Cassie's pov
Da quando il professore ha portato me e Anna a quel falò, il nostro apporto si è intensificato ancora di più, cerchiamo di vederci ogni giorno nello stanzino di Gina ai cambi dell'ora o nelle sue ore buca.
Sono appena arrivata in classe e dopo dieci minuti di spiegazione entra la bidella Gina con dei fogli, che porge alla professoressa.
<<Ragazzi è stata decisa la destinazione della gita di quest'anno>> restiamo tutti col fiato sospeso aspettando che la professoressa termini la frase.
<<Si è discusso molto nel consiglio di ieri e alla fine si è optato per la Spagna, più precisamente a Madrid>> nell'aula cominciano ad innalzarsi urla di stupore, di felicità, ma io non riesco a farmi prendere dai festeggiamenti, dal momento che ho una domanda che mi tormenta.
<<Si sa per caso chi saranno gli accompagnatori?>> chiedo alla professoressa nella speranza che dica il suo nome.
<<Voi sarete accompagnati dal professor Cavaliere, delle altre classi non so nulla>> annuisco e cerco di calmare l'euforia che si irradia nelle mie vene.
Quando entro nello stanzino, vedo Giovanni e gli salto addosso baciandolo con enfasi, lui mi stringe il sedere e approfondisce il bacio.
<<A cosa devo questo saluto? Non che mi dispiaccia>> gli sorrido e lascio che mi faccia scendere dalle sue braccia per farmi sedere sulle sue gambe.
<<Ci hanno appena comunicato dove andremo in gita e guarda caso il nostro accompagnatore sei tu>> mi mostra un sorriso soddisfatto.
<<Ho insistito molto per essere io ad accompagnarvi e alla fine hanno ceduto>>
<<Non mi sembra vero, potremmo stare insieme per una settimana... a Madrid!>> avvicina una mano al mio viso, mi accarezza la guancia e io chiudo gli occhi per godermi questo momento.
<<Questo pomeriggio vuoi venire a casa mia? Stiamo un po' insieme, magari ti aiuto con i compiti>> annuisco entusiasta e gli lascio un bacio casto sulle labbra prima di tornare in classe.
...
Fortunatamente i compiti per domani sono pochi, anzi solo un esercizio, il problema è la materia, ovvero latino, il mio punto debole.
Se nelle altre materie prendo sempre otto e nove, in questa arrivo a fatica alla sufficienza, quando mi va bene, altrimenti il quattro e mezzo è il mio migliore amico.
Non vorrei che Giovanni mi vedesse in difficoltà, però c'è una parte di me che vuole farsi aiutare, perché se prendessi il debito anche quest'anno probabilmente non mi ammetterebbero all'esame.
Arrivo a casa sua e ci sediamo subito al tavolo, gli mostro il libro di latino e fa una smorfia di compassione.
<<Fortunatamente ho solo un esercizio, ma sfortunatamente io sono una frana in latino>>
<<Di questo non devi preoccuparti, io ero abbastanza bravo ai miei tempi, non per vantarmi>> ride e mi fa sentire subito più sollevata, così iniziamo e, con mia grande sorpresa, finiamo nel giro di mezz'ora.
<<Non mi era mai capitato di finire in così poco tempo, di solito ci metto almeno tre ore>>
<<Allora forse dovresti ringraziarmi>> sposta lo sguardo sulle mie labbra, passa la lingua sulle sue e io mi fiondo a baciarlo.
Mi prende in braccio e inizia ad andare verso il divano, mi poggia delicatamente e comincia a baciarmi con più foga, scende verso il collo e dei brividi mi percorrono tutto il corpo quando passa la sua lingua su di esso.
STAI LEGGENDO
Distanti, ma fatti d'istanti
RomanceCassie, una ragazza di 17 anni con un passato e una vita un po' difficili, incrocerá un paio d'occhi che potrebbero sciogliere un ghiacciaio e che probabilmente le stravolgeranno la vita. ⚠️Linguaggio scurrile, autolesionismo, scene esplicite⚠️