Cassie's pov
L'ultimo periodo è passato molto velocemente, tra la dolcezza dei baci di Giovanni e l'amarezza delle provocazioni della professoressa Rizzi.
Oggi è l'ultimo giorno prima delle vacanze natalizie e io sono nello stanzino a pulire la guancia di Giovanni dal rossetto della professoressa.
<<Se quella gallina si avvicina ancora, le rompo il naso e non mi interessa se mi sospendono>> gli dico mentre gli passo il pollice sulla guancia, con più forza del necessario.
<<Mi piaci ancora di più quando sei gelosa, sai?>> mi prende la mano e me la bacia, gli sorrido e poggio le labbra sulle sue.
<<Però la prossima volta – anche se spero non ci sia – evita di farti vedere con il segno del rossetto, perché non so per quanto tempo ancora potrò resistere>>
<<Ai suoi ordini capitano>> alzo gli occhi al cielo sorridendo e usciamo dallo stanzino.
...
In classe organizziamo una piccola festa di chiusura.
<<Cassie puoi andare a chiedere dei bicchieri a Gina?>> annuisco e vado verso lo stanzino.
Apro la porta e rimango paralizzata dalla scena che vedo: la professoressa Rizzi avvinghiata a Giovanni in un bacio molto passionale e quando lui nota la mia presenza, spinge via la professoressa.
<<Tranquilli prendo i bicchieri e tolgo il disturbo>> così faccio ed esco dallo stanzino senza neanche voltarmi a guardarlo, sbatto la porta e quasi cade a pezzi, come il mio cuore.
Cerco di godermi la festa il più possibile, ma l'immagine delle labbra di Giovanni su quelle di un'altra donna mi tormenta e mi fa correre in bagno con il taglierino in tasca.
Entro in un cubicolo, mi siedo sul pavimento freddo e avvicino la lama al braccio, cercando sempre di non fare nuove cicatrici, di intaccare sempre negli stessi punti.
Mi avvicino al lavandino, barcollando per il sangue perso, e passo il braccio sotto il getto dell'acqua, pulisco anche la lama e me la rimetto in tasca.
Esco dal bagno e in lontananza intravedo Giovanni che, non appena nota il mio barcollare, viene verso di me per aiutarmi, ma io mi fiondo nella mia classe e tiro un sospiro di sollievo, poi mado un messaggio ad Anna.
CASSIE: TORNI A PIEDI CON ME? DEVO PARLARTI
ANNA: CERTO, CI VEDIAMO AL CANCELLO
Un senso di malinconia mi assale
'Forse non sarei dovuta scappare'
'Forse avrei dovuto lasciarlo parlare'
ma non esco dalla classe finché non suona la campanella.
Al cancello trovo Anna ad aspettarmi e, vedendo la tristezza sul mio volto, mi abbraccia senza dire niente.
Ci avviamo e inizio a raccontarle tutto quello che è successo oggi, omettendo ciò che ho fatto in bagno.
<<Anna tu sai quanto sono stata male quando è finita con Ezio, ma questa volta è peggio... io mi fidavo veramente di lui, poco tempo fa aveva ammesso che stavamo insieme e adesso? Io ci avrei provato in tutti i modi a far funzionare le cose, ma lui non può andare in giro a baciare la prima che capita. Se già alla prima prova ha ceduto, come potremmo andare avanti?>> faccio uscire tutte le parole sepolte nel mio cuore e inizio a singhiozzare.
<<Cassie so che in questo momento sei arrabbiata con lui e che ti ha praticamente spezzato il cuore, ma non pensi che dovresti parlare con lui, o meglio farlo parlare, sentire cos'ha da dirti?>> mi chiede la mia migliore amica mettendomi un braccio intorno alle spalle.
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Distanti, ma fatti d'istanti
RomanceCassie, una ragazza di 17 anni con un passato e una vita un po' difficili, incrocerá un paio d'occhi che potrebbero sciogliere un ghiacciaio e che probabilmente le stravolgeranno la vita. ⚠️Linguaggio scurrile, autolesionismo, scene esplicite⚠️