Capitolo 3

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La settimana prima della partita passa sempre lentamente, soprattutto se di mezzo c'è la pausa nazionali. Non fraintendetemi, così come amo la Juventus amo la Nazionale, ma quando non vedo la mia squadra per troppo tempo mi manca.
Fortunatamente ho l'università che mi tiene parecchio impegnata ed infatti mi sto dirigendo al parco vicino casa per studiare, è molto isolato quindi c'è quella tranquillità meravigliosa che mi permette di studiare tranquilla.

Mi accomodo sull'erba con le cuffie nelle orecchie ed inizio a sottolineare, leggere e ripetere e penso che la gente che mi vede pensi che io sia pazza ma va bene così.
Dopo circa un'oretta e mezza un cane decide che deve rubarmi il quaderno con gli appunti così mi lancio ad inseguirlo.

Io:"Dai cagnolino! Dove ti sei cacciato? Ridammi il quaderno per favore!" Mi abbasso infilandomi nella siepe in cui si è nascosto e spero con tutto il cuore che nessuno mi stia guardando altrimenti sarebbe una figuraccia enorme!
Io:"Dai cagnolino, non te ne fai niente del mio quaderno!" Cerco di strapparglielo di bocca ma faccio solo peggio, dannazione!
X:"Zach! Lascia subito!" Sento una voce alle mie spalle e finalmente il cane lascia il mio quaderno.
Io:"Certo che potresti anche tenerlo al guinzaglio il tuo cane!" Sbuffo dopo aver recuperato il mio quaderno.
X:"Scusa, solitamente qua non c'è nessuno per questo lo lascio libero. Tutto bene?" Mi volto per vedere con chi sto parlando e per poco non mi cade il quaderno dalle mani.

Io:"Ormai ci becchiamo solo in posti strani." Dico per sdrammatizzare.
F.K:"Hai ragione. Stai bene? Scusa per il cane, davvero." Gli faccio segno di sedersi accanto a me e lui si accomoda, con Zach che appoggia il muso sulle mie ginocchia.
Io:"Non ti preoccupare, era solo il quaderno degli appunti in brutta. Come stai? Ho visto che la Serbia ha vinto." Non sono solita seguire le nazionali altrui, però da quando lui è arrivato alla Juventus ho iniziato ad interessarmi alla Serbia.
F.K:"Sì, sono contento. Verrai allo stadio sabato?"
Io:"Certo, ho l'abbonamento per tutta la stagione."
Si crea un silenzio imbarazzante e mi dispiace da morire questa cosa, ma questo ragazzo mi mette in soggezione ogni secondo. Ha lo sguardo da duro che fa quasi paura, ma quando sorride gli escono quelle fossette che lo rendono un cucciolo.

F.K:"Ascolta, volevo chiederti una cosa. Sabato sera, dopo la partita, ti andrebbe di venire a cena a casa mia? Sì insomma, solo noi due, vorrei sdebitarmi per la pallonata ed il caffè." È imbarazzato da morire e si vede, mi fa veramente tenerezza.
Io:"Certo. Posso portare qualcosa?"
F.K:"Non ti preoccupare, in realtà penso che ordinerò qualcosa, non so cucinare." Afferma grattandosi la nuca imbarazzato.
Io:"Come non sai cucinare? Dai, cucino io allora! Vivo da sola da anni ed ho imparato a fare qualsiasi cosa, almeno mangi un qualcosa di fatto in casa e non sempre alla mensa della Juve."
F.K:"Grazie! Sei un tesoro. Ora devo andare, ci sentiamo!" Mi lascia un bacio sulla guancia che mi lascia un po' spiazzata e poi va via seguito dal suo fedele amico a quattro zampe, da quel che ho capito l'ha preso da pochi giorni per non sentirsi sempre solo.





1 Aprile 2023

A.P:"E così stasera andrai da lui eh." Chiede ammiccando.
Io:"Smettila, ceneremo e poi andrò a casa. A proposito, andiamo allo stadio con la tua macchina, almeno puoi tornare indietro."
A.P:"Se Dusan volesse raccattare pure me io non avrei problemi a dire di si, lo sai." Afferma sognando il numero nove.
Scuoto la testa sorridendo e continuo a prepararmi per stasera, i posti che abbiamo sono praticamente attaccati alla panchina quindi vedremo tutto perfettamente.

Io:"Dai Alice muoviti, siamo in ritardo!"
A.P:"Arrivo subito! Cinque minuti!"
Io:"No Alice, è tardissimo! Ci lasciano fuori."
Dopo un piccolo battibecco ci dirigiamo a tutta velocità verso lo Stadium, speriamo di arrivare in tempo.

Io:"Alice io ti ammazzo! È tutto chiuso e sono le 20.30! Mi spieghi come entriamo ora?"
A.P:"Ci penso io! Dammi il telefono." Faccio come dice perché se inizio a contraddirla potrei strozzarla.

smansii_: Ciao Filip! Ti prego puoi farci entrare allo stadio? Siamo arrivate tardi per colpa di Alice e non ci fanno più entrare. Scusami veramente!

filipkostic: Tranquilla Sofi, ora ti mando qualcuno. Ci vediamo dentro😉



A.P:"Ecco fatto, ora attendiamo qualche minuto ed entriamo." Io continuo a sbattere il piede per terra nervosa mentre lei sembra la persona più tranquilla del mondo.
Dopo cinque minuti esce un bestione della security che si guarda intorno, chissà chi cerca.
X:"Siete voi Sofia e Alice? Filip mi ha detto di farvi entrare." Guardo storta Alice dato che scrivere a lui sarebbe stata veramente l'ultima spiaggia, ho paura che lui pensi che lo uso.
Noi annuiamo e dopo poco siamo finalmente sedute al nostro posto, Filip non parte titolare stasera così posso cercare di attirare la sua attenzione, anche se lui sembra distratto da altro.
Quando i nostri sguardi s'incrociano però lui si rilassa ed io gli mimo un "grazie" sorridendogli. Lui mi sorride e poi torna a guardare la partita.
A.P:"Siete cotti a puntino, stasera sicuramente non tornerai a casa a dormire." Le tiro un colpo sul braccio e poi lascio che fantastichi su quello che vuole, mentre io continuo a guardare la mia squadra.



La partita è finita 1-0 per noi con goal di Kean, un'altra vittoria da mettere in lista! Filip è entrato al 66° e, come al solito, ha aiutato la squadra.
Quando sono rientrati nello spogliatoio mi ha mandato un messaggio dicendomi di aspettarlo nel retro dello stadio, così io e Alice ci dirigiamo là dato che non vuole lasciarmi da sola ad aspettare.

F.K:"Ciao ragazze! Scusate l'attesa, il mister non ci lasciava più. Alice hai bisogno di un passaggio?"
A.P:"No tranquillo, sono in macchina. Senti, puoi dire a Dusan di notarmi? Grazie e buona serata!" Non posso credere che l'abbia detto veramente!
Lui fortunatamente scoppia a ridere e annuisce, mentre io sono bordeaux.



Io:"Scusa per Alice! Non sa mettere filtri." Gli dico mentre cerco le padelle in cucina. Il viaggio in macchina è stato particolarmente divertente, abbiamo cantato insieme anche se lui, per ovvi motivi, sbagliava 10 parole su 12 ma non lo biasimo affatto, se io dovessi andare in Serbia probabilmente non saprei dire "ciao" nemmeno dopo 8 mesi, lui invece è già molto avanti.
F.K:"Non ti preoccupare, è simpatica. Cosa cucini?"
Io:"Ti ho preparato la pasta al sugo e un po' di carne, così mantieni la linea. Vieni a tavola, è pronto." Lui si siede di fronte a me e iniziamo a mangiare.

F.K:"Dai, tu sai praticamente tutto di me, parlami di te."
Io:"In realtà io so tanto di Kostic e praticamente niente di Filip, quindi ci conosciamo esattamente allo stesso modo." Lui fa un sorriso dolce e mi fa sciogliere.
Così, dopo aver sparecchiato ci sediamo sul divano e iniziamo a parlare di noi per conoscerci meglio.

F.K:"Si sono fatte le 2, vuoi fermarti a dormire qui? Domani ho il giorno libero quindi non ti faccio svegliare presto."
Dannata Alice, avevi ragione.

Destino/Filip Kostic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora