Capitolo 23

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Il suono del citofono mi fa cadere dal letto, guardo l'orario e vedo che sono già le 9, sembra che mi sono addormentata cinque minuti fa.
Sbuffo e vado ad aprire senza neanche chiedere chi sia, dopo due minuti Arek apre la porta con un sacchetto fumante in mano e penso che i miei occhi siano diventati a forma di cuore.
A.M:"Buongiorno Sofi! Ho portato la colazione." Mi mostra uno dei suoi sorrisi migliori ed io non posso fare a meno di abbracciarlo.
Io:"Non dovevi! Come stai? Hai dormito bene?" Chiedo mentre prendo due bicchieri, il latte ed il caffè.
A.M:"Io sì, ma tu stai bene? Hai gli occhi tutti rossi."
Io:"Non ti preoccupare, ho solo dormito male e poco." È così premuroso che mi fa sciogliere.
A.M:"Va bene, ora mangiamo che poi andiamo al campo. Mi raccomando mangia tutto, ho notato che ultimamente stai mangiando poco." Mi accarezza il volto ed io chiudo gli occhi a quel contatto, mi fa sentire più rilassata e, per la prima volta, in pace con me stessa.




Arrivati agli allenamenti corro a salutare gli altri, ho legato tantissimo sia con Manuel che con Dusan, sono diventati i miei migliori amici ormai.
Io:"Ciao ragazzi!" Attiro la loro attenzione e subito si voltano.
M.L:"Sofia!" Corre ad abbracciarmi e subito dopo ci raggiunge anche Dudu.
Io:"Come state? Contenti di vedermi?" Loro iniziano a parlare tutti quanti insieme, come fanno ogni volta che sono felici.
Dopo poco Arek ci raggiunge e mi avvolge le spalle con un braccio, io invece guadagno uno sguardo confuso dai miei amici.
M.L:"Dovete dirci qualcosa?" Manuel è il più pettegolo, ma anche il serbo non scherza.
D.V:"Vogliamo sapere tutto!"
A.M:"Non vi preoccupate, non stiamo insieme. Ci stiamo conoscendo, ma tranquilli che non faccio soffrire la vostra migliore amica. Promesso!" Fa la croce sul cuore come i bambini e noi scoppiamo tutti a ridere, è proprio scemo.
M.L:"Allora stasera cena da me e Thessa, così ci raccontate tutto! Invitiamo anche Chicco e Lucia, sicuramente anche loro vogliono essere aggiornati." Annuisco contenta di passare un po' di tempo con i miei amici e poi il sorriso mi muore sul volto quando vedo Filip e Veronica entrare mano nella mano.
Intendiamoci, non sono gelosa, semplicemente lei non la sopporto.
Purtroppo per me, hanno sentito tutto.
Vero:"Cena? Siamo invitati anche noi? Ho sentito che è per coppie, no?" Alzo gli occhi al cielo e Arek mi dà un colpetto per farmi smettere.
Manuel mi guarda come a chiedermi il permesso ed io alzo le spalle, non posso decidere io in casa d'altri.
M.L:"Sì, c'è una cena a casa nostra. Venite alle 20." Loro annuiscono e ringraziano per l'invito e, quando vanno via, io scoppio a ridere.
Io:"Mica era alle 19?"
M.L:"Un'ora di gossip tutti insieme e poi vediamo di fare passare la serata il più velocemente possibile, quella tratta male tutti, è insopportabile."
A.K:"Ha perfino detto che Sofia è brutta."
M.L:"No vabbeh! Non ditelo a Thessa altrimenti scoppia la terza guerra mondiale. A proposito, le ragazze ti aspettano sugli spalti e noi siamo in ritardo." Saluto i ragazzi e vado sugli spalti dalle mie amiche che, appena mi vedono, mi corrono incontro per abbracciarmi.

T.L:"Manuel mi ha avvertita della cena e del resto, vediamo di farla essere il meno pesante possibile che io quella la infilo nel forno un giorno di questi." Ovviamente fa riferimento a Veronica, ha trattato male anche loro?
Io:"Ma vi ha trattato male o vi sta sul cazzo solo perché sta con Filip? Perché se lo fate per me, non c'è bisogno ragazze, io ora sto conoscendo una nuova persona e sto tornando ad essere felice."
L.B:"Oddio finalmente! Chi è?" Ho l'attenzione di tutte e tre le mie amiche e mi sento come ad un talk-show.
Io guardo il campo, c'è Arek che mi sorride ed io spontaneamente ricambio.
A.P:"NO! AREK?" Alice urla un po' troppo e fa girare mezza squadra verso di noi, che imbarazzo!
Io:"Ma la smetti di urlare pazza? Comunque sì, è Arek." Divento tutta rossa ad ammetterlo ad alta voce, ma credo che inizi a piacermi veramente.
T.L:"Ottima scelta, è veramente un bravo ragazzo e sicuramente ti potrà dare la tranquillità che meriti." Tutte approvano la mia scelta e mi sento parecchio sollevata.






Si sono fatte le 18.45 ormai ed io sto saltellando per casa perché, ovviamente, sono in ritardo. Arek sta aspettando sul divano ma quando sente che cado si precipita in camera mia.
A.M:"Sofia stai bene?!" Arriva tutto preoccupato ma appena mi vede spalmata sul pavimento con tutti i capelli davanti alla faccia scoppia a ridere.
Faccio svolazzare le ciocche di capelli davanti al viso e poi mi unisco alla sua risata.
Io:"Mi aiuti a chiudere il vestito?" Mi giro e lui fa come gli ho chiesto e, appena mi rigiro, siamo così vicini che posso sentire il suo respiro addosso a me.
Forse per la prima volta, è come se non esistesse nessuno oltre noi e lui, prende coraggio e mi bacia. È un bacio lento, senza fretta, siamo solo io e lui e nessuno ci corre dietro e sto così bene in questo momento che vorrei non staccarmi mai.
Purtroppo però, ci stacchiamo dato che se arriviamo in ritardo Manuel mette noi nel forno, mi lascia un ultimo bacio sulle labbra e poi prendiamo il cappotto e usciamo.



Arriviamo a casa di Manuel e, dopo essermi presa il cazziatone per il solito ritardo, ecco che parte il terzo grado.
F.C:"State insieme?"
D.V:"Da quanto?"
M.L:"Com'è nata la vostra storia?"
L.B:"Siete felici?"
A.P:"La squadra lo sa?"
T.L:"Ma vi fate i fatti vostri? Quanto siete pettegoli mamma mia!"
Li fisso uno per uno, mi stanno facendo uscire di testa e non hanno minimamente intenzione di fermarsi.
A.M:"Non stiamo ancora insieme. Siamo felici, ci siamo baciati, la nostra storia è nata per caso e la squadra non lo sa, tranne Filip e la simpaticona." Non fa in tempo a finire la frase che il campanello suona, prepariamoci a questa serata.

Destino/Filip Kostic Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora