Natale in apocalisse

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Spazio autore:
Eccoci qui alla quinta storia del calendario dell'avvento.
Oggi sarà una storia di azione narra infatti di un Natale durante un'apocalisse zombie.
Se volete supportare questa nuova rubrica vi invito a votare e commentare la storia e se vi va, passate a dare un'occhiata al mio profilo.
Be' che altro dire se non "buona lettura"?

Per noi il Natale non esiste, qui bisogna sopravvivere, non possiamo distrarci.

Eppure, sembra che ci sia un'atmosfera diversa, se non fosse per quei morti viventi che rovinano tutto.

Soprattutto nel periodo natalizio, rimaniamo chiusi segregati nell' accampamento, senza osare addobbarlo altrimenti avremmo attirato l'attenzione.

Mi sono chiusa nella mia stanza a leggere uno dei tanti libri che ho portato con me.

Il libro che sto leggendo è "A Christmas Carol" del mio amato Dickens.
Lo leggo ogni Natale e ogni volta, mi fa viaggiare.

«Uff, ammetto che mi mancano i Natali passati tranquilli in città» ammette la mia amica Lea guardando fuori dalla finestra.

Alzo lo sguardo dal libro e la guardo negli occhi.

«Purtroppo siamo in apocalisse, non ci possiamo distrarre» dico.

«Sì ma non possiamo mettere neanche delle luci o un misero alberello» dice Lea con lo sguardo triste.

Mi alzo dalla poltrona e mi avvicino alla mia amica.

Le poggio le mani sulle sue spalle e la guardo negli occhi con aria dolce.

«Lea, l'importante è che stiamo bene e siamo ancora vivi, il Natale tornerà come tornerà la nostra normalità»

Lea annuisce con un sorriso rassegnato.

«Ragazze, siete pronte a festeggiare?» dice Brad, il mio fidanzato, entrando in camera con un sorrisone a trentadue denti.

«Festeggiare cosa?» dico stupita.

«Avanti tesoro, è Natale!»

«Non credo sia una buon'idea» interviene Lea.

«E suuu, accendiamo solo delle stelline e ci facciamo gli auguri, tutto qui»

«No, non è il caso, gli zombie ci potrebbero raggiungere ed io ho già perso la mia famiglia» sancisco.

«E va bene, lo avete voluto voi»

Brad ci prende sia me che Lea per i polsi e ci trasporta fino alla terrazza dell' accampamento.

Forse sto solamente esagerando, a dir la verità ne ho bisogno di divertirmi un po' è da tanto che non lo faccio.

Decido quindi di rilassarmi un'attimo e di godermi il momento.

Saliamo sulla terrazza, Brad prese le stelline e le accendemmo.

«Buon Natale, Lexi» dice il mio ragazzo dandomi un lieve e delicato bacio sulle labbra.

Le stelline cominciano subito a fare la loro magia anche se sicuramente meno affascinante rispetto ai fuochi d'artificio.

Ben presto, si spengono e tutti noi dell' accampamento, ci auguriamo un buon Natale ed esprimiamo un desiderio.

Dopo aver festeggiato per un po', torniamo tutti nelle nostre stanze.

«Ne avevamo bisogno di divertirci un po', è da tanto che non lo facevamo» dice Brad.

«Avevi ragione, ne avevamo bisogno»
Andiamo tutti a dormire sereni e più rilassati.

Ad un certo punto, uno strano rumore, mi sveglia nel cuore della notte.

Corro subito a vedere che cosa stava succedendo e i brividi mi salgono lungo la schiena.

Una miriade di zombie stanno assalendo le recinzioni del nostro accampamento.

Mi catapulto immediatamente a svegliare Lea e andare a svegliare gli altri in preda al panico.

Saliamo immediatamente sulle torrette di controllo pronti a sparare a quei morti viventi.

Purtroppo molti muoiono nell' attacco tra cui la mia migliore amica Lea e il mio amato Brad.

Io ero certa che non era una buon'idea, ero sicurissima e invece mi ero lasciata convincere come una stupida.

Crollo al pavimento a piangere come una disperata, avevo perso tutto: i miei amici e il mio fidanzato.

Questo Natale non lo dimenticherò mai.

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