Capitolo 9

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Quella notte, per ovvi motivi, non avevo chiuso occhio. Mi giravo nel letto di continuo, lo stesso letto in cui l'ho baciato la prima volta e so che non eravamo niente, che non mi deve spiegazioni, ma credevo di essere un minimo importante per lui dopo le parole che mi ha detto ma, a quanto pare, questo erano: solo parole.
Perfino Dusan è stato più coerente di lui, non si è portato nessuna a casa nonostante con Alice sia una relazione basata solo sul sesso.

Alla fine ho deciso di non andare in università oggi, farò colazione e mi metterò a studiare a casa, gli appunti li chiederò ad una mia compagna di corso. Così mi alzo, mi faccio una doccia e, appena esco e metto l'accappatoio, ecco che il campanello suona, che palle.

Io:"Arrivo!" Urlo più scocciata che mai.
Apro la porta e, appena vedo chi è, chiudo subito ma ovviamente lui è troppo forte e riesce a riaprirla immediatamente.
Io:"Cosa vuoi? Smaltita la sbornia?" Sputo più acida che mai, con quale coraggio si presenta qua?!
F.K:"Allora l'hai capito che ero ubriaco." Afferma quasi divertito, ora gli tiro un pugno in faccia, giuro.
Io:"Filip cosa vuoi?" Sbuffo un'altra volta e incrocio le braccia sotto al seno.
F.K:"Te." Questa risposta mi lascia completamente spiazzata e dopo due secondi me lo trovo attaccato alle mie labbra, devo ammettere che mi erano mancate, ma non posso permettergli di usarmi a suo piacimento come un giocattolo qualunque.
Quando sta per slacciarmi l'accappatoio capisco che è il momento di fermarlo e così faccio, gli metto una mano sul petto e lo allontano con una spinta.

Io:"Per chi mi hai preso?! Una di quelle puttanelle che ti sei portato a letto ieri? Hai proprio capito male Filip e se da me ti aspettavi solo quello, puoi pure cancellarmi dalla tua vita."
F.K:"Sei impazzita? Non sei niente del genere per me, non sarai mai un giocattolo o una storia di una notte ed è proprio questo il problema! Sono completamente terrorizzato da ciò che provo per te, non mi posso permettere di sbagliare o rischiare di ferirti perché questa volta non so se potrei sopravvivere. Ci sono già passato Sofia e non voglio distruggere nessuno."
Io:"Se non mi avessi voluto distruggermi non ci saremmo dovuti baciare e non avresti dovuto dormire con me. Ci sono dentro tanto quanto te Filip, non ti stai schiantando contro un muro a 300 km orari, ci siamo dentro in due. Ora dammi cinque minuti che mi vesto, poi continuiamo a parlare."
Non gli lascio tempo di rispondere e me ne vado in camera a vestirmi, indosso semplicemente un leggings e una maglietta larga a maniche corte per poi tornare da lui.

Io:"Parla, ti ascolto." Dico sedendomi sul divano e mangiando qualcosa, lui prende finalmente parola.
F.K:"Quando ero in Germania avevo una ragazza, stavamo insieme dalle medie ed ero convinto che l'avrei sposata, era l'unica persona che mi conosceva in tutto e per tutto ma ho fatto delle cazzate. Non so se la fama, i soldi o cos'altro, ma ogni sera la tradivo con una ragazza diversa. Quando mi ero deciso a dirglielo, lei mi ha confessato di essere incinta ma a quel punto non potevo più mentirle e così le ho confessato tutto. Per lo shock credo lei qualche giorno ha avuto un aborto spontaneo ed è tornata in Serbia, da lì non l'ho più vista né sentita e mi sono ripromesso che non mi sarei mai più affezionato a nessun'altra ragazza per paura che ricapiti una cosa del genere. So che la scelta sarebbe solo mia, ma ho questo difetto che quando mi affeziono scappo e faccio cazzate, non è una giustificazione lo so, ma mi dispiace."
È sincero e glielo leggo negli occhi, ma io non so cosa dire. Se dovessimo metterci insieme, tradirebbe anche me? Nessuno mi dà la certezza di un si o un no. Così prendo un respiro profondo e gli rispondo.

Io:"Filip ascolta, io sono sicura che tu abbia tanto amore da dare al mondo e probabilmente ne hai tanto da dare anche a me, ma non ti vedo pronto in questo momento ed io non ho la forza di essere un esperimento sociale. Ti vorrò sempre bene e sappiamo entrambi che non ci allontaneremo mai del tutto, ma devi prima essere pronto per me per poter diventare qualsiasi cosa." Non riesco a capire se è ferito o altro, ma inaspettatamente mi abbraccia, mi abbraccia fortissimo e sento che qualche lacrima mi bagna la spalla.

Io:"Ehi, non piangere, va tutto bene. Io sono qua Filip, sarò sempre qua." Gli dico asciugandogli le lacrime e poggiando la fronte sulla sua. Lui annuisce e mi posa un bacio in fronte per poi andare via ed io non so se è uscito solo da casa mia o anche dalla mia vita.






Pov's Filip
Sono un coglione, sono un emerito coglione. E non per ciò che le ho detto a casa sua, quella era solo sincerità che lei merita di avere, parlo del resto. Non sarei mai dovuto uscire ieri sera, non dovevo annullare l'appuntamento con lei e anzi, avrei dovuto affrontare la situazione da persona adulta, non scappare come un codardo per paura.

Mi dirigo a casa Vlahovic, sperando di trovarlo in casa e fortunatamente è così.
Io:"Dusan ho fatto un casino, Sofia non mi vorrà più vedere." Sto per continuare ma mi blocco vedendo Alice con una sua maglietta addosso e lui a petto nudo, cosa mi sono perso?

Io:"Volete spiegarmi?" Dico un po' alterato, solo questa ci mancava!
D.V:"Abbiamo deciso di provare a stare insieme." Dice timidamente, sembra un cucciolo indifeso.
Io:"Sono felice per voi, soprattutto perché ora potrete aiutarmi in due!"
A.P:"Filip, ho parlato con Sofia prima. È distrutta, non pensava sicuramente di sposarti ed essere la futura madre dei tuoi figli, ma un minimo di rispetto lo meritava e lo merita tutt'ora. Conosco Sofia da una vita e posso solo dirti che per ora devi lasciarla tranquilla, non devi forzarla a perdonarti però al tempo stesso falle qualche sorpresina semplice, la farà sciogliere sicuramente." Annuisco alle parole di Alice, alla fine è quella che la conosce meglio tra tutti.
Da domani inizierò a farle piccole sorpresine, speriamo vada tutto bene.

Destino/Filip Kostic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora