Oltre le onde di Seaham

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Non si può mandare via un pensiero                                                                                                                          quando questo prende ogni angolo della tua mente.

Mi immersi nelle giornate vivaci di Seaham. Le risate di Susan e le conversazioni anche con Daniel, quel ragazzo misterioso che avevo conosciuto in biblioteca, mi rallegravano. Le passeggiate lungo la spiaggia diventavano un rituale rassicurante, mentre le caffetterie locali si trasformavano in scenari di amicizia e condivisione. Susan, con la sua energia positiva diventava sempre più una compagna di avventure. La nostra allegria echeggiava tra le vie acciottolate della città. Daniel, con il suo spirito gentile, si rivelava un confidente prezioso, con il quale condividevo pensieri profondi e sogni nascosti. Nonostante queste connessioni, la presenza costante di Alan nella mia mente faceva sì che la malinconia rimanesse sempre sotto la superficie. Io cercavo di distrarmi ma, ogni tanto, nei momenti di silenzio, l'eco della sua mancanza si faceva sentire. Poi, un giorno, mentre osservavo l'orizzonte infinito dell'oceano, il peso della distanza divenne insopportabile. Il desiderio di riabbracciare Alan, di sentirne il calore e l'odore familiare, prese il sopravvento. La decisione di andare oltre la distanza si radicò in me e Seaham divenne il trampolino di lancio per il mio viaggio verso Nizza, verso l'amore che mi chiamava. Forse, dovevo andare con lui subito e, magari, nei momenti liberi, visitare quel posto meraviglioso. Con la scusa, avrei potuto stargli vicino. Mi incoraggiava anche la signora Jones.

‹‹Ragazza mia, io non posso vederti così triste! Vai da lui e ritrova il tuo sorriso!››

Le sue parole furono così rassicuranti che, d'istinto, l'abbracciai. Sarah non se l'aspettò e si commosse profondamente a quel gesto.

‹‹Grazie››

Quella stessa mattina mandai un messaggio ad Alan.

- Mi manchi!

Dopo qualche minuto, ricevetti la sua risposta.

- Anche tu mi manchi!

Leggerlo mi fece battere forte il cuore, mentre le mie dita correvano veloci sulla tastiera, cercando di trasmettergli quanto lui significasse per me. Mi scrisse brevemente che stava fotografando un mercato affollato. La sua gentilezza e il suo sostegno mi raggiunsero attraverso lo schermo, come un abbraccio virtuale. Quei messaggi sul piccolo schermo erano una connessione vitale fra il mio mondo lontano e la sua realtà a Nizza, un'avventura che mi avrebbe portato a tanto. 

Il ricordo di un'estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora