"Amerai ciò che non potrai mai avere."
RoxyParte narratore
Melanie da quel momento decise di far crescere quel bambino o bambina. Stefan aveva già in mente cosa fare.
Se fosse nato un bambino, sarebbe diventato il principe e di conseguenza alla morte del padre egli sarebbe divenuto re, mentre se fosse nata una bambina sarebbe stata cacciata dal castello assieme alla madre.
Non c'era nessuna regola che imponeva di cacciare entrambe anzi c'era un regolamento che imponeva tutto ciò.
Ma a lui non importava, lui si distingueva dalla massa, lui ormai la sua decisione l'aveva presa e niente e nessuno poteva fargli cambiare idea.
Ma nel profondo del suo cuore sapeva benissimo che le sarebbe mancata. Le sarebbe mancato quel carattere dolce. Solo che lui ora pensava se farlo realmente o meno, poi-
ché proprio in quel momento la situazione tra loro stava migliorando. Lui sapeva benissimo che se le avesse detto di andarsene lei lo avrebbe fatto senza fiatare.
Ormai Melanie era felice di aver confessato i suoi falsi sentimenti nei suoi confronti. Non era lui a soffrire il dolo- re della perdita della propria madre ed è per questo che Stefan decise di chiamare la mamma di Melanie. Voleva vedere almeno sua moglie felice per qualche minuto.Stefan
Chiedo al messaggero di avvisare Amélie di venire qui al castello.
Speravo in una risposta positiva ma lei ha detto chiaramente che non ritornerà sui suoi passi. La sta rifiutando e la causa sono io, sono un'idiota.
Vado in camera da letto e lei si sta guardando allo specchio.
«Devi dimagrire altrimenti diventerai una balena» sussurra a sé stessa.
Le vado dietro stringendole la vita.
«Sto ingrassando vero?»
Mi limito a non rispondere osservandola. Credo che saremo una famiglia bellissima. Lei si allontana dirigendosi al bagno e poco dopo ritorna con abiti diversi.
«Esci?»
«Sì.»
Scende al piano inferiore, io la seguo e vedo Amélie.
«Mi scusi signorina, ha visto mia figlia Melanie?» chiede Amélie.
«E tu saresti?» chiede Melanie con tono duro.
«Melanie Dio mio sei dimagrita moltissimo.»
Tenta di toccarla ma lei si sposta.
«Io non la conosco perciò addio.»
«Fermati!» la prendo da un polso avvicinandola a me.
«Dammi un bacio.»
Poso le labbra sulle sue e sorrido avvicinandola dalla vita. Intensifico il bacio picchiettando la lingua sul suo labbro ma lei si allontana.
«Dopo» mi sussurra. Annuisco e la lascio andare.
Melanie
Esco dal castello e vedo re Christopher. Lui sorride e si avvicina.
«Vuoi venire a vivere con me?» Si avvicina maggiormente a me e spalanca gli occhi guardando il mio viso.
«No, vorrei tanto ma non posso farlo.»
«Melanie io ti ospiterei volentieri, ho saputo che sei in dolce attesa. Vuoi seriamente far crescere questo bambino in quel castello?»
E lui come lo ha saputo?
All'improvviso delle persone si avvicinano a noi.
«Regina ci dica è stato il re a farle questo?»
«No no, sono caduta.»
Torno al castello e vedo Stefan leggere un giornale, si gira verso di me e me lo porge.
Si avvicina baciandomi in modo aggressivo. Mi solleva dalle cosce e in poco tempo sono in braccio a lui.
Mi distende sul divano e continua a baciarmi. Mi alza il vestito togliendolo definitivamente.
«Ti desidero.»
«No devo dimagrire. Diventerò il triplo» le bacio la spalla.
Stefan
Si allontana da me e mi guarda attentamente.
«Credi seriamente che sia grassa?»
Si mette di profilo e continua a guardarsi.
«Sei magrissima.»
«Non sei grassa. La notte però dici cose che di giorno non avresti il coraggio di dire. Riguarda per caso il fatto che tu stia tentando di non ferirmi ulteriormente.»
Mi ammutolisco e lei continua.
«Alla fine me lo hai sempre detto, perché devi negarlo? Basta ammetterlo. Io l'ho capito e sto cercando di cambiare. Non voglio essere una brutta persona fuori e dentro.»
«Perché stai dicendo di essere brutta?»
«Vedi, io non ho detto di essere brutta, lo stai dicendo tu, sono altri pensieri. Vado a cambiarmi.»
Non riesco seriamente a capirla, è ostinata a far di tutto pur di dimagrire. L'errore è stato mio a dirle bugie sul suo corpo.
La vedo uscire dal bagno con un semplice abito.
«Dove vai?» chiedo curioso.
È la prima volta che indossa un abito simile.
«Non ti riguarda!» afferma.
«No, te lo impedisco!»
Non mi ascolta ed esce dal castello.
Salgo su un cavallo e la seguo.
Quando arriva, scende dal cavallo dirigendosi verso un castello.
Ci sono molte persone e all'arrivo di Melanie si inchinano.
«No no, non fatelo ok?» si affretta a dire.
Per evitare di fare strage ritorno al castello e nel momento in cui entro vedo Natasha.
Melanie
«Regina vorrebbe giocare con noi?» chiede un bambino tirando la gonna dell'abito.
«Oh, sì certo.»
Inizio a giocare insieme a questo gruppo di ragazzi. Sento dei passi e noto re Christopher avvicinarsi.
«Regina mi ha sorpreso. È raro per me vederla qui al mio castello.»
"Amo sentire la sua voce, mi rende felice e amata" penso.
«Spero di non disturbarla» dico guardandolo.
«Lei non disturba mai, anzi è un onore per me vederla,
di solito sono io a venire da lei.»
"Perché è così bello? Perché non ho sposato lui?" penso. Mi alzo e cammino con lui nel grande giardino.
Non so esattamente quanto tempo sia passato, parlare
con lui è bello, non mi sento giudicata, anzi sento di essere al sicuro.
Torno dai ragazzi per salutarli.
«lo devo andare via a presto ragazzi.»
Ritorno al castello e mi dirigo alla stanza matrimoniale dato che Stefan ha fatto riportare gli abiti lì.
Apro la porta e la scena che si presenta dinanzi ai miei occhi è orrenda.
Stefan su Natasha e sono entrambi nudi.
«Scusate se vi ho interrotti, prendo il cambio e vi lascio soli.»
Mi affretto a prendere la biancheria intima pulita.
«No Melanie, aspetta!»
«Non si preoccupi re! Continui pure.»
Vado via correndo trattenendo un conato di vomito.
E lui sarebbe il padre dei miei figli? Un uomo che mi tradisce continuamente?
Vado in salone e mi reco successivamente in cucina.
«Non puoi uscire! C'è l'esercito che ci vuole uccidere.»
«Ci vuole, o ti vuole uccidere?» chiedo senza mezzi termini ma un bruciore alla guancia interrompe i miei pensieri.
«Ci vuole uccidere. Ci. Se io muoio, tu mi segui nella tomba ancor prima che io muoia. Ti sacrificherò in cambio della mia vita.»
«Beh grazie è proprio questo che volevo sentirmi dire, da uno come te.»
Lo spintono e mi dirigo alla porta aprendola, e una freccia arriva vicino il mio capo.
«Wow quanta fretta di uccidermi.» Tutti si ammutoliscono ed io cammino fino al centro dell'esercito.
«Uccidetela.» Stefan urla ed io sorrido. Come io non vivrò, nemmeno lui avrà suo figlio.
«Non fatevi intimorire, fatelo. Insomma se mi volete morta uccidetemi, non è così Stefan?»
«Li stai abbindolando per non essere uccisa!» afferma.
È seriamente convinto che io stia pregando il popolo di fare l'opposto di ciò che dice lui.
«Oh cosa c'è di sbagliato adesso? Fatelo non vi fate ingannare. Fidati, in alcuni casi la morte è l'opzione migliore che ci sia.»
«A morte il re!» La gente urla avvicinandosi e circondandolo.
Vorrei ridere ma non lo farò.
Sembra che il karma esista davvero.
Stefan mi tira a sé dal braccio.
«Ora vogliono me morto» urla.
"Oh sei sorpreso? Voglio vederti inginocchiato ai miei piedi con le mani congiunte mentre mi preghi di farti risparmiare" penso.
«E cosa ti dice che sia solo tu a dover morire?»
Prendo la pistola che un uomo ha tra le mani e la punto al mio petto.
«È meglio qui... o qui?» dico facendo scendere l'arma alla pancia.
«Qui» ferma la pistola al mio ventre.
«Ottima scelta re.»
Sparo al suo braccio.
«Ops, ho sbagliato mira» ridacchio.
«Vediamo chi riderà ora.» Poco dopo un bruciore alla
guancia. Stefan viene spinto sul pavimento con molta forza perdendo l'equilibrio. Puntano le pistole alla sua testa.
«Melanie aiutami ti prego.» Mi guarda cercando qualcosa in cambio, come se stesse cercando di dirmi qualcosa.
"Non mi fai pena" penso.
«La regina non deve essere toccata. Lei è una donna non un animale!»
Le urla del popolo diventano sempre più intense.
«Lasciatelo. Quando morirà forse e ripeto forse, si pentirà delle sue azioni.»
Tutti si allontanano da lui e si inchinano mentre cammino.
«Non voglio che vi inchiniate, l'amore per me lo avete dimostrato salvandomi. Voglio essere trattata come una ragazza qualsiasi. Non ci sono differenze tra me e voi, siamo tutti uguali. Abbiamo gli stessi diritti e gli stessi doveri.
lo sono la regina perché ho promesso dinanzi a tutti che se accade qualcosa, preferisco morire io che vedere crollare voi. Non sono una ragazza che cerca qualcosa in cambio... siamo una famiglia e come tale dobbiamo rimanere.»
«Lunga vita alla regina!»
Noto qualcosa che non ho mai visto prima d'ora. Sollevano il pugno chiuso e lo portano sul cuore.
Torno nel castello e mi siedo sul divano mentre le domestiche attendono che Stefan rientri.
Quando lo fa si avvicina a me sedendosi al mio fianco mentre si massaggia il braccio.
Povero bimbo, è talmente delicato che si è sbucciato il gomito!
«Perché stai facendo ciò?»
«Tempo fa mi hai detto che ero una puttana, e le puttane rendono felici gli uomini non è così Stefan?»
Mi guarda a bocca aperta.
"Non ti aspettavi questa risposta? Pensavi che i miei sen- timenti fossero reali? Pensavi veramente che provassi qualcosa per te? Illuso" penso.
«Cosa vuoi, soldi?»
«Fammi vedere che uomo sei.»
Non fa nulla anzi, ricomincia a dire: «Devi mangiare Melanie.»
Continua a dirlo come se fosse un disco rotto.
Non lo ascolto, inizio seriamente ad annoiarmi. Vuole qualcosa e lo vuole ottenere grazie a me.
«Dimmi, cosa vuoi precisamente da me?»
«Voglio la tua morte, voglio vederti distesa sul letto con
le mani unite.»
Alzo lo sguardo e sbadiglio.
«È questo che vuoi?» chiedo acidamente.
Ho sempre odiato ripetere ciò che dico.
«Non aspetto altro» dice sperando che io inizi a piangere.
"Idiota, vorrei vederti morto con un cappio attorno al collo" penso.
«Sarai accontentato.»
Fingo di essere triste.
Qualcuno deve schiaffeggiarlo finché le sue guance diventeranno rosse, ma non sarò io a farlo. Non è necessario sporcarsi le mani per qualcuno che verrà sepolto vivo.
Christopher
Quando avevo deciso di andare da lei ero molto felice. Il suo volto dice molto di lei, una ragazza che ama la natura e gli animali.
L'ultima volta che sono venuto per vederla mi ha detto che le piacerebbe diventare una persona migliore, una persona che potrà gestire tutto. Vuole diventare indipendente.
Il suo più grande nemico è suo marito.
Arrivo al castello e sento le domestiche parlare tra loro.
«La regina non potrà nascondere a lungo la sua gravidanza, con il tempo il suo ventre crescerà e non potrà giustificarsi poiché si noterà.»
Melanie è incinta? Sta nascondendo la gravidanza a tutti. Perché lo sta facendo? Suo marito dovrebbe saperlo ma a quanto pare ha deciso di nascondere la gravidanza.
La vedo uscire e quando è vicino a me noto il suo bellissimo viso.
Ha dei segni sul viso e dei lividi... nessuno può toccarla, l'unica persona è Stefan.
«Melanie vuoi vivere con me?»
Voglio seriamente vivere con lei e farla sorridere.
«No, vorrei tanto ma non posso farlo» mi guarda sorridendo dolcemente ma probabilmente non ha nemmeno notato di averlo fatto.
«Melanie io ti ospiterei volentieri, ho saputo che sei in dolce attesa. Vuoi seriamente far crescere questo bambino in quel castello?»
Giusto, dimenticavo che non lo sapeva nessuno.
Non posso fare altro che accettare questa triste realtà che mi separa da lei.
Vari giorni dopo è lei a farmi una sorpresa. Pensavo che non potesse venire, invece è qui davanti a me.
Quando mia sorella mi ha detto di averla vista in giardino, mi sono affrettato per raggiungerla.
Vorrei abbracciarla ma non posso.
«Regina mi ha sorpreso. È raro per me vederla qui al mio castello.»
«Spero di non disturbarla.»
É bellissima come sempre, il suo volto è sempre luminoso come il suo sorriso ma ogni volta che la vedo, è sempre più magra. Cosa le sta dicendo quel mostro?
«Lei non disturba mai, anzi è un onore per me vederla, di solito sono io a venire da lei.»
Cammino con lei nel giardino, ha una voce melodiosa.
A volta si inchina per raccogliere i fiori, vuole essere un'anima libera.
«Ti prego, in futuro ripensa alla mia proposta, ti prometto che sarai la donna più felice del mondo.»
Mi ha detto che da bambina giocava spesso nel giardino di casa sua.
Vorrei raccontarle la verità ma l'unica persona che può farlo è mio padre.
Quanto a lungo devo ancora aspettare?!
Melanie
Esco dalla stanza e mi dirigo in cucina, prendo un bollitore per preparare il tè.
Mi siedo e inizio a sorseggiare. Poco dopo vedo Stefan arrivare.
«Ah sei qui. Vediamo cosa hai preparato.»
Mi toglie la tazza dalle mani e beve.
«è buono ma è insipido. Hai messo lo zucchero?»
Nego con la testa.
«Lo zucchero è dolce e fa ingrassare perciò preferisco berlo così com'è.»
«Tu hai bisogno di nutrirti.»
Torno in salone dopo aver pulito tutto e vado verso l'uscita.
Vado nella stalla, salgo su un cavallo ed esco dal cortile recandomi verso una piazza.
Scendo dal cavallo e mi siedo su una panchina.
Una bambina sale sulle mie gambe e un sorriso compare sul mio volto. Mi ricorda me da piccola.
«Vuoi giocare con me?»
Una voce lontana si avvicina.
«Quante volte ti ho detto di non allontanarti da me. E lascia stare in pace la regina, la infastidisci.»
«No no tranquilla adoro i bambini.»
Parlo con questa signora mentre gioco con la bimba. Non so quanto tempo sia passato, noto solo ora che si fatta notte perciò saluto le due e torno nel castello dell'orrore.
Lascio il cavallo nella stalla ed entro nel castello.
Non appena entro mi sento affettare il braccio e mi sento sbattere al muro.
«Quante volte ti ho detto di non uscire dal castello?»
«E quante volte ti ho detto che non sono la tua marionetta?»
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Melanie [COMPLETATA]
Fanfiction⚠️𝐖𝐚𝐫𝐧𝐢𝐧𝐠⚠️ Questo libro presenta scene di: Stupro Body shaming Violenza fisica e psicologica 𝑫𝒊𝒔𝒑𝒐𝒏𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒐𝒏𝒍𝒊𝒏𝒆. Melanie Duval, la principessa dal passato avvolto nell'ombra, privata del suo titolo nobiliare e del suo destin...