Cassie's pov
Dopo la prima notte in ospedale ne sono passate altre quattro, nelle quali ho sempre avuto Giovanni accanto a me; la mattina andava a scuola e tornava qui in ospedale appena finiva, senza neanche passare da casa sua per magiare qualcosa.
Questo pomeriggio mi sento abbastanza stordita, sono cinque giorni che non metto qualcosa sullo stomaco, senza contare le due barrette energetiche che ho preso due giorni fa alle macchinette qui in ospedale.
<<Cassie tutto bene? Mi sembri pallida, hai anche lo sguardo un po' assente>> Giovanni si avvicina a me e mi posa la mano sulla guancia.
<<Sto bene, sono solo un po' stressata da questa situazione>> finisco la frase a malapena quando degli strani pallini neri cominiano ad offuscare la mia vista e dopo qualche secondo cado tra le braccia di Giovanni.
Mi risveglio dopo circa venti minuti su un lettino e noto Giovanni su una sedia accanto a me a tenermi la mano.
<<Cos'è successo?>> Giovanni alza lo sguardo di scatto e si fionda ad abbracciarmi.
<<Mi sei caduta addosso, non sapevo cosa fare ma poi mi sono ricordato di essere in un ospedale... mi hai fatto prendere un colpo>>
<<È stato solo un calo di zuccheri, va tutto bene>>
<<In realtà i medici hanno detto che non è stato solo un calo di zuccheri, ma una conseguenza al digiuno di questi giorni... Cassie dentro il tuo corpo non c'è neanche un po' di cibo>>
<<Anche tu non hai mangiato niente in questi giorni, allora perché tu stai bene?>> gli chiedo un po' irritata.
<<Forse perché il tuo corpo è più debole del mio>> mi dice con voce calma e prende qualcosa dalla tasca del giubbotto.
<<Tieni, devi mangiarlo tutto>> mi passa un panino con il prosciutto e lo accetto con un sorriso, mentre lui viene a sedersi accanto a me sul lettino.
<<È davvero buono, come facevi a sapere che fosse il mio preferito?>>
<<Me l'ha detto tua madre>> dice con una scrollata di spalle.
Finisco il panino e appoggio la testa sulla spalla di Giovanni, intrecciando la mia mano alla sua, fino al momento in cui mia madre si fionda nella stanza.
<<Mamma tutto ok? Hai corso?>> vedo che sta cercando di riprendere fiato.
<<Daniel...>> mi alzo di scatto dal letto provocandomi un capogiro.
<<È successo qualcosa?>> il cuore inizia a pulsarmi talmente forte da sentirlo nelle orecchie.
<<Si è svegliato!>> una gioia improvvisa si irradia dentro di me tanto da farmi cominciare a correre verso la stanza del mio fratellino.
Entro nella stanza che in questi giorni è stata il mio tormento, con una strana spensieratezza, vedo Daniel seduto sul lettino e corro ad abbracciarlo, lo stringo forte tra le mie braccia quasi come per stritolarlo.
<<Cassie non respiro così>> mi allontano da lui quel che basta per farlo respirare.
<<Ti ho sentita sai? Funziona davvero>> gli sorrido con le lacrime agli occhi, mentre si avvicina anche mia madre e Giovanni resta in disparte.
<<È lui quello di cui mi hai parlato? È carino>> sorrido a mio fratello e annuisco.
<<Quindi tu lo sapevi?>> chiede mia madre a Daniel.
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Distanti, ma fatti d'istanti
RomanceCassie, una ragazza di 17 anni con un passato e una vita un po' difficili, incrocerá un paio d'occhi che potrebbero sciogliere un ghiacciaio e che probabilmente le stravolgeranno la vita. ⚠️Linguaggio scurrile, autolesionismo, scene esplicite⚠️