Quando mi accorsi di te

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Giovanni's pov

Sono appena arrivato in questo paesino sperduto del sud Italia, scendo dal treno e mi incammino verso la mia nuova casa.

Mentre cammino mi perdo subito nei miei pensieri e non mi curo più delle macchine che passano e del tempo che scorre.

Vengo risvegliato dai miei pensieri dal suono di un clacson, talmente ne ero immerso da non accorgermi di essere passato con il rosso, mi volto e vedo una macchina da scuola guida

'perfetto, stavo per essere messo sotto da un ragazzino'.

Alzo lo sguardo e incrocio i miei occhi con quelli di una ragazza, subito dentro di me sento lo stomaco sottosopra, distolgo lo sguardo vedendo i suoi occhi preoccupati, le faccio un cenno con la mano per ringraziarla dell'avermi fatto passare e continuo per la mia strada.

Per il resto del tragitto non riesco a non pensare a quegli occhi.

Arrivo al mio nuovo appartamento, l'agente immobiliare, che già mi aspettava lì davanti, mi dà le chiavi, sale in macchina e, con una sgommata se ne va.

Salgo le scale del mio nuovo appartamento, entro in casa e ringrazio di aver scelto un appartamento già arredato.

Vado in camera da letto e inizio a disfare la mia valigia, poi mi dirigo verso il bagno per fare una doccia affinché questa giornata mi scivoli addosso.

Mi tolgo i vestiti e mi infilo sotto il getto d'acqua calda, che scaccia via tutti i pensieri...a parte uno: quegli occhi.

Da quando ho incrociato lo sguardo di quella ragazzina mi è andato a puttane il cervello, tanto da appendere le camice al contrario e mettere i pantaloni nei cassetti al posto di metterli nell'armadio.

Esco dalla doccia, mi infilo il pigiama, e l'unico modo per togliermi quello sguardo dalla testa è andare a dormire, ma quelle piccole, ma grandi fessure, così spaventate, si impadroniscono dei miei sogni, impedendomi di prendere sonno.

Distanti, ma fatti d'istantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora