Faccia a faccia

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Giovanni's pov

Prendo un bel respiro ed entro nella prima classe della giornata, mi guardo intorno e mi soffermo su quello che è ormai il mio sogno ricorrente...lei.

Non si accorge di me fin quando non sente la porta chiudersi, poi alza lo sguardo verso di me e, alla vista di quegli occhi, distolgo subito lo sguardo.

Rimetto in riga la classe, mi siedo alla cattedra e inizio a fare l'appello.

Dopo i primi nomi arriva il turno di...

<<Cassie Giuliani?>> alzo lo sguardo per vedere chi sia, incrocio i suoi occhi e nuovamente mi lascio trasportare da quella tempesta racchiusa nelle sue iridi.

Terminato l'appello mi dirigo in palestra con i miei alunni.

<<Allora ragazzi, dato che è la nostra prima lezione insieme, vi lascio un po' liberi. Ma dalla prossima volta vi metto sotto...>>

Tutti i ragazzi si dirigono negli appositi spogliatoi e io butto fuori l'aria che avevo mantenuto fino a quel momento.

La classe torna dentro, ma non faccio molto caso a chi manchi ancora.

Il bidello della palestra, Michele, richiama la mia attenzione chiedendomi conferma sugli orario dei tornei di pallavolo.

Mentre Michele mi illustrava le ore disponibili, una voce angelica cattura la mia attenzione e inizio a seguirla.

<<...I can't love you in the dark, it feels like we're oceans apart...>>

Dalla porta dello spogliatoio femminile intravedo la sua figura e capisco che è lei a cantare così divinamente.

In quelle parole così delicate, ma allo stesso tempo così potenti, mi ci perdo completamente, assaporando ogni attimo di questa melodia.

Cassie's pov

Le mie compagne di classe vanno via e resto sola nello spogliatoio, dato che impiego sempre tanto tempo a cambiarmi.

Poco dopo arriva Anna, che mi porge il mio amato pacchetto di sigarette

<<Che sia l'ultima volta! I miei mi stavano per scoprire.>>

<<Tranquilla, da oggi posso tenerle io. Grazie amore della mia vita unico e solo inimitabile.>>

<<Sisi...faccio finta di crederci>>

Accendo la mia sigaretta e mi rilasso aspirando quel sapore che tanto mi era mancato.

Parliamo del più e del meno, la sigaretta finisce e Anna mi dice:

<<Cassie vado di là a prendere il panino nello zaino, ho fame>> annuisco ed esce dalla porta.

Nel mentre che aspetto, dato che in questo spogliatoio c'è un'acustica da fare invidia ad uno studio di registrazione, inizio a cantare "Love in the dark" di Adele, e quando arriva la parte più alta, il mio punto debole in questa canzone, riesco a prendere la nota perfettamente, stupendomi di me stessa.

Sento lo scricchiolio della porta e, ovviamente, penso subito che sia tornata Anna

<<Amò ci sono riuscita, hai visto? Ti è piaciuto? >> mi giro per ricevere la sua approvazione, ma al posto di Anna mi ritrovo davanti il professore, con un'espressione ammaliata, come se avesse visto la cosa più straordinaria del mondo.

Ci guardiamo per un tempo che sembra infinito, poi distolgo lo sguardo e lui fa lo stesso.

<<Non credo che quell'amò sia rivolto a me, vero? Comunque sei bravissima, davvero, complimenti, hai una voce meravigliosa>> lui balbetta e io sorrido un po' in imbarazzo, con le guance che vanno a fuoco e dalle mie labbra esce soltanto un flebile "grazie".

<<Eccomi amo sono tornata, il tuo fidanzato mi stava trattenendo>> a quella frase io alzo gli occhi al cielo, ma vedo che il professore si irrigidisce di colpo

<<Sei fidanzata?>> mi chiede come se avesse scoperto che il mondo finirà domani

<<Cosa? No non lo sono>> dico come se fosse la cosa più ovvia sulla Terra, allora lui indica con lo sguardo la mia migliore amica per farmi ricordare la sua affermazione di qualche secondo prima.

<<Lei stava scherzando, quello a cui si riferiva non è il mio ragazzo, ma uno ossessionato da me>> ridacchio e lui rilascia un sospiro quando finisco la frase, guardo Anna per cercare aiuto, ma lei mi incita a continuare a parlare con lui.

Apro la bocca per iniziare un nuovo discorso, ma vedo che lui si alza dalla panca dove era seduto e si avvia verso la porta

<<Dai ragazze, la lezione è già cominciata>> e detto questo se ne va

<<Anna non trovi che sia strano?>>

<<Certo, entra nello spogliatoio femminile come se nulla fosse>> mi dice avvicinandosi e accertandosi che io stia bene.

<<No, dico ora, un attimo fa mi faceva i complimenti per la voce e ora è freddo peggio di un pezzo di ghiaccio, è strano>> dico cambiando posizione da un piede all'altro.

<<Magari è geloso per quello che ho detto...che dolce>> la guardo alzando un sopracciglio e alzando gli occhi al cielo.

<<Ma va, impossibile, non può essere geloso di me>>

Angolo autrice💕💕

Ehilà! Eccomi con un nuovo capitolo intenso, spero vi piaccia. Mettetemi una stellina, grazieee❤️



Distanti, ma fatti d'istantiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora