Sette

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Andammo da Burger King e dopo aver preso da mangiare ci sedemmo su uno dei tavolini. Posai il mio vassoio e presi la corona di cartone mettendola da parte. -Come mai non ti vedo più con Cassie?- chiese mentre morse il suo panino.  -È cambiata, non è più lei. Sia caratterialmente che esteticamente.- diedi un morso anche al mio wrap.

-È vero, l'ho notato. Si trucca molto di più e fa un po' la superiore. Non è il suo carattere quello... la vedo così da quando ha incontrato quell'amico di Cameron...-lo interruppi. -Jack Gilinsky intendi?- chiesi confusa. -Si, quello. È cambiata per lui, credo. Posso chiederti un'altra cosa?- annuii sorridendogli.

-Chi ti viene a fare ripetizioni?- posò la bibita finita sul vassoio. -Shawn Mendes, il nuovo arrivato...- cominciai a spiegare ma non feci in tempo che prese subito la parola: -Ah, il fratellastro di Nash giusto? Ci ho parlato, credo sia simpatico se cominci a conoscerlo meglio.- sorrise.

-Si ma credo che lui si concentrerá solo a studiare. Io voglio chiaccherare un pò, magari anche conoscerlo ma credo si limiterà solamente a spiegare visto che ha paura di quello che potrebbe fargli Cameron.- dissi tristemente poggiando il mio viso sul palmo caldo della mia mano.

-Giusto.. ma cerca di parlargli, forse è tutta questione di timidezza non si sa mai- alzò le spalle -magari questo Sean...- risi -Shawn, si lo sapevo- si fermò per ricordarsi cosa mi stesse dicendo -dicevo, magari questo Shawn si rivela fantastico-

Facemmo un pò di giri per il centro commerciale li vicino e verso le 15.00 tornammo ognuno a casa propria. Buttai la borsa a casaccio in camera, tolsi le scarpe lanciandole da qualche parte e mi buttai sul letto. Mi addormentai subito. Mi svegliai di soprassalto con il campanello di casa. Erano le 16.00.

Cazzo, mi ero dimenticata Shawn. Corsi per le scale arrivando davanti alla porta, la aprii e me lo ritrovai davanti. -Ehy Shawn, scusa ma... mi ero addormentata... capita.- ero nell'imbarazzo totale.

-Umh, ciao...- entrò dentro casa osservandola attentamente. Casa mia era molto moderna, con mobili bianchi o neri e tappezzata di foto di famiglia, mamma le adora anche se io le trovo un po' inquietanti... insomma, vedere un baby Matthew in un quadro molto grande non è il massimo.

-La stanza è di sopra, la seconda porta sulla sinistra. Vuoi qualcosa da bere?- si fermò a guardare quel quadro prima di rispondermi -No grazie- sorrise imbarazzato.

Salimmo in camera e cominciò a spiegarmi matematica. Stranamente con lui capii di più che con il professore, e almeno 3 esercizi su 5 venivano. È un mago. -E questa era l'ultima cosa di oggi. Hai qualche domanda?- mi chiese. - Sono le 18 e tu in due ore mi hai spiegato due cose tra le tante che non sapevo, e me le hai fatte capire. Come fai?- rise a questa mia osservazione diventando rosso. -N..non lo so sinceramente- ridacchiò grattandosi il retro dell nuca.

-Verso che ora devi andare via?- chiesi guardando l'orologio. -Umh quando voglio, se vuoi vado via anche ora.- fece per alzarsi ma lo fermai prendendo la sua mano. Si girò di scatto a quel contatto - No no, rimani, almeno ci conosciamo un po'.- alzai le spallucce.

-Ma Cameron..- iniziò a parlare. - Non ci pensare a lui, non gli dirò niente non sono così stronza.- sorrisi cercando di metterlo a suo agio. -Grazie...- abbassò lo sguardo sulle nostre mani che si slegarono subito.

-Perché Cameron ti ha preso di punta?- chiesi sdraiandomi sul letto. - Dice che sto troppo vicino a te e che in qualche modo ti ho influenzato bla bla- sbuffò sedendosi su una poltroncina in camera. -Oddio, lascialo stare non lo sopporto neanche io.- rimase incredulo -Davvero?- vidi i suoi occhi brillare, credo non aveva mai condiviso con qualcuno i suoi pensieri. - Certo, per non parlare di Kendall...- risi per la faccia schifata che fece solo a sentire quel nome.

-Ho visto sta mattina quello che hai fatto- si fermò -io non ce l'avrei mai fatta- abbassò lo sguardo guardandosi le mani e giocando con un anello che aveva sul medio della mano destra.  -Beh, ti ho sentito rispondere a modo a volte, solo che devi essere più sicuro di te stesso- gli sorrisi.

Mi illuminai -Idea! Io ti offendo e tu rispondi! Ovviamente non mi offenderò, è una esercitazione.- mi guardò storto. -Dai! Non puoi dirmi di no, vieni qui- dissi tutta compiaciuta facendo segno di venire vicino a me. Dopo qualche esitazione Shawn accettò, scrollò le spalle e si sedette meglio sul mio letto e cominciò a concentrarsi. A quel punto risi vedendo quello che stava facendo.

-Ma cosa stai facendo?- dissi ridacchiando. - Mi sto concentrando- si stava per "riconcentrare" ma poi si fermò -non mi devo concentrare eh?- rise diventando tutto rosso. -No, dovrebbe essere una botta e risposta- cominciai a ridere anche io. -Dai, cominciamo-

Prendemmo un respiro.

-Sei uno stronzo.- lo guardai seria. -A-anche tu...?- disse intimorito.

-Shawn! Non così. Sembra che ti abbia detto qualcosa di dolce, insomma.- cominciai a ridere. -Questa era una prova- ridacchiò.

-Riproviamo, pezzo di merda- lo guardai dritto negli occhi. -Ha parlato la puttana.- mi squadrò. -Grandee!- diedi il cinque a Shawn. Continuammo così finché non ricevette la chiamata dalla madre di tornare a casa. - Dai, ti accompagno alla porta.- dissi aprendo la porta della camera.

-Che ragazza gentile, non me lo sarei aspettato- intervenne Matthew. - Oh, ciao Shawn- salutò con la mano vedendo il ragazzo passargli davanti. -Ciao Matthew- ricambiò.

Aprii la porta ed uscii insieme a lui. -Beh, grazie... ma devi venire tutti i giorni? Questa cosa non l'ho capita- dissi mettendomi una mano sulla fronte. - Si dovrei, ma se un giorno non puoi, oppure non ti va che vengo dimmelo e basta.- mi sorrise, ma vidi comunque un po' di tristezza nei suoi occhi. -Va bene, ma credo problemi non ci siano proprio- gli sorrisi.

Ci salutammo, chiusi la porta e andai a mangiare la pizza con Matthew che l'aveva ordinata.


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Fine capitolo 7

Spero che la storia stia continuando a piacervi :)

Votate e commentate! Se volete seguitemi pure.

Vxx



Mission Nerd || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora