Decisioni difficili

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Nel cuore di ogni decisione difficile, c'è la forza di un'anima pronta ad affrontare le sfide e a scegliere il proprio cammino.

Mentre m'incamminavo verso il bed and breakfast, lacrime copiose rigavano il mio viso. Mi sentivo come se il cuore fosse diviso in due, in bilico tra due mondi diversi. La confusione mi aveva totalmente travolta. Come potevo prendere una decisione che avrebbe cambiato il corso della mia vita e delle mie relazioni? 

‹‹Per favore, fermati!››

Mi voltai verso di lui.

‹‹Ti chiedo di lasciarmi in pace, una volta per tutte!››

Alan si arrestò di colpo, deluso. La situazione gli stava sfuggendo di mano e non riusciva ad accettarla. Mi allontanai da lui a passo affrettato, cercando di chiarire le mie emozioni. Lui mi tormentava mente e cuore, eppure non potevo negare la verità nelle sue affermazioni. Ma Daniel aveva un'innocenza che lo affascinava e la sua gentilezza non poteva essere messa in dubbio. Improvvisamente, mi fermai e mi sedetti su una panchina vicino al mare, fissando l'orizzonte. Mille pensieri si accalcavano nella mia mente. Alan mi aveva amata, protetta e aveva condiviso con me momenti magici. Ma il peso del suo segreto aveva creato una frattura nella nostra relazione e la gelosia di lui aveva fatto il resto. Poi, c'era Daniel, un ragazzo carino che sembrava interessato a conoscermi veramente. La serata al ristorante aveva risvegliato in me emozioni che credevo sopite. Chiusi gli occhi e inspirai profondamente. Dovevo scegliere, ma sentivo che qualsiasi decisione avrebbe avuto delle grandi conseguenze. Forse, era giunto il momento di ascoltare il cuore e cercare di capire cosa veramente desideravo, al di là di tutto. Con una risolutezza nuova, mi alzai dalla panchina e presi il sentiero che mi portava alla locanda. Li avrei affrontati entrambi, ne avevo il coraggio, soprattutto di prendere una decisione una volta per tutte. Arrivata in albergo, entrando nella sala comune, vidi Alan seduto che mi stava aspettando, preoccupato. Mi venne un attacco di ansia. I suoi occhi si sollevarono quando mi vide.

‹‹Gin, abbiamo bisogno di parlare››

La sua voce era ferma. Lo vidi alzarsi e avvicinarsi a me. Lo respinsi alzando una mano.

‹‹Non ora! Ti avevo detto di lasciarmi in pace! Tu non mi dai tempo, né spazio... mi stai soffocando!››

Mentre discutevamo, Daniel entrò nella locanda per raggiungerci. Quando mi vide parlare con Alan, un'ombra di tristezza attraversò il viso. A passo lento si avvicinò a noi e si sedette. A quel punto, non potevo più rimandare la cosa, mi sentivo messa alle strette.

‹‹Daniel, tu mi sei simpatico e io ti voglio bene, non sento altro. Mi dispiace per quanto è successo! Tu per me sei solo un amico, niente di più!››

Il ragazzo chinò il capo, annuendo. Comprese che io non sarei mai stata sua e si rassegnò. Mi voltai verso Alan.

‹‹Ti chiedo una breve pausa, ho bisogno di tempo per metabolizzare tutto quello che mi hai rivelato e capire cosa voglio veramente!››

Lo vidi alzarsi, con la delusione dipinta sul volto.

‹‹Va bene, ho capito!››

I due uomini uscirono dall'albergo. Alan puntò il dito verso l'uomo. Li guardai dalla finestra, tanto da poter ascoltare la loro discussione.

‹‹Stai lontano da Ginevra!››

Daniel alzò le mani in segno di arresa.

‹‹È tutta tua! Però, voglio solo dirti una cosa: non farla soffrire, non se lo merita, è una brava ragazza!›› 

Lo fissò dritto negli occhi con aria di sfida.

‹‹Che fai, altrimenti?›› 
‹‹Dovrai vedertela con me!›› 
‹‹Uh, sono tutto spaventato!››

L'uomo scosse la testa. Non aggiunsero altro e presero strade diverse. Mi recai nella mia camera d'albergo, meditando su quello che avevamo detto. Quelle parole potevano ribaltare tutta la storia e il corso delle cose. Mi sedetti sul bordo del letto e presi un respiro profondo, stringendo con forza un cuscino. Solo i pensieri e le emozioni mi accompagnavano e il silenzio era spezzato solo dal suono distante delle onde. Avevo vissuto giorni meravigliosi e speciali, con risate, affetto sincero e momenti indimenticabili. Avevo creato legami profondi con la signora Jones e con Susan e, ogni giorno, aveva portato una nuova avventura. Avevo passeggiato lungo le spiagge, osservato tramonti mozzafiato e danzato tra le onde con Alan. Eppure, in quel momento ero chiamata a fare una scelta che avrebbe potuto mettere fine a tutto ciò. Per un attimo, mi vennero in mente le parole di mia madre.

"Ricorda figlia mia, ogni scelta comporta una rinuncia e le nostre non sono mai decisioni facili!"

Una lacrima, capricciosa, inumidì la guancia e l'asciugai con la punta delle dita, mentre le voci di Alan e Daniel si mescolavano nella mia mente, ognuno con il suo appello distintivo. Alan, il ragazzo che aveva catturato il mio cuore con passione e mistero. Daniel, il giovane gentile e sincero che aveva portato luce nella mia vita, ma era soltanto un amico.

"Che casino! Mi chiedo, chi sono veramente?"

Quella domanda mi sorse spontanea. Avevo sempre creduto di seguire il mio cuore, ma in quell'istante mi sentivo con il cuore spezzato in due. Meditai a lungo sul passato con Alan, sulle emozioni condivise. Fra di noi c'era una profonda connessione, ma improvvisamente si era creata una distanza incolmabile. Per un momento, mi sentii mancare il terreno sotto i piedi. In quell'attimo, la porta si aprì e Alan entrò nella stanza, aveva fatto finta di andarsene. Aveva aspettato fuori che mi ritirassi nella mia stanza e, dopo qualche minuto, mi raggiunse. Non poteva finire in quel modo. Lo sguardo di lui era colmo di tristezza e preoccupazione. Lo guardai, il cuore pieno di incertezza. Era giunto il momento di mettere in discussione tutto ciò che avevo conosciuto e dato per scontato durante quell'estate straordinaria.

‹‹Che ci fai qui? Vattene!››
‹‹No, io da qui non me ne vado! Ci dobbiamo sedere e parlare, perché so che devi avere molte domande, Gin!››

Lentamente Alan si avvicinò e si sedette al mio fianco. I nostri occhi riflettevano un mare di emozioni. Lui mi prese la mano e la strinse. 

‹‹Se ci tenessi a noi, se ci credessi lotteresti per questo amore!››

Scossi la testa.

‹‹Non so più a cosa credere!››

Chinai il capo, ma lui lo sollevò con una mano.

‹‹Tutto quello che c'è stato vuoi buttarlo al vento?››

Seguì un breve silenzio.

‹‹Gin, rispondimi! Quando eri felice con me, hai detto di amarmi... dimmi che non è vero e sparirò per sempre!››

Gli occhi di Alan cercavano di penetrare nel mio cuore ferito, deluso e triste.

‹‹Non si tratta di buttar via quello che abbiamo vissuto... si tratta di chi siamo davvero e cosa vogliamo per il nostro futuro insieme!››

Alan mi guardò con occhi che sembravano implorare una risposta.

‹‹Ho nascosto tante cose, lo so ma sono disposto a essere onesto, sincero e a comportami bene con te››

Le sue parole mi scossero interiormente, ma la mia mente era ancora offuscata.

‹‹È tutto così complicato!››

Sospirai.

‹‹Non so... so solo che ho bisogno di tempo per mettere a fuoco i miei sentimenti e le mie convinzioni››

Lui annuì, amareggiato ma comprensivo.

‹‹Ti darò il tempo di cui hai bisogno, Gin! Non voglio perderti e non importa quanto ci vorrà... io sarò qui ad aspettarti!››

Provai una miscela di emozioni. Dopo un breve lasso di tempo, mi rizzai in piedi e, dandogli le spalle, guardai fuori dalla finestra.

‹‹Fammi riflettere, ti prego!››

Lui si alzò e mi afferrò un braccio, mi voltai. Mi accarezzò il viso con gentilezza. Poi, mi strinse forte. I nostri occhi si intrecciarono un'ultima volta prima che Alan lasciasse la camera. Stanca, mi buttai sul letto, coprendomi il volto con le mani.

Il ricordo di un'estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora