“Sei felice? Sei sicura? Non credo.
Perché quando meno te lo aspetti
le brutte notizie bussano alla tua porta.”
Cit.
Sono passati esattamente due giorni da quando i due giovani hanno avuto quello spiacevole incidente. La ragazza non aveva osato raccontare nulla ai genitori.
Il ragazzo era molto curioso di sapere chi fosse questa fanciulla da sposare. Attendeva la sera per recarsi alla casa dei suoi futuri suoceri. Lui cercava solamente di calmare i suoi “bollenti spiriti” e i suoi atteggiamenti troppo scorbutici. Ormai era abituato a tutto ciò. Il suo compito era solamente quello di tenere a bada la sua promessa sposa.
La ragazza invece pensava che finalmente quel cafone e rozzo di ragazzo che aveva accidentalmente incontrato morisse al più presto. Perché tanto odio? La risposta è
semplice cioè i lividi causati dalla botta ricevuta.
La frase che si ripeteva ogni volta che si guardava allo specchio era sempre la solita:
«Ma tu vedi ’sto brutto deficiente ciò che m’ha combinato.»
Non si dava pace. Si torturava tutta la giornata per non far vedere i segni violacei sul suo corpo. Ma era una situazione delicata e complicata. La ragazza indossava solamente una specie di maglia tagliata sul seno e sulla schiena. E se l’avesse vista sua madre cosa avrebbe fatto?
Però ora l’unica cosa che poteva fare era coprirsi maggiormente.
Avrebbe potuto immaginare il suo futuro da moglie o madre? Avrebbe mai conosciuto un ragazzo da poter amare?
Nel frattempo al piano inferiore i suoi genitori avevano già preso la loro decisione: la loro bambina si sarebbe sposata con il principe e, questa volta niente e nessuno poteva ostacolare il loro matrimonio e l’incoronazione?
Cosa avrebbero potuto dire alla loro figlia? Semplice. Lì vivrai una vita migliore. Sposati e procrea tanti bei bambini sani e belli perché loro sarebbero stati l’orgoglio della
sua famiglia.
Qualcuno bussò alla porta della loro casa e i signori Duval andarono ad aprire la porta sapendo già chi fosse.
La ragazza scese tranquillamente senza degnare costui di uno sguardo.
Margareth/Davide
Toc toc.
Andarono ad aprire senza problemi alla porta sapendo
che l’ospite era il principe.
Dopo che si era accomodato come se fosse casa sua ini-
ziò a parlare:
«Dov’è la ragazza? Voglio vederla.»
«Nostra figlia è andata a raccogliere i frutti nei campi.»
E subito dopo il ragazzo continuò a chiedere:
«Posso fidarmi? Non voglio una donna di strada come moglie.»
«Le possiamo assicurare che è vergine.»
«Bene. Sono molto ansioso di vedere questa bellezza.»
«Solo un’ultima cosa.»
«Mi dica signora. Non mi dica che è sterile.»
«No no certo che no. Solo che lei è un po’ volgare. Come posso dire… deve sempre dire l’ultima parola. Odia essere quella che perde in una discussione.»
«Oh pensavo di peggio. La solita ragazzina ribelle. Non si preoccupi, andremo molto d’accordo. Noterà che non appena mi vedrà sarà felice di sposarmi. Alla fine dei conti non le mancherà nulla. Voi avete il mio consenso per poterla vedere una volta alla settimana. Vi porteranno con la
carrozza e vi saranno portati degli abiti nuovi.»
Nel frattempo Melanie
La ragazza era molto contenta dei progressi che aveva fatto nelle ultime settimane. Quali? Non litigare con qualcuno o bestemmiare. Lei pensava che se continuava a comportarsi così un ragazzo non l’avrebbe mai conosciuto.
Ma non sapeva che i suoi genitori facevano allontanare tutti i ragazzi per non farle commettere qualche sciocchezza.
Aveva un bellissimo sorriso che però venne portato via a causa di un ragazzo che le aveva toccato il sedere e quindi la sua pazienza arrivò al limite e tutti i tentativi di non ur-
lare finirono al vento:
«A cretino permettiti de nuovo e la mano te la ritrovi staccata. Hai capito? A cretino.»
Non aveva più forze per restare lì quindi decise di tornare nel suo appartamentino.
«A ma’ so’ tornata.»
«Ecco principe, lei è nostra figlia Melanie. La scusi per il suo dialetto ma ormai è cresciuta così.»
«A ma chi è ’sto ospite?» disse sorridente poiché non aveva ancora visto il volto di questo ragazzo.
Il ragazzo si voltò e quando la vide rimase sconvolto e di conseguenza anche lei.
«A ma’, se è ’no scherzo te lo potevi risparmia’.»
«Vedi amore di mamma lui è il principe Stefan. Il tuo futuro marito.»
«Che stai a scherza’?»
«Amore di mamma no.»
«Ah, ah, ah, me fai ride. Divertente no?»
«No. È la verità.»
«Cosa?! A ma non pensa’ che me sposo co’ ’sto tipo, te lo
poi sogna’. E tu non dici niente?»
«Ehm…»
«No, mi scusi, lasci parlare me.»
«Allora non ce semo capite, se ne deve anna’.»
«Ecco cosa intendevo quando vuole avere l’ultima parola
su un argomento.»
«Non si preoccupi. Alla ragazzina serve un po’ di cultura e di eleganza. Vedrà entro una settimana le piacerà la vita che farà. Da pezzente a donna di stile.»
«A bello de mamma te lo poi scorda’ che vengo con te. Te stai fori.»
I genitori della ragazza si girano e per dimostrare che il principe si era innamorato veramente a lei, quando la fanciulla si voltò verso di lui, ne approfittò per baciarla bloccandole le mani. Poco dopo le sussurrò all’orecchio:
«Vedrai come ti farò stare zitta mocciosetta.»
Lei infuriata riuscì a liberarsi le mani riuscendo così a dargli una seria lezione di vita.
Così lui si avvicinò ulteriormente a lei:
«Vedrai che tra poco la situazione si rivolterà.»
E questa volta fu lui ad alzare le mani su di lei colpendolo alla guancia destra.
Lei così si arrese e si recò al piano superiore.
«Allora, le piace nostra figlia?»
Il ragazzo rispose senza problemi:
«È la ragazza ideale per me. Potrei andare al piano superiore per vedere a che punto è?»
«Certamente principe.»
Il ragazzo salì le scale per recarsi nella stanza della ragazza. Senza bussare entrò e la vide mentre si stava cambiando. Rimase a bocca aperta nel vedere il fisico della ragazza quindi per non farsi sentire da quest’ultima non fiatò. La ragazza guardandosi allo specchio disse:
«Ma tu vedi ’sto deficiente ciò che m’ha fatto.»
Mentre si rispecchiava si toccava il livido. Il ragazzo sbuffò mentalmente poiché pensava che fosse una sciocchezza ciò che in realtà non era.
La ragazza entrò nel bagno e il ragazzo ne approfittò per
sedersi sul letto della sua futura sposa.
La ragazza uscì dal bagno dopo mezz’ora e non si accorse che il principe la stava addomesticando. La prima cosa che fece fu quella di guardarsi allo specchio e toccarsi il viso. Nel frattempo il ragazzo si alzò e posò le sue mani sui fianchi di lei. La ragazza sussultò e lui le sussurrò all’orecchio: «Non vedo l’ora di averti nel mio letto.»
La ragazza a quel punto si innervosì tanto che tentò di dare un ceffone a quest’ultimo solo che lui le fermò le braccia facendole girare al contrario e le tappò la bocca per non farla urlare: «Risparmia il fiato, ti servirà quando saremo sul letto di casa.»
Girò la ragazza in modo tale che fosse di fronte a lei e la baciò con foga per poi perseguire sul collo. Quando il ragazzo stava per slacciare il telo che avvolgeva la ragazza lei alzò il ginocchio sinistro facendolo finire sul punto debole del ragazzo.
Lui le disse: «Potrai sfuggirmi ora, ma quando saremo al
castello vedrai come non sarai nemmeno in grado di cam-
minare.»
La ragazza rispose: «A don Giovanni ma va’ a quel paese va’. Te non me toccherai nemmeno quindi bello smamma.»
Un’ora dopo
I due finalmente dopo un’ora arrivarono al castello.
Il castello era abbastanza orribile esteriormente ma stupendo all’interno. Aveva più di quaranta stanze. La ragazza quando vide il castello fece una smorfia di disgusto.
«E che è ’sto schifo? Preferivo casa mia.»
«Sta’ zitta e cammina. Ti devo mostrare il castello quindi taci. E modera il linguaggio. Devi parlare italiano e non giarganese.»
«Ah la lingua mia è giargenese. A bello non te permette de insulta’ il mio dialetto, hai capito?»
Il ragazzo si chiese mentalmente perché aveva accettato di sposare quella ragazzaccia. Era tutto una ragazza rozza,
cafona. Indossava abiti orrendi e anche stracciati.
Nel momento in cui i due entrarono nella stanza da letto la ragazza rimase incantata.
«Ma tu vedi che bella casa…»
«Non avevi detto che era orribile?»
«E mo’ ho cambiato idea, non si può?»
Il ragazzo, stufo di ascoltarla, la prese dalle braccia e la fece sdraiare sul letto.
«Ora non potrai scappare via.»
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Melanie [COMPLETATA]
Fanfiction⚠️𝐖𝐚𝐫𝐧𝐢𝐧𝐠⚠️ Questo libro presenta scene di: Stupro Body shaming Violenza fisica e psicologica 𝑫𝒊𝒔𝒑𝒐𝒏𝒊𝒃𝒊𝒍𝒆 𝒐𝒏𝒍𝒊𝒏𝒆. Melanie Duval, la principessa dal passato avvolto nell'ombra, privata del suo titolo nobiliare e del suo destin...