Capitolo 12

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Maledetta me che sono sempre in ritardo per qualsiasi cosa io debba fare durante la giornata.
Saltello per la casa mentre con una mano mi infilo una scarpa e con l'altra mi pettino i capelli, ovviamente sono in ritardo per l'università, mannaggia a me che ho rimandato la sveglia.
Sono le ultime lezioni del semestre e non posso proprio perderle se voglio laurearmi l'anno prossimo.

Esco di casa come una trottola e corro verso la fermata del pullman dato che la macchina è dal meccanico, ovviamente proprio oggi devo affidarmi ai mezzi pubblici che tutto sono meno che puntuali, così decido di correre verso l'università sperando di fare in tempo.
Mentre corro come una disperata un clacson attira la mia attenzione, così mi fermo prima di schiantarmi contro un palo e mi giro verso il rumore trovando il mio angelo custode che si sbraccia per farsi vedere.

F.K:"Sali, ti porto io in università!" Salto sul sedile del passeggero e ringrazio mentalmente qualcuno lassù per avermi mandato Filip al momento giusto nel posto giusto.
Io:"Grazie Fil, mi hai salvato la vita!" Dico riprendendo fiato.
F.K:"Non ti hanno avvertito dell'esistenza delle sveglie?" Dice ridendo.
Io:"Simpaticone l'ho solo posticipata per cinque minuti, sai com'è qualcuno mi tiene al telefono fino a tardi la sera."
F.K:"Chi è? Così ci faccio quattro chiacchiere." Dice ridendo sotto i baffi, adoro quando mi dà corda.

Io:"Sono arrivata, grazie ancora. Dopo ci vediamo? Finisco alle 18."
F.K:"Io finisco alle 17, tempo di una doccia e vengo a prenderti." Gli lascio un bacio a stampo e corro in aula.




Pov's Filip

Mentre metto in moto la macchina per andare via dopo aver firmato qualche autografo e fatto alcune foto vedo un ragazzo che stringe un po' stroppo Sofia, così quando vedo che ha dimenticato gli occhiali da sole in macchina colgo la palla al balzo.

Io:"Sofi! Hai dimenticato questi." Dico sventolando gli occhiali mentre mi avvicino. Lei mi guarda stranita e quando mi avvicino sorride felice.
S.M:"Grazie, sono la distrazione fatta a persona. Lui è Samuele, un mio compagno di corso. Samuele, lui è Filip."
Sam:"So benissimo chi è, ma purtroppo per lui tifo Torino." Pure granata, peggio di così non poteva andare."
Io:"Bene, io vado agli allenamenti, ti vengo a prendere più tardi." Le do un bacio a stampo e vado via.
Filip 1 Samuele 0, anche questo derby l'ho vinto io.


Arrivo agli allenamenti e subito m'imbatto in Dusan.
D.V:"Ciao amico, vuoi un caffè?" Chiede indicando la macchinetta.
Io:"No grazie, come stai?" Chiedo buttandomi sul divanetto.
D.V:"Bene, direi bene. Con Alice le cose vanno a meraviglia e sono proprio felice di aver deciso di stare con lei. Tu con Sofia? Stare insieme vero?"
Io:"In realtà no, ufficialmente non stiamo insieme, anche se oggi avrei voluto urlare ad un tizio il contrario."
D.V:"Oggi? Ma sono le nove e mezza, avete dormito insieme?"
Io:"No, l'ho recuperata per strada mentre andava in università e l'ho accompagnata, poi mentre andavo via un tizio la stava abbracciando un po' troppo forte ed io mi sono avvicinato per poi salutarla con un bacio, ho fatto male?"
D.V:"No, probabilmente io avrei fatto pure peggio. Sei proprio cotto comunque, non credo di averti mai visto così, nemmeno con chi sai tu."
X:"Chi è cotto di chi?" Ci giriamo verso la voce e vediamo Angel entrare nella saletta con il suo mate in mano.
Io:"Ciao Angel, come stai?"
A.D.M:"Tutto bene, ma voglio sapere tutto." Si siede di fronte a noi e incrocia le braccia. Non è tanto più grande di me ma si vede proprio che lui è già un padre di famiglia.
Io:"C'è questa ragazza che mi piace, l'ho conosciuta tirandole per sbaglio una pallonata allo stadio, poi abbiamo cominciato a sentirci e ci siamo avvicinati molto. Però non so cosa fare, insomma ho paura di sbagliare tutto con lei e non voglio perderla per nessun motivo al mondo." Mi sento in imbarazzo a parlarne con una persona all'infuori di Dusan ed eventualmente Manuel, ma sono sicuro che Angel potrà darmi consigli appropriati.
A.D.M:"Beh mi sembra evidente che tu sia innamorato perso di questa ragazza, lei invece? Secondo te ricambia?"
Io:"Non lo so, è quello che mi chiedo da settimane."
D.V:"Lei è cotta tanto quanto lui, sono sicuro al 100%."
A.D.M:"Allora parlale, invitala fuori e chiedile di mettervi insieme oppure invitala a casa, o al luna park, insomma ovunque tu voglia ma chiedile di mettervi insieme prima che perdi il treno."
M.A:"Ragazzi, in campo che è già tardi." Non rispondo ad Angel e seguo il mister al campo, avrò tutto il tempo per pensarci.





Pov's Sofia
Oggi le lezioni in università sembrano particolarmente noiose, forse perché non faccio altro che pensare a Filip. Quello che è successo questa mattina fuori l'ateneo mi è sembrata tanto una scenata di gelosia, ma non voglio illudermi che tra di noi possa accadere realmente qualcosa, ho paura di restare scottata con lui e non vorrei doverlo lasciar andare, non ce la farei.
Filip è la prima persona con cui io mi sia sentita al sicuro dopo tanto tempo, è il primo a cui io abbia raccontato il pezzo più importante della mia storia e se tornassi indietro rifarei esattamente tutto nello stesso modo, ma non voglio nemmeno finire illusa.
Poi c'è Samuele che mi sta sempre incollato, gli voglio bene ma a volte esagera, prima non ha fatto altro che parlare di quanto Filip sia sbagliato per me, di quanto apparteniamo a due mondi completamente differenti, come se poi non lo sapessi.

Controllo l'orario sul cellulare e vedo che fortunatamente sono già le 17.30, quindi tra mezz'ora finisce tutto.
Mando un messaggio a Filip per chiedere conferma per dopo e lui, fortunatamente, mi risponde in modo affermativo così seguo più tranquillamente il resto della lezione fino a quando il prof ci saluta ed io schizzo fuori.

Io:"Ciao! Com'è andata la giornata?" Chiedo entrando in macchina e dandogli un bacio.
F.K:"Sono stanco morto, Allegri ci ha sfiniti. A te com'è andata? Ti va se ceniamo insieme da me?" Annuisco contenta e cerco una stazione radio che faccia musica decente.




F.K:"Aspetta, metti questa." Mi porge una benda ed io inarco un sopracciglio.
Io:"Mi vuoi uccidere?"
F.K:"No cretina, mettila e basta." Faccio come dice e poco dopo entriamo in casa.
Io:"Filip ti giuro che se c'è un clown ti tiro un pugno, lo sai che mi fanno paura quei mostri!"
F.K:"Ma quale clown? Togli la benda." Faccio come dice e la bocca si spalanca automaticamente. Ha riempito il tavolo di fiori e ha aggiunto i miei cioccolatini preferiti.
Io:"Filip ma è stupendo!" Ho gli occhi lucidi e lui se ne accorge.
F.K:"So che non sono la persona più romantica del pianeta, ma tu meriti tutto dal mondo ed io vorrei essere colui che potrebbe renderti felice. Detto questo, vuoi essere la mia ragazza?"
Io:"Sì, sì, sì! Assolutamente sì!" Gli salto in braccio e mi incollo alle sue labbra, sono completamente innamorata di questo ragazzo dagli occhi color nocciola.

Destino/Filip Kostic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora