Midnight Rain • Rafe Cameron

19 - Topper's Party part 1

Trucco sistemato, costume indossato, capelli impeccabili. Sì, era tutto pronto. Per quanto non fossi entusiasta di andare a quella festa, riconoscevo che era pur sempre una festa. Ci sarebbe stata gente che non conoscevo minimamente, quindi fare una buona impressione era tra i miei obiettivi. Si sa che prima di qualsiasi festa ci si impone degli obiettivi come se fossero una scaletta da rispettare. Si sa anche che prima di una festa ci piace fantasticare su ciò che accadrà, ci piace prepararci a qualsiasi possibile scenario. Ma soprattutto ci piace l'ansia del retroscena, perché per quanto possiamo prepararci le battute, alle feste bisogna sempre improvvisare.

Sì, questo è il bello della festa: Non avere la minima idea di quel che può accadere. La cosa poi veniva aggravata dai giri di alcol e canne. In alcuni casi, se avevi le giuste conoscenze e i giusti soldi, potevo spingerti un po' più in là con i limiti. Droga pesante come la cocaina girava facilmente tra i ragazzini ricchi.

A Charleston la chiamavamo "la neve." Era molto comune sentire qualcuno dire "È arrivato l'inverno" o "È natale" anche se era luglio.

Ora non eravamo a Charleston ma dubito fortemente che le regole non siano le stesse. Poteva avere un nome diverso ma era sempre cocaina.

«Come sto?» mi chiese Sarah in costume non staccando gli occhi dalla sua figura riflessa nel lungo rettangolare specchio. Le sue mani continuavano a spostarsi da una zona all'altra del corpo come se fossero alla ricerca di qualche imperfezione. «Sei perfetta, Topper impazzirà» le dissi alle sue spalle e lei mi sorrise. Io avevo già indossato il costume che veniva coperto da dei pantaloncini ci jeans e dalla maglietta che John B mi aveva prestato al nostro primo incontro.

Io e Sarah avevamo comprato dei costumi bianchi e poi li abbiamo personalizzati. Il suo l'avevamo colorato con una tinta per vestiti color oro, e poi le ho insegnato il movimento con l'ago per cucirci le paillettes d'orate, poi al pezzo di sopra ho cucito gli estremi di due catenine d'orate che penzolavano formando degli archi capovolti. Per me, invece, avevo scelto di utilizzare il colore argento. Avevo ricoperto il costume di strass luccicanti, ma non mi bastava così ho aggiunto delle frange scintillanti lungo la scollatura sul seno che lasciava il primo pezzo del bikini. Poi ho aggiunto un altra striscia lungo la circonferenza della mutanda che lasciava intravedere molto.

Il nostro piano era quello di presentarci alla festa con una semplice maglietta e dei pantaloncini per poi stupire tutti con i nostri costumi. Le persone si fermano solo all'apparenza, non immaginano mai il mondo che nascondi dietro l'immagine che dai. Grazie a questa caratteristica umana il nostro piano di essere le "star" della festa aveva una buona probabilità di successo.

Dopo esserci date un ultima occhiata allo specchio, uscimmo dalla camera e scendemmo le scale pronte per andare alla festa. Kelce si era offerto di darci un passaggio e una volta varcato l'uscio della porta trovammo una macchina alquanto costosa che ci stava aspettando. C'era da aspettarselo, dopo tutto era un Kook.

Ovviamente non venne a prenderci da solo, con lui c'erano anche un ragazzo e due ragazze. Fortunatamente Rafe non sarebbe venuto con noi poiché aveva una moto tutta sua con cui andare alla festa. Ora che ci pensavo, avevo fatto caso che la sua moto non c'era. Probabilmente era già uscito per andare alla festa, è il migliore amico dell'organizzatore e sicuramente era passato per dargli una mano per decorare la casa.

Casa di Topper era solo a qualche isolato da casa di Sarah, perciò dovevamo essere la sua ultima tappa. Salimmo in macchina una dopo l'altra, eravamo stretti ma non importava poiché tutti eravamo troppo concentrati sulla festa a cui stavamo andando. Durante il tragitto sentivo le ragazze fantasticare sulla festa e i ragazzi parlare di come si sarebbero ridotti male con tutto l'alcol che ci sarebbe stato. Il sole era tramontato da poco e ormai le ombre della notte avvolgevano le Outer Banks, lasciando spazio al libero svago.