Adulta

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Cassie's pov

Gli ultimi giorni in Spagna sono stati i più belli, sia perché io e Giovanni abbiamo passato più tempo insieme, sia perché il peso che portavo nel cuore da quattro anni si è alleggerito un po' di più.

Da quando siamo tornati i professori hanno finito le ultime interrogazioni e abbiamo cominciato a prepararci per l'esame di maturità.

Domani, il 25 maggio, sarà il mio giorno, il giorno in cui finalmente sarò un'adulta agli occhi della legge, il giorno in cui mi sentirò speciale ma allo stesso tempo tanto sola, perché avremmo dovuto essere in due a festeggiare, ma tocca a me spegnere le candeline per entrambi.

Dal momento che non potrò invitarlo alla festa vera e propria, a mezzanotte festeggerò con Giovanni a casa sua.

Arrivo da lui verso le undici, trovo la tavola apparecchiata a lume di candela e Giovanni con le mani dietro la schiena con fare sospetto.

«Cos'hai lì dietro?» cerco di sporgermi per guardare, ma lui non me lo permette.

«Prima dammi un bacio» gli sorrido e lo accontento.

«Non mi è piaciuto, dammene un altro» gli prendo il viso tra le mani e poggio nuovamente le labbra sulle sue, in un bacio che ci trasporta fino al divano.

Giovanni sopra di me, mi sorride, spostando la mano da dietro la schiena fino a poggiarmi un pacchetto davanti al naso.

«Ho qualcosa per te» si mette a sedere e io faccio altrettanto, poi mi passa il pacchetto e mi esorta ad aprirlo.

«Non dovrei aspettare, insomma non è ancora il mio compleanno»

«Dai aprilo, altrimenti comincio a farti il solletico»

«Lo apro subito» comincio a scartare il pacchetto e mi ritrovo tra le mani una scatolina, guardo Giovanni mentre la apro e trovo un bracciale con un ciondolo.

«Oh mio dio, è bellissimo!»

«E non hai ancora visto la sua particolarità» prende il bracciale e avvicina il ciondolo al mio occhio.

Quello che vedo mi fa gelare il sangue nelle vene, una foto di Filippo con un sorriso smagliante, il sorriso che faceva solamente a me.

«Questa come l'hai avuta?» chiedo asciugandomi velocemente una lacrima.

«Ho chiesto un consiglio a tua madre e poi le ho chiesto una foto che ritraesse tuo fratello nel momento più felice della sua vita... ovvero quando guardava te» mi fiondo tra le sue braccia e lui mi lascia dei teneri baci sulla testa.

«Ti amo»

«Ti amo anch'io piccola Medici»

...

Prima di mezzanotte ceniamo e poi torniamo ad abbracciarci sul divano, fino a quando non scatta la mezzanotte e Giovanni tira fuori dal frigorifero una torta con due candeline, non i soliti numeri, ma due semplici candeline.

«Così spegni le candeline per entrambi» mi dice Giovanni con voce incerta, come se avesse paura che il suo gesto possa turbarmi.

«Giovanni Cavaliere io non ti merito» mi avvicino a lui e poggio le labbra sulle sue.

«Buon compleanno piccola Medici» mi prende il viso tra le mani e riprende a baciarmi con più intensità, fino a quando non sento degli strani rumori provenire da fuori.

«Guarda ci sono i fuochi d'artificio!» il mio cuore perde un battito e nella mia mente tornano tutte le immagini di quel fatidico giorno.

Mi porto le mani alle orecchie per cercare di tenere il rumore lontano e mi avvicino al muro, scivolando a terra.

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⏰ Ultimo aggiornamento: 7 days ago ⏰

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