"Chanel dai amore" mi scuote mia mamma svegliandomi
"che c'è"
"dobbiamo andare a trovare tuo cugino" mi guarda con uno sguardo severo
sbuffo e mi alzo
Mah non trovo il motivo che dopo tanti anni che è rinchiuso in carcere dovremmo andare a trovarlo adesso.
"Mi spieghi come mai adesso tutta questa voglia di vederlo?" vado verso lo stendino per prendere le robe pulite
"è tuo cugino e dobbiamo andare stop" mi giro verso di lei con la bocca aperta
"non l'abbiamo mai fatto! e non lo sopporto nemmeno e io non voglio entrare in quel posto"
il carcere non mi è mai piaciuto come posto e anche le persone che ci stanno lì sono dei criminali
Proprio per questo c'è il detto
chi la fa l'aspetti e non si possono giustificare.
Posso sembrare pure una cattiva persona ma non la posso pensare come voglio?!
"sbrigati" mi butta addosso la maglia che stavo cercando da due ore.
Mi vesto semplicissima non voglio assolutamente dare nell'occhio a quei criminali!
Metto un jeans nero con un body dello stesso colore e le air force bianche.
Lego i capelli in una coda alta e metto del mascara facendo risaltare i miei occhi blu ereditati dalla mia nonnina
Sono la cosa che amo di più del mio aspetto contando anche i miei capelli biondi!!
"CHANEL" urla per l'ennesima volta mia mamma
"scendo" prendo la borsa e metto del profumo
"dovete smetterla di urlare in questa casa"
scendo il gradino ed entro nella porche di mio padre
"ci vorranno venti minuti" prevede la mia domanda
Sin da piccolina ogni volta che entravo in auto gli facevo sempre la stessa domanda
"quanto ci vuole???" e continuavo così finché non giungevamo alla destinazione
"non te lo stavo per chiedere"
faccio il broncio
"avrei dei dubbi" mi guarda dallo specchietto retrovisore
scoppio a ridere e mi collego alla radio mettendo neima ezza
Si sono una principessa e neima ezza è il mio cantante preferito.
"Quanto manca?" mi alzo dalla mia posizione scomoda e guardo mio papà
"parcheggio e ci siamo"
parcheggia in un posto isolato dove di macchine c'è ne sono poche
Scendiamo dall'auto e subito una guardia si avvicina a controllare che non avessimo nulla
"entrate e consegnate tutto" impugna il mitra che ha nelle mani e ci squadra dalla testa ai piedi.
Entriamo dentro e subito noto l'insegna con scritto Carcere San Vittore e faccio una smorfia
"non posso aspettare fuori?"guardo male mamma
non capisco ancora perché siamo qua
"sbrigati" mi prende la mano ed entriamo dentro una stanza
Appena entriamo noto subito dei tavolini e molta gente che aspettano altri.
i loro figli
cugini
nipoti
fidanzati
amici
"sediamoci la" seguo mio padre guardandomi intorno terrorizzata
"Marco" mio padre si alza e da una stretta di mano al ragazzo difronte a me
"Ciao maria" da due baci sulla guancia a mia mamma e si gira verso di me
"Ciao" mi porge la mano che non accetto
"allora marco" cambia discorso mia mamma "come stai?" prende la sua mano
"beh come vuoi che stia è bruttissimo qua" sorride amaramente
"che hai fatto alla guancia?" guardo il suo viso e noto un taglio profondo "niente di che una litigata"
"con chi?" chiede curioso mio padre "Simba" mio padre abbassa lo sguardo come se non potesse fare nulla
"oddio mio" mia mamma si mette una mano davanti alla bocca e gli accarezza il viso appena vede entrare un ragazzo con uno sguardo piuttosto freddo.
È molto alto e sembra essere straniero,il suo sguardo non dice nulla solamente che ne ha passate tante.
È vestito firmato dalla testa ai piedi con una tuta e un borsello della gucci in vita.
"non lo guardare Chanel" sussurra Marco e lo guardo male
"odia essere fissato smettila!" sbatte una mano sul tavolo il ragazzo in preda all'agitazione
"il ragazzo te lo trovi fuori non qua" rimango stupita dalle sue parole mi ha dato della poco di buono ma come si permette!
"FATTI I CAZZI TUOI" faccio cadere la sedia attirando
l'attenzione di tutti su di me
anche la sua
"vado fuori" mi alzo dalla sedia
non criesco a stare un minuto in più qui dentro
"CHANEL TORNA SUBITO QUI" urla mia mamma in preda alla rabbia
"scusala tanto marco" lo rassicura mia mamma ed esce fuori
"ci vediamo la prossima volta" stringe la sua mano ed esce anche mio padre
Pov marco:
Odio così tanto quella ragazzina!
È stata sempre una cazzo di viziata sin da piccolina ed é per questo che la odio così tanto
non sa cosa vuol dire soffrire veramente!
Mi giro verso la direzione di Simba e lo trovò già intento a fissarmi male
Involontariamente inizio a tremare dimostrandogli la paura che c'è in me
anche se si dice
non mostrare mai la paura che c'è in te al tuo nemico
Si alza e saluta,Sami, il suo amico
che gli da una pacca sulla spalla amichevolmente.
Si avvicina a me e mi sorride facendomi salire l'agitazione e facendomi alzare
"ti fa male il graffio?" mi accarezza il viso guardandomi dall'alto
"n-no" lo guardo fisso negli occhi
se non hai paura mantieni il contatto visivo
"peccato" sorride "bella la tua ragazza" oh no
"non è la mia ragazza"
"immaginavo sai come farebbe a stare con un coglione come te"
"cosa vuoi Simba" mi avvicino al suo viso
"niente mi annoio" sorride "salutami Chanel" si allontana dandomi una spallata
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Vengo dalla perif cherie🩵// Simba la rue
FanficLei una ragazza per bene proveniente da una famiglia molto ricca lui invece l'esatto opposto,definito come un criminale, proviene da una famiglia tunisina e grazie alla musica è riuscito a fare soldi ma ricevendo molti guai