Una notte tropicale

5 2 0
                                    

11

Nel vortice di una notte tropicale, ho ballato tra colori e suoni, tra incertezze e sorrisi, nel tentativo di comprendere i legami che ci uniscono, ma la verità sfugge ancora nel mistero del cuore.

Entrare al Seaham Harmony Club quella sera fu come essere trasportata in un mondo incantato. La serata a tema "Festa tropicale estiva" aveva trasformato il locale in un'esplosione di colori e di profumi esotici. Subito all'ingresso, un gigantesco arco di fiori tropicali mi accolse, facendomi sentire come se fossi entrata in una giungla. Le luci soffuse ricordavano le stelle del cielo tropicale e una brezza leggera faceva ondeggiare le palme artificiali, posizionate strategicamente in tutto il locale. Il profumo dei fiori e la frutta fresca fluttuava nell'aria. Il buffet era una vera e propria festa per i sensi. Tavoli coperti da frutta esotica, dai colori vivaci e sapori intensi, invitavano i presenti a gustare ananas, mango, papaya e cocco. Piatti di pesce fresco e crostacei erano disposti in modo invitante e una varietà di salse esotiche rendeva l'esperienza culinaria ancora più affascinante. I camerieri, vestiti da abiti con colori sgargianti, offrivano cocktail dai nomi evocativi, come il "Mojito", la "Pinã Colada". La musica tropicale, dal vivo, a tutto volume rimbombava all'interno del locale. Poi, venne la volta dei "Legami Sonori". Si esibirono regalando melodie calde e coinvolgenti. Gli ospiti erano vestiti a tema, con abiti colorati e accessori floreali. Tutti ridevano, creando un'atmosfera molto contagiosa. Ero affascinata da ogni dettaglio, non potevo fare a meno di sentirmi parte di quel mondo incantato, dove le preoccupazioni e le incertezze sembravano lontane. Era una notte in cui i legami tra le persone si rafforzavano, come il gruppo di Alan aveva suggerito con il suo nome. Mi sentii grata per l'opportunità di essere presente in quel momento, in quel luogo magico e decisi di immergermi completamente, pronta a scoprire cosa avrebbe riservato la serata. Un cameriere si avvicinò a me con i cocktail in mano. Presi un Mojito, poi scattai un selfie e lo inviai alla mia migliore amica. La sua risposta mi arrivò dopo qualche minuto.

- Divertiti!

Bevvi un po' di quel buon cocktail, ma non essendoci abituata, iniziò a girami la testa. Mi recai verso il buffet e cominciai a stuzzicare qualcosa. Quando mi voltai, mi accorsi che dal palco, Alan mi stava fissando e io sollevai il bicchiere.

"Alla tua!"

Nel giro di pochi minuti avevo finito di bere il mio drink. Mi sentivo già così brilla e le vampate di calore mi assalirono, una dopo l'altra. Al suono di quella musica iniziai a ballare e a ridere come una matta. Non avevo certo voglia di trascorrere l'intera serata imbronciata a causa di tutto quello che era successo. Quando finirono di suonare, mi avvicinai loro e li applaudii.

‹‹Bravi!››

Alan scese dal palco.

‹‹La smetti? Stai dando troppo spettacolo!››

Lo guardai, barcollando un po'. Ci mancava poco che gli cadevo addosso.

‹‹È una festa e io voglio divertirmi! Che t'importa?››

I suoi amici, vedendoci parlare, si unirono alla nostra chiacchierata.

‹‹Ehi, Alan, non ci presenti la tua fan?››

La voce di Tom, un ragazzo moro e simpatico, irruppe.

«Ragazzi, lei è Ginevra»

Mi guardarono dall'alto al basso, perché io ero l'unica che non era vestita a festa. Non trovai nulla all'ultimo minuto e optai per indossare una gonna arancione che metteva in evidenza le mie gambe e una maglietta scollata gialla. Ai piedi un paio di sandali con tacco, non troppo esagerato. Dopo un breve lasso di tempo venni a sapere che Tom suonava il pianoforte. Poi, c'era Leo, un ragazzo rosso e ironico, che suonava la chitarra e, infine, Lisa che già conoscevo. Presa dall'eccitazione della serata, bevvi un altro drink, sotto lo sguardo scioccato di Alan.

Il ricordo di un'estateDove le storie prendono vita. Scoprilo ora