Nove

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Cominciai a dare dei calci ai sassolini che erano sul marciapiede, visto che ero rimasta sola ad andare a casa. Matthew non sapevo dove fosse finito ed avevo perso l'ultima corsa dell'autobus.

-Ver! Ferma!- mi girai e trovai Cameron correre verso di me. Si fermò con il fiatone. Lo guardai per poi accelerare il passo. -Si può sapere che ti ho fatto?- chiese aprendo le braccia. - So cosa hai fatto stamattina, sono Alexia.- sentendo le mie parole sbiancò e mi guardò con occhi spalancati.

-Non guardarmi così e non dirmi che non volevi perché non ti credo.- dissi freddamente. - Cos'ha quel maledetto Shawn che ti attrae così tanto?!- sbottò alzando un po' troppo la voce. -Shawn non mi attrae, è solo il ragazzo che mi viene a fare ripetizioni!- urlai infastidita ed entrai nel vialetto di casa.

-Come può piacerti uno come quello e non me? Lui è uno sfigato! Ed anche brutto.- incrociò le braccia bilanciando il suo peso sulla gamba destra. - Non ho mai detto che mi piace e poi, potrebbe essere anche più figo di te.- alzai un sopracciglio e incrociai le braccia imitandolo.

-Ah davvero? Non ci riusciresti mai- cominciò a ridere. -Scommettiamo?-  mormorai a denti stretti avanzando verso di lui. -Okay, scommettiamo.- disse compiaciuto e avvicinò la sua faccia alla mia, facendo quasi toccare le nostre fronti ma mi spostai subito.

-Se io perdo, non lo prenderò più di mira. Ma se perdi tu, diventerai la mia ragazza almeno per un mese.- mi porse la mano che strinsi poco dopo accettando il patto -Ci sto.- sorrisi, ma in realtá non avevo idea da come iniziare.

-Beh, a presto mia futura ragazza- risi ironicamente controllando la posta accanto l'entrata. Aprii la porta e mi scaraventai sulla tavola, piena di cibo. Mangiai tutto, rubando anche qualcosa a mio fratello. Salii in camera iniziando a fare i compiti finché qualcuno bussò la porta.

-Avanti- dissi restando con gli occhi puntati sui libri. - Ehi Ver, ho sentito oggi te e Cameron qui davanti. Cosa hai intenzione di fare con lui? Insomma, sembra un caso perso...- mise una sua mano sulla mia spalla. -Ce la farò, non credo sia impossibile e poi non voglio assolutamente mettermi con Cameron- feci una smorfia che provocò una fragorosa risata di Matthew.

-Posso farti una domanda?- dissi chiudendo la materia appena finita, storia. Lui annuì e si sedette sul letto giocherellando con un mio piccolo cuscino blu. -Pensi abbia fatto bene?- mi alzai e mi fermai davanti a lui.

-Io.. non lo so. Da una parte si, hai avuto un coraggio enorme...  dall'altra c'è Cameron che farebbe qualsiasi cosa pur di avere ciò che vuole e non voglio ti ferisca. A te o Shawn.-cominciò a guardare le sue vans grigie e nere. -Va bene, tu stai tranquillo che tutto andrà per il meglio- gli sorrisi dolcemente. -Io sono sia il suo migliore amico che tuo fratello e sinceramente non voglio stare da nessuna parte... eviterò che vi ammazziate a vicenda- mi abbracciò ed uscì dalla stanza.

Ero un pò dispiaciuta del fatto che mio fratello non era venuto direttamente dalla mia parte e difendere con me Shawn. Ma in parte capisco, anche lui ha degli amici che vuole tenersi stretto. A proposito di amici, mi manca la Cassie di una volta e non so, rivederla mi ha fatto un certo effetto. Vorrei essere insieme a lei adesso a fare le cavolate di una volta. Come guardare dei film horror di cui abbiamo un sacco di paura, oppure spettegolare su tutto e tutti di scuola, o cantare musica a no stop.

Guardai la sveglia accanto al mio computer ed erano le 16.05. Strano, Shawn è sempre in orario. Se Cameron gli ha fatto di nuovo qualcosa lo uccido. Suonò il campanello. Insomma, come dice il detto, parli del diavolo spuntano le corna. Andai ad aprire e trovai uno Shawn sorridente con i libri in mano.

-Come mai così sorridente?- chiesi ridacchiando. - Oh, nulla... ho parlato con Nash- sorrise ed ero sicura in quel momento stesse pensando ad altro. Lo vedevo davvero sollevato e ne ero felice visto che la mattinata non era stata del tutto rosea.

Gli sorrisi annuendo e lo feci entrare. Andò dritto nella mia camera sapendo dove era. Entrai poco dopo di lui e lo vidi sbuffare una piccola risata. Lo guardai interrogativo, non capendo il perché stesse ridendo. -Da quando studi così seriamente?- indicò i miei libri di varie materie sparsi su tutta la scrivania. - Non lo so.. umh vuoi qualcosa da mangiare o cominciamo subito a studiare?- cambiai discorso.

-Comiciamo a studiare dai, almeno finiamo prima- alzò le spallucce e cominciò a prendere il libro di matematica che cominciò a sfogliare poco dopo.

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Fine capitolo 9

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V xx



Mission Nerd || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora