?"
nego con il capo e scoppio a piangere
"ei che succede" mi abbraccia e mi accarezza i capelli
"non lo so nemmeno io Zac" tiro su con il naso
"che cosa ti ha fatto"
"chi"
"Chanel cosa ti ha fatto"
"non ha fatto nulla io gli ho detto che fa solo del male alle persone"
mi guarda per un istante "va da lui"
senza dire nient'altro si allontana da me e torna dagli altri come se non fosse successo nulla.
Scendo dal muretto e senza farmi vedere entro nel condominio
"non so nemmeno dove sta" sbuffo e inizio a salire le scale leggendo in tutti i campanelli cercando il suo nome
"dove sei Mohamed" metto le mani fra i capelli e per la disperazione decido di salire all'ultimo piano su un terrazzo.
Esco e l'aria fredda di Milano mi fa subito venire i brividi
"dovevo mettere una felpa in più"
controllo l'orario e noto che si è fatta mezzanotte e mezza
"che cosa ci fai qua" mi spavento al suono della sua voce e faccio cadere il telefono a terra
"v-volevo solo prendere una boccata d'aria" mi appoggio alla ringhiera guardandolo impaurita
"ah si?" si avvicina a me e mette le mani ai lati del mio corpo
annuisco e inizio a tremare
questa vicinanza mette i brividi
"V-volevo scusarmi per prima"
sorride sarcasticamente
"scusarti? non mi servono le tue scuse" si allontana di scatto da me e gironzola per il terrazzo
"l-lo so ma io ho sbagliato non ti conosco e non-"
"LO VEDI PER QUESTO" sbatte un pugno nel muro
"proprio per questo se non si conosce una persona non si deve parlare" inizia a respirare affannosamente
"m-mi d-dispiace solo che io"
"DEVI STARE ZITTA" si avvicina a me e mi blocca come prima
"per favore Mohamed scusami io non-"
"non mi chiamare così" si avvicina al mio viso "la devi smettere"
"scusa" inizio a piangere
"no no è inutile che piangi finiscila" si mette le mani fra i capelli e io continuo a singhiozzare
"smettila"
"smettila"
mi ripete un milione di volte ma con scarsi risultati
"mi dispiace"
la mia voce è fragile
molto fragile
non si capisce più nemmeno il mio tono
ho paura
molta paura
mi inizia ad accarezzare il viso dolcemente e mi asciuga le lacrime
"scusa se ti ho spaventata"
si sta scusando con me?
"tranquillo" tiro su con il naso
mi guarda negli occhi
lo guardo anche io
"sei molto bella sai" sorride dolcemente e si avvicina sempre di più
"Grazie" mi asciugo le lacrime
Il suo viso e il mio sono a un centimetro di distanza ma non si avvicina
mi guarda solo
e lo stesso faccio io rossa come un pomodoro
non sono abituata a queste cose...
Non ho mai avuto un ragazzo; non che io non abbia avuto la possibilità sia chiaro...semplicemente non mi fido.
" Ti accompagno a casa" si stacca da me e mi prende per mano
Iniziamo a scendere le scale e appena siamo davanti al portone le nostre mani si staccano
se ci vedessero così si farebbero mille film mentali
io vado verso alice
lui va verso la sua auto
"mi accompagna Mohamed" sussurro alla mia amica e lei sorride
Vado verso l'auto del moro ed entro mettendo la cintura
cosa che lui ovviamente non fa
"guarda cosa hai combinato" gli prendo le mani che lui ritrae
"non è nulla"
"ti aiuto io appena arriviamo a casa"
nega
"per favore" faccio gli occhi dolci
"va bene" gira lo sguardo verso di me e ritorna subito a guardare la strada
"ti fa freddo?" si accosta in un parcheggio e si slaccia la felpa
"tieni"
me la metto e il suo profumo maschile invada le mie narici
quanto è buono
"grazie" mi stringo nella felpa come se fosse il mio rifugio e lui scoppia a ridere
"è più grande la felpa che tu" accende l'aria calda
"arrivati"
"vado a prendere le cose non te ne andare"
"non vado da nessuna parte oltre che da te" mi lancia uno sguardo strano e sorrido alle sue parole.
Corro verso il portone e apro senza fare rumore,salgo in camera,prendo l'occorrente e vado subito nella sua auto
"è un po' scomodo"
"aspetta" indietreggia con il sedile e mi fa segno di sedersi la con lui
"c'è posto qui" sbatte una mano su uno spazio libero davanti a lui
"se ti brucia dimmelo" mette una mano dietro la mia vita e appoggia il capo sul mio petto
"vado" metto un po' di acqua ossigenata sulle ferite lui stringe la presa e chiude gli occhi come un bimbo
e questo ragazzo sarebbe pericoloso?!
"menomale che eri pericoloso" scoppio a ridere
"non fa male da solo fastidio"
"mh si faccio finta di crederci"
"e poi sono pericoloso sotto molti altri aspetti amore,vuoi vedere?" mi accarezza la schiena con le sue mani fredde
"hai brividi?" sorride
"h-hai le mani fred-" con una mossa mi fa sedere su di lui e le sue mani iniziano ad accarezzarmi dappertutto.
Piano piano inizia ad avvicinare il suo viso al mio ma quando le nostre labbra si stavano per congiungere si blocca
"è tardi devi andare" si allontana di scatto
annuisco e delusa scendo dall'auto
"la felp-" neanche il tempo di finire la frase che lui parte e sfreccia via
"che cosa ho fatto " metto le mani fra i capelli e salgo in camera
"con uno che neanche conosco e che è stato in carcere" mi tiro piano i capelli "che cazzo sto facendo"
Mi metto sotto le coperte e piano piano mi addormento con l'odore di Mohamed
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Vengo dalla perif cherie🩵// Simba la rue
FanfictionLei una ragazza per bene proveniente da una famiglia molto ricca lui invece l'esatto opposto,definito come un criminale, proviene da una famiglia tunisina e grazie alla musica è riuscito a fare soldi ma ricevendo molti guai