Roccabuia

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Ultimo capitolo prima della pausa,

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Ultimo capitolo prima della pausa,

non so quando a quando è previsto il ritorno, scusate ma per ovvi motivi devo fermarmi per un po'.

buona lettura.

C.






Il nome di Ingrid era stato chiamato subito una volta arrivati all'accampamento.
I soldati cominciavano ad essere curati, mentre Simone venne trasportato in infermeria e Manuel ci si piazzò dentro.
Nella notte che rimaneva, si era addormentato in un angolo, per poi uscire soltanto per parlare con Elvira e controllare che Maximus non stesse dando di matto.
Le prime luci avevano toccato terra e Per fortuna i suoi occhi si erano riaperti poco dopo e ormai ad abbondante operazione svolta.
Nessuno dei due se ne era ancora accorto.
Erano lì curatrice e soldato a discutere su nemmeno capiva lui bene che cosa.

« Te lo ripeto è una ferita innocua, solo quattro punti. Bell'uomo, devi stare tranquillo.»

La mano si era fermata sulla spalla di Manuel che annuiva di rimando, lo sguardo basso. Bevve dell'acqua dalla borraccia.

« Se si sveglia dagli questi, » la donna gli avvicinò una ciotola di datteri e frutta secca « non ha nemmeno cenato come si deve. »

Manuel posò la borraccia e posizionò la ciotola a accanto alle sue gambe
Ingrid si pulì le mani in una tinozza, poi incrociò gli occhi improvvisamente svegli di Simone.

« Oh, guarda, non c'è più motivo di preoccuparsi, qualcuno già ci spia. »

I due elfi si riservarono un piccolo cenno di intesa tramite un sorriso.
Manuel seguì lo sguardo appena acceso dell'elfo e si precipitò a stringergli la mano e a baciarla.

Simone si rese conto di trovarsi dentro l'infermeria una volta che le narici vennero tempestate di acqua, sudore, oli ed essenze varie.
Le labbra appena bagnate di Manuel gli provocarono uno strano effetto rispetto a tutti quelli odori contrastanti.

« Come ti senti? »

« Sento solo la testa un po' pesante... sembri preoccupato, Manuel. È successo qualcosa?»

L'uomo alzò le sopracciglia.

« Non ricordi? Sei stato colpito alla spalla dopo aver fatto fuori il più grande di loro...» gli stringeva la mano con energia, a giudicare dai capelli e dai vestiti Manuel non si era nemmeno andato a dare una sciacquata « un'impresa da leggenda. Ingrid pensa che tu sia svenuto più per la stanchezza e le forze sprecate durante l'attacco, che per il colpo della freccia in sé. »

Simone spostò la mano libera sulla fascia che ricopriva la spalla sinistra. Sorrise un poco.

« Un'altra cicatrice...»

Manuel studiò la sua espressione, emise un sospiro.

« Simone, non vorrai mica sfidarmi su quelle? No, perché credo di essere il campione indiscusso nel collezionarle. »

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