Il ricordo di un'estate

Passioni condivise

22

Ogni momento si può catturare, rendendolo eterno.

Trascorrevamo sempre più tempo insieme, immergendoci in quelle passioni che avevamo scoperto di avere in comune. La fotografia, in particolare, era diventato il nostro legame. Ero riuscita a coinvolgerlo, senza tralasciare la musica, come lui mi aveva insegnato a suonare l'arpa. L'amore per la musica e per le foto era tutto per noi. Avevamo preso l'abitudine di partire all'alba o al crepuscolo, alla ricerca delle luci perfette, delle ombre intriganti e degli angoli più nascosti da immortalare con il nostro obiettivo. Una mattina, mi trovai seduta nel giardino del bed and breakfast. Improvvisamente, vidi spuntare Alan. Aveva uno sguardo intenso, concentrato da un fascio di luce che danzava tra i rami di un albero. Si avvicinò a me, a passi lenti.

‹‹Gin, cosa stai cercando questa volta?››

Mi girai verso di lui, il mio viso era illuminato da un sorriso tenero.

‹‹Sto cercando di catturare la magia della luce del mattino attraverso le foglie. Vuoi unirti a me?››

Senza esitazione, lui si sedette accanto, pronto ad affrontare una nuova avventura fotografica. Non importava quanto fosse freddo o umido, quei momenti erano preziosi per entrambi. Non tutto, però, era romantico e sereno. Un giorno, mentre eravamo seduti sulla spiaggia a guardare il tramonto, ricevette una telefonata. La tensione nella sua voce era palpabile, quando chiuse la comunicazione.

‹‹Che hai?››

Si schiarì la gola e fece un bel respiro profondo.

‹‹Ho ricevuto una proposta: riguarda un progetto fotografico, in un altro paese, per una settimana!››

Mi guardò con occhi seri. Sentii una pietra nello stomaco. Ero felice per lui, per quella opportunità ma, allo stesso tempo, temevo che quella proposta potesse separarci. Come affrontare tutto ciò? Avrebbe messo alla prova la nostra relazione. Chinai il capo, una ciocca di capelli mi scivolò sul viso e lui la mise dietro l'orecchio. Quel silenzio si stava facendo troppo assordante.

‹‹Di' qualcosa, Ginevra!››

Alzai la testa, i miei occhi erano inumiditi.

‹‹Quando devi partire?››

Fissai il mare all'orizzonte, perché non riuscii a reggere il suo sguardo. Circondai le ginocchia con le braccia.

‹‹Domani...››

Sentii il peso di quelle parole come una morsa sul petto. Dopo un momento, mi presi di coraggio e lo guardai con occhi lucidi ma determinati.

‹‹Alan, so quanto è importante per te questa occasione e non voglio che te la lasci sfuggire!››

Lo sorpresi, aveva temuto che potessi oppormi e chiedergli di rimanere. Invece, lo stavo incoraggiando a seguire il suo sogno. Si avvicinò a me e mi prese la mano.

‹‹Non voglio essere la ragione per cui rinunci a una chance come questa. Andrai e farai questo progetto. Sarà incredibile, lo so››

Mi guardò con gratitudine, ammirando la mia forza e comprensione.

‹‹Sei davvero straordinaria!››

Gli sorrisi, ma c'era un velo di tristezza nei miei occhi.

‹‹Promettimi solo una cosa, non dimenticarmi!››

Alan mi prese il viso tra le mani.

‹‹Non potrei mai farlo!››

Mi baciò con passione. Sapevamo entrambi a cosa andavamo incontro, che sarebbe stata una sfida, ma eravamo disposti a lottare, anche se significava separarsi per un po'. Il nostro amore era più forte di qualsiasi distanza e quella promessa era incisa nei nostri cuori. Afferrai la mia macchina fotografica.

‹‹Vieni con me, Al››
‹‹Dove vuoi andare?››
‹‹Lo vedrai da te!››

Camminammo per un lungo tratto sulla spiaggia e ci fermammo in un punto preciso. In mezzo ai ciottoli colorati spiccava il fiore che aveva attirato la mia attenzione la prima volta. Era ancora lì, più bello che mai.

‹‹Catturiamo questo momento e rendiamolo eterno!››

Lui annuì. Mi aiutò a sistemare la Canon su un treppiede, poi attivai l'autoscatto. Tornai al suo fianco e lo strinsi forte a me. La magia di quel tramonto che si specchiava sul mare, l'incanto dei nostri occhi e quel fiore in mezzo ai sassolini dipinti di mille colori, resero quell'istante meraviglioso, immortalato in un solo click.