Il ricordo di un'estate

Riflessi del passato

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Nel cuore di ogni riflessione troverai un frammento del passato.

Mi trovavo nella mia stanza, dopo un'intensa giornata, sdraiata sul letto e immersa nei miei pensieri, mentre il sole iniziava a scendere all'orizzonte, tingendo il cielo di sfumature dorate. Era uno di quei momenti in cui il passato sembrava riaffiorarmi con una forza sorprendente. Pensai a mio padre, un uomo di poche parole ma le sue azioni parlavano più forte di qualsiasi discorso. Mi aveva trasmesso l'amore per la fotografia, quel desiderio irrefrenabile di catturare i momenti magici che la vita ci offriva. Era lui che mi aveva regalato la prima macchina fotografica, una vecchia Reflex che aveva usato durante i suoi viaggi in giro per il mondo. Ricordai i nostri pomeriggi trascorsi insieme a caccia di panorami mozzafiato, di tramonti incantevoli e di sorrisi rubati. Era in quei momenti che la magia della fotografia prendeva vita, quando il click della macchina diventava un'armonia perfetta tra noi due. La distanza fisica causata dalla mia permanenza a Seaham sembrava essersi trasformata in una voragine emozionale che cresceva sempre di più, ma dovevo dire grazie a lui se ero arrivata fino a lì. I miei pensieri si spostarono verso il futuro incerto. Mi chiesi se mio padre fosse stato fiero di me, se avesse apprezzato quello che stavo facendo. Era un pensiero che mi accompagnava, come un'amica silenziosa. La musica del mare e il profumo salato che penetrava dalla finestra mi riportarono al presente. Era giunto il momento di lasciare da parte i pensieri e di divertirmi. Con uno sguardo alla macchina fotografica, mi alzai dal letto e mi diressi verso la finestra aperta. Il cielo era ormai tinto di rosso e di arancione, una tavolozza di colori che mi ricordava quanto la vita fosse straordinaria e imprevedibile. Era giunto il momento di agire secondo il giusto criterio, portando con me i ricordi e le speranze di un domani ancora da scoprire. Presi il cellulare e catturai quell'istante magico, poi inviai la foto a Sofia. La bellezza di quell'attimo era un riflesso delle mie emozioni, che mi pervadevano in quel momento.

- Da Seaham, con affetto e nell'abbraccio di questo tramonto incantato. Un bacio, tesoro.

Ricordai di avvisare i miei genitori del mio arrivo e li chiamai.

‹‹Pronto... ciao mamma, come stai? Volevo dirti che sono arrivata a Seaham. È davvero meraviglioso qui! Il viaggio è andato bene, anche se sono un po' stanca!››                      ‹‹Sono felice per te, figlia mia››

Nella voce di mia madre potei percepire una sorta di malinconia che mi spezzò il cuore, mentre sedetti ai piedi del letto. Chiusi gli occhi per un attimo, immaginando il sorriso sul suo volto.

‹‹Mi farò sentire presto! Ciao mamma, ti abbraccio. Dai un bacio anche a papà e a Rosalia››

La linea cadde, era stata lei a interromperla. Lasciai scivolare il cellulare sul comodino accanto al letto. Pensai a quanto era difficile dirle ciao, anche solo al telefono. La sua voce, piena di amore e preoccupazione, aveva il potere di farmi sentire come se fossi ancora una ragazzina, anche se ero una giovane adulta. Sorrisi, pensando a quanto fosse dolce. Mi alzai dal letto e attraversai la stanza per raggiungere di nuovo la finestra. Seaham, con il suo mare scintillante e le case affacciate sulla costa, era un rifugio perfetto per cercare di trovare la mia strada, lontano dal caos della città. Afferrai la macchina fotografica e uscii. Scesi le scale con entusiasmo. Mio padre mi aveva insegnato a vedere il mondo attraverso l'obiettivo e ogni scatto era una connessione con lui, anche se era lontano. Mentre camminavo lungo la spiaggia, iniziai a scattare foto di ciò che mi circondava. Le onde che si infrangevano sulla riva. Poco dopo, ricevetti un messaggio di Sofia.

- Wow, Ginevra, questa foto è incredibile! Sembra un luogo magico. Mi manchi già.
- Mi manchi anche tu, Sofy! Seaham è davvero magica. Qui, ho la sensazione di poter finalmente respirare!
- Sono contenta che tu abbia trovato un posto così speciale. Non vedo l'ora di vedere altre tue foto.

Sorrisi e continuai a catturare l'attimo. Ricordai le parole di mio padre.

‹‹Si può fermare il tempo, tutto in uno scatto››