Vampire's Christmas

17 4 7
                                    

Spazio autore:
Eccoci qui al settimo giorno del calendario dell'avvento.
Oggi la storia sarà incentrata sui vampiri.
Se volete supportare questa nuova rubrica vi invito a votare e commentare la storia e se vi va, passate a dare un'occhiata al mio profilo.
Be' che altro dire se non "buona lettura"?

«Ahh, Natale, ti ricordi quando lo passavamo in allegria?» dissi a mio fratello Abel.

«Eh già, sono passati secoli dall'ultima volta»

Guardai fuori dalla finestra, osservavo la neve scendere a fiocchi, le persone sorridenti.

Io invece ero condannato a un' inferno, a sentire l'odore persistente del sangue, le vene che pulsano, per me la felicità non esisteva più.

«A cosa pensi, Cole?» disse Abel distogliendomi dai miei pensieri lontani.

«Nulla, sono solo stanco»

«Sei mio fratello, so quello che ti succede, ogni Natale sei sempre giù»

«Lo sai a cosa penso»

«Hai ragione, ma ormai quei tempi sono passati e dobbiamo andare avanti. Devi rassegnarti che non siamo più umani, siamo dei cazzo di vampiri assetati di sangue, accetta la tua natura»

Mi ammutolii all' istante, Abel aveva dannatamente ragione, non avrei potuto in alcun modo contraddirlo.

Tra noi ci fu un lungo e ansioso silenzio.
La tensione era tangibile, poteva essere tagliata con un coltello.

«Scusami, sono stato troppo brusco» disse mio fratello.

«Non fa niente, hai ragione, devo rassegnarmi»

«Ricordi la mamma? Era bellissima»
disse divincolando il discorso.

«Era veramente meravigliosa, ci ha lasciati nel 1240, avevamo solo sei e nove anni»

Lo sguardo di Abel si fece buio, ancora soffriva per lei come d'altronde anch'io.

«Beh, potremmo essere anche vampiri ultracentenari, ma il Natale si festeggia lo stesso e non si discute» dissi mostrando lo scatolone contenente l'albero.

«Tu sei fuori» sorrise Abel.

«Lo festeggeremo esattamente come quando eravamo piccoli. Ora però dammi una mano»

«Okay, okay, arrivo»

Facemmo l'albero e lo decorammo con la massima dedizione ricordando i bei momenti della nostra infanzia.

«E infine... la stella» annunciai mostrando il mio nuovo acquisto.

«Non ci voglio credere: hai veramente preso la stella nuova?!»

«E quale sarebbe il problema? I soldi ce li ho e li spendo come mi pare»

Abel esplose in una fragorosa risata.

«Certo che i secoli passano ma tu sei sempre uguale mio caro Cole»

«Lo sai che il Natale è sempre stata la mia passione e rassegnati che fin quando vivremo insieme, la nostra casa sarà addobbata da capo a fondo»

Almeno, quando facevamo l'albero, mi sentivo più umano, mi faceva sentire bene.

Il Natale in generale mi faceva sentire felice, spensierato, era magico.

Mi sarei voluto sentire così ogni giorno, ma ahimè non potrà mai succedere.

Christmas tales Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora