Nero abisso.
tw: pochissima violenza, perdono.
Il rumore del vento nelle orecchie.
Stupido.
Rumore inesistente.
Un groviglio addosso, fuori e dentro. Simone si ritrovò senza sonno, senza rimedio, senza speranza.
Il sonno diventato un sonnambulo, il corpo duro, la tenda, le sensazioni ridotte a un freddo giaciglio.
C'era un senso se adesso ci pioveva dentro tutto.Sono uno stupido.
Rannicchiato contro se stesso, solo. Meritava di essere indifeso, non aveva nessuna intenzione di convincersi del contrario.
Solo.
E Manuel chissà dove coi suoi pensieri, chissà se già assopito nella sua delusione, chissà se recuperabile la sua fiducia.
Non avevano mai litigato, forse era anche esagerato reagire così, ma il suo sesto senso aveva avuto un motivo d'esistere per tutte quelle ore: gli occhi dell'altro erano cambiati mentre gli apriva il cuore più sicuro che mai e il suo, era da poco fiorito, aveva imparato da poco ad illudersi.
Deglutì in mezzo ai singhiozzi liberi e incontrollati. Due punti di vista inconciliabili, due cuori simili ma da un'altra parte.
Simone scacciò altre lacrime, le mani non facevano altro che tremare e la colpa avvilirlo, il corpo desiderare tanto un abbraccio.Era così che l'amore si muoveva?
Cieco e senza fare rumore, cadeva davvero e finiva quindi nell'abisso, si feriva nella caduta, restando immobile sul fondo?
Non conosceva le vie, non conosceva nulla, però aveva conosciuto Manuel.
Era così che si faceva spazio e colpiva la desolazione?
Mi dispiace amore mio.
Le mani sulla testa, gli occhi belli ed espressivi quasi massici, fatti di pietra.
Mamma, non puoi dirmi nulla, lo so, ho fatto tutto da solo.
L'acqua si spense per il pesante stato di stanchezza e quando quegli occhi gonfi e doloranti si aprirono, la notte era già diventata alba. Il mormorio era fastidioso, per fino il rumore naturale del respiro, del petto.
Gli sembrò di essere ritornato indietro a un mese fa, senza un appiglio, senza riuscire a capire chi fosse e perché fosse lì.
Simone si mise lentamente seduto, si scavò gli occhi con il dorso delle mani. Realizzò di non essersi nemmeno coperto durante il sonno e proprio per questo il corpo risultò più fiacco, meno tiepido di quanto doveva.
Alzarsi fu un'impresa titanica, anche per la sua tipica agilità.
Afferrare il mantello fu un gesto meccanico invece, diverso invece poteva essere guardare il suo aspetto ma si immaginava già come potesse apparire.
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Eärendil - l'incontro di due mondi ⚔️
FantasiSei un elfo, sei un soldato, sei un comandante. Si ripetè in testa prima di approcciarsi all'altra metà del suo stesso esercito. Invece che sciolto, Simone risultò rigido di fronte alla vista di quell'intero schieramento, composto da facce sconosciu...