La vera te

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Anna's pov

Oggi è una giornata alquanto strana, Cassie mi ha chiamata dicendomi di aver bisogno di parlarmi, quindi abbiamo deciso di organizzare un pigiama party a casa mia.

Sono sul mio divano ad aspettare che arrivi quella pazza della mia migliore amica, come sempre in ritardo, e nel mentre una miriade di pensieri vorticano nella mia mente.

Al telefono sembrava molto seria e ho paura sia successo di nuovo qualcosa, lei ne ha passate tante e ne sta ancora passando, se le accadesse di nuovo qualcosa non so se riuscirebbe a superarla, dopo tutto quello che è successo il suo cuore si è incrinato ogni giorno di più.

Io cerco in tutti i modi di aiutarla a "vivere" di più, per me lei è perfetta: alta, con un fisico da far impazzire tutti!

I capelli di un colore che ricorda il cioccolato, che adoro, e quegli occhi...quegli occhi così scuri e così forti, ma allo stesso tempo fragili, dove ogni frammento racconta la sua vera vita e i suoi sogni.

Ogni giorno penso a come stava quello precedente e sorrido perché vedo che sta migliorando.

Però tutti abbiamo le giornate no, e quando capitano a lei sono l'unica in grado di ridarle un po' di quella "pace" di cui ha disperatamente bisogno.

Mentre una lacrima solca il mio viso, il citofono mi fa risvegliare dai miei pensieri, asciugo velocemente quella lacrima e scendo.

Ci incamminiamo per andare a comprare il necessario per il nostro pigiama party, e lei sembra essere particolarmente tranquilla, anzi felice

'meno male, allora non sarà niente di spiacevole'

<<Cassie, qual è la cosa così importante che dovevi dirmi?>>

<<Si...è una cosa strana, però non è brutta>> annuisco e la incito a continuare

<<Bhe, ieri stavo facendo l'esame di guida per la patente...>> non le lascio finire la frase per l'impazienza

<<Com'è andato? L'hai passato?>> chiedo con entusiasmo

<<No, per via della cosa che sto per raccontarti>> le faccio un sorriso rassicurante, perché sapevo che lei ci teneva tanto, ma non la interrompo di nuovo

<<Non ho passato l'esame perché stavo per investire un uomo>> le parole non riescono ad uscirmi, la mia espressione è un misto di stupore e incredulità

<<Anna non è stata colpa mia, lui è passato con il rosso, era come immerso nel mondo delle nuvole>>
e dicendo questo alza gli occhi al cielo

<<C'è qualcos'altro?>> la incito a dirmi di più

<<In realtà non lo so nemmeno io, so solo che non ho dimenticato i suoi occhi>>

Annuisco, ma non le rispondo e lei se ne accorge

<<Mi hai sentito? Tutto ok? Sei sbiancata>> mi chiede avvicinandosi e visibilmente preoccupata

<<Si si, solo un capogiro, tranquilla>> si rilassa e continuiamo per la nostra strada.

Angolo autrice💕
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