Confessioni

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La vita è fatta di incontri straordinari e di momenti che ci cambiano.

Quella mattina, il sole ascendeva con grazia nel cielo azzurro di Seaham, baciando con la sua luce dorata le mura della locanda. Le tende bianche danzavano appena, sospinte dalla brezza estiva che filtrava attraverso le finestre socchiuse. Tutto sembrava pervaso da un'aura di eleganza senza tempo. I mobili antichi e i dettagli d'epoca donavano alla sala da pranzo un'atmosfera avvolgente e nostalgica. Seduta su una delle sedie imbottite, la porcellana della tazzina di caffè tra le mie mani emanava un profumo ricco e familiare, una fragranza amabile. La mia voce era appena un sussurro quando cominciai a parlare. Le mie dita giocavano con l'orlo della tazza, come se cercassero il coraggio necessario per affrontare ciò che avrei condiviso.

‹‹Signora Jones... o, meglio, Sarah c'è una cosa di cui devo parlarle››

La guardai con occhi carichi di emozioni. Lei mi sorrise con dolcezza infinita e affetto, la sua mano calda si posò sulla mia, come un gesto di conforto e comprensione. Era come se tutto intorno a me si fosse rallentato, creando uno spazio sicuro in cui potevo aprirmi completamente.

‹‹Figliola, sei qui da tempo, puoi confidarti con me... parlami di ciò che ti turba››

La sua voce era calma e rassicurante. Le sue parole scendevano nel mio cuore come una carezza calda. Il suo sguardo gentile mi incoraggiava a proseguire.

‹‹È successo qualcosa di meraviglioso, che ha cambiato completamente la mia vita››

Cercai di trasmettere l'intensità delle emozioni che provavo. Sarah ascoltò ogni parola con attenzione, il suo sorriso gentile rimase inciso sul volto e i suoi occhi erano una finestra aperta sulla sua anima compassionevole. Mi sentii libera di condividere ogni sfumatura dei miei sentimenti, dalle paure alle gioie, dalle incertezze alle speranze. Lei annuiva come se ogni mia parola fosse un pezzo di un mosaico prezioso da completare. Dopo aver raccontato tutto, mi sentii leggera, come se un peso fosse stato sollevato dal mio petto. La signora Jones prese la mia mano con affetto, un gesto che mi riempi di gratitudine e consolazione.

‹‹Cara Ginevra, la vita è un susseguirsi di incontri straordinari e di momenti che ci cambiano. Spero che tu possa seguire il tuo cuore e trovare la felicità in questa nuova avventura››

Mentre parlava, potevo notare il suo sguardo carico di saggezza e compassione. Le sorrisi, sentendo gli occhi lucidi di gratitudine. La luce dorata del mattino continuò a riempire la stanza, avvolgendoci in un abbraccio caldo e protettivo.

Mi recai nella mia camera d'albergo e, per un attimo, mi tornò in mente ciò che confessai alla signora. 

"Chissà cosa pensa, adesso, di me Sarah, dopo quello che le ho detto apertamente. Ho l'impressione che mi possa scambiare per una povera ragazza ingenua oppure non é così, mi sto facendo delle paranoie per niente!"

Improvvisamente, mi venne un dubbio: avevo fatto bene ad aprirmi così in maniera esplicita? Eppure, lei era l'unica a cui potevo raccontarlo. Non conoscevo nessuno a Seaham, a parte gli amici di Alan, poco affidabili a mio avviso. Se avessi avuto delle amiche, la cosa sarebbe stata leggermente diversa, non mi sarei confidata così intimamente con la signora Jones. La suoneria del cellulare mi fece sussultare. Era la chiamata di mia madre. Giunta nella mia stanza, chiusi la porta a chiave e mi sedetti sul bordo del letto, mentre il telefonino trillava come impazzito.

‹‹Ciao mamma››
‹‹Perché non rispondevi... dov'eri? Mi hai fatto preoccupare!››

Alzai gli occhi al cielo.Ultimamente mia madre era troppo apprensiva nei miei riguardi. La rassicurai e parlammo di un po' di tutto. Le domandai di papà, di mia sorella, di Sofia e restammo al telefono dieci minuti abbondanti. Quando la comunicazione cadde, rivolsi uno sguardo verso il lontano orizzonte. Dalla finestra entrava una brezza leggera. Mentre ripensai a quella telefonata, la luce di un sorriso mi illuminò il volto.

Il ricordo di un'estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora