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Eccoci qui al tredicesimo giorno di Natale!
Oggi, si narrerà di un Natale sfortunato, di una famiglia uccisa: ma chi li avrà uccisi? Beh, per saperlo, dovrete leggere la storia.
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Come sempre, vi auguro una buona lettura.«Mamma, muoviti o faccio tardi a l saggio!» esclamò mia figlia dal piano di sotto.
«Arrivo tesoro!»
Sistemai le preziosa collana di perle sul collo e diedi una ricontrollata al make-up.
Quello sarebbe stato il sesto saggio di danza della mia piccola Lilian ed io, come ogni volta, non potevo fare a meno di commuovermi.
Dopo un po', Lilian mi raggiunse nel bagno saltellando che sembrava quasi che se la stesse facendo addosso dall'emozione.
«Dai mamma, papà ci aspettando in macchina»
Sospirai e sorrisi teneramente: si comportava già come una piccola adolescente.
Appena finii di sistemarmi, salimmo in macchina e per tutto il tragitto, Lilian non faceva altro che canticchiare la canzone del saggio.
Avrebbero messo in scena lo schiaccianoci e lei faceva il ruolo di Clara.
Arrivati al teatro, lasciai Lilian con l'insegnante di danza ed io andai ad accomodarmi nella platea.
Ripensai a mio marito: sarebbe stato orgogliosissimo di vedere la nostra piccola così cresciuta.
Purtroppo però, Victor, mio marito, morì quando Lilian aveva solo cinque anni.
Una sera, uscì come al solito dal suo ufficio per tornare a casa ma non ci arrivò mai.
I medici hanno detto che probabilmente era stato un'incidente stradale ma io sono piuttosto scettica.
Ad un certo punto, le luci si spensero e il sipario si aprì.
Lo spettacolo fu bellissimo: la mia piccola principessa sembrava veramente felice.
Ad un certo punto però, le luci del palco si spensero, tutto si spense, il buio regnava sovrano.
Cominciai a preoccuparmi.
Mi alzai di scatto dalla sedia per cercare di capire cosa fosse successo.
Ad un tratto, la figura di un uomo si palesò davanti i miei occhi.
Era alto, con capelli ricciuti e neri come la pece, gli occhi erano l'unica cosa che riuscii a distinguere nel buio: verdi come uno smeraldo.
«Non preoccuparti, non farà male» disse con un sorriso macabro in viso.
Portò il suo viso al mio collo, il suo respiro si faceva affannoso e sempre più caldo.
E poi, azzannò la mia gola in un movimento secco e doloroso.
Quell'essere era senza dubbio un vampiro.
Stava risucchiando tutta la mia essenza lasciando prima o poi un corpo privo di vita.
Subito mi venne in mente la mia piccola Lilian che sarebbe rimasta senza una madre.
Quel pensiero mi dirmede la forza di combattere.
Diedi un calcio nel punto debole dell' uomo con tutta la forza che avevo e corsi il più velocemente possibile verso i dietro le quinte dello spettacolo.
Anche se era del tutto buio, riconobbi immediatamente Lilian e la trascinai per un braccio verso l'uscita.
Quella sera fummo estremamente fortunate.
Ora sono passati due anni da quell' attacco, sono diventata una cacciatrice di vampiri attiva e sempre in allerta pronta ad uccidere qualsiasi vampiro provi ad avvicinarsi a me o a mia figlia.
Quel Natale, segnò per sempre la mia vita e quella della mia bambina.
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Christmas tales
Short StoryDato che oramai dicembre è arrivato e con lui è arrivato anche il countdown per il Natale, ho pensato di creare un calendario dell'avvento. Ogni giorno uscirà una breve storia di generi diversi (horror, thriller, fantasy...) per 24 giorni. Spero che...