Ventiquattro

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Mentre ballavo con Cameron, continuavo ad osservare Shawn,

continuavo a pensare che ce l'avremmo fatta,

continuavo a pensare che non mi avesse mai tradito,

continuavo a pensare che mi amava,

continuavo a pensare che si sarebbe ribellato per venire da me, finchè non si baciò con Kendall ed il mondo mi crollò addosso.

Rimasi immobile, non riuscivo a togliere lo sguardo dai due ragazzi impegnati a far spettacolo. - Lasciali stare, come vedi hanno da fare.- disse Cameron cercando di ballare. Gettai le sue mani verso il suo corpo, dicendogli di non fiatare. Mi girai verso la coppia e cominciai ad avanzare a passi lunghi e determinati.

Ne avevo abbastanza.

Arrivai vicino alla bionda, con un gesto presi la sua attenzione e la feci staccare da quello che doveva essere il mio ragazzo. -Ed ora che vuoi- mi guardò scocciata. Non fece in tempo a voltarsi che la mia mano andò dritta sulla sua guancia destra. Le nocche facevano male, ma ne valeva la pena. Prima che potesse ribellarsi la spinsi, e con poco equilibrio cadde emettendo un verso di lamento. Mi chinai vicino la sua figura a terra.

-Prova ad avvicinarti di nuovo e farò di peggio.- mi alzai strofindando il vestito per pulirlo.

Solo a quel punto notai la tutta la scuola guardare l'accaduto, compreso Shawn. Lo guardai schifata e delusa nello stesso momento e senza dire nulla andai verso lo spogliatoio, dove tutti avevamo lasciato le borse. Entrai trovando qualche coppia pomiciare li dentro, presi la mia borsa con ancora dentro il diario di Shawn. Quando uscii dalla porta lo vidi che mi stava cercando e appena i nostri sguardi si incrociarono cominciò ad urlare il mio nome. Cominciai a camminare il più veloce possibile nella direzione opposta recandomi nel lungo corridoio principale. Volevo stare da sola. Vidi il bagno delle donne. Così ci entrai.

Mi chiusi dentro uno dei gabinetti emettendo un verso di frustrazione. Cominciai a sbattere la mano sulla porta, cercando di alleviare il nervoso, ma senza successo. Presi il diario e cominciai a sfogliarlo rileggendo tutte le cose che aveva scritto per me, finché qualcuno entrò nel bagno. Non disse nulla.

-Chi è?- nessuno rispose. Misi il diario dentro la borsa. - Shawn non è divertente, non voglio parlarti. Vai via.- dissi aprendo la porta, ma la persona che mi ritrovai davanti non era lui.

-Tranquilla siamo solo io e te- sorrise chiudendo a chiave la porta del bagno. - Che bello- dissi sarcasticamente cercando di chiudere la porta del gabinetto ma con uno scatto lui la fermò con un piede. -Vieni.- prese la mia mano e mi strattonò verso il lavandino. Sbattei violentemente al bordo gemendo dal dolore.  -Ora basta che resti in silenzio e non succederà nulla.- prima accarezzò i miei capelli per poi passare alla mia schiena ed alla cerniera del vestito.

-Ti prego Cameron, no.- dissi in prenda al panico con gli occhi lucidi. Ma lui non aveva pietà, rideva maliziosamente. Mi dimenai ma senza successo, ero troppo debole rispetto a lui. -Cosa c'è? Ti metto paura? No, non dovresti.- era arrivato alla fine della cerniera.

-Ver! Ti prego rispondi! Dove sei?- urlò una voce da fuori la porta. - Qui! Ti prego vieni!- dissi piangendo ad alta voce.

La maniglia si agitò su e giù ma non si apriva. Cameron mi prese violentemente e mi gettò in uno dei gabinetti cercando di chiudere a chiave la porta con lui all'interno. Cominciai ad urlare sperando facessero presto. In quel momento sentii la porta aprirsi di botto e mentre cercavo di spostare Cameron dal mio corpo, vi qualcuno prendere con forza quest'ultimo e buttarlo a terra.

Trovai Matt e Shawn. Mio fratello prese la mia mano e mi portò accanto a sè mentre Shawn, intento a bloccare Cameron si girò e disse con voce dura:-Vai via.-

Aveva gli occhi meno rossi di prima, volevo andare da lui ma Matt continuava a spingermi verso l'uscita nonostante i miei movimenti ed i miei urli disperati. Sapevo che Cameron era più forte di lui ed anche lui lo sapeva. Una volta uscita dal bagno Matthew mi guardò e disse -Non provare nemmeno per scherzo ad entrare.- Si girò sparendo dietro le mura.

Volevo entrare, ma Grayson ed Ethan mi corsero incontro e mi fermarono. Mi fecero entrare nell'aula più vicina chiudendo la porta. -Cazzo, ma che ti hanno fatto? Che è successo?- gridò Ethan stupito. - Benvenuto nella mia città- dissi sarcastica -vado a recuperare Cassie e Louis okay?- si rivolse verso di me ed annuii. - Ti prego, vedi come sta Shawn, per favore.- una lacrima scese sulla mia guancia accaldata. Fece un cenno con la testa ed uscì.

Grayson mi tirò su la cerniera, mi sistemò i capelli e mi tolse con le dita il trucco colato. - Non serve, non preoccuparti- tirai su col naso. -Sai, sembra come tornare piccoli, quando noi eravamo gli stilisti, tu la modella e tuo fratello il giudice.- disse mettendo un ciuffo dietro il mio orecchio. -Voi gli "Styles Twince" io la "Baby Barbie" e Matt "Quello che da le votazioni".- uscì una risata in mezzo al pianto. -Che razzismo contro Matt- ci fu una risata nostalgica generale.-Comunque Matt ci ha raccontato un po' tutto, sai che puoi sempre contare sui tuoi cugini preferiti vero?- annuii e lo abbracciai.

Si aprì di botto la porta.-Ver! Dovresti venire...- sentii da lontano Matt, mi girai e lo vidi con una espressione abbastanza sconvolta. Corsi fuori dall'aula dirigendomi verso il bagno. Il cuore batteva all'impazzata ed il mio respiro irregolare. 

-No...- misi una mano davanti la bocca vedendo un piede fermo a terra dalla soglia. 

Cautamente, a passi piccoli e lenti cominciai ad avanzare verso la porta. Mi tremavano le gambe, le mani, tutto. Avevo paura di ciò che avrei visto. Presi un grande respiro ed entrai. Sgranai gli occhi. La scena era orribile: erano tutti e due sanguinanti e stesi a terra privi di sensi. Cameron era a terra rannicchiato, mentre Shawn lo trovai sdraiato a pancia su sotto il lavandino.

Aveva un grandissimo ematoma in testa. Del sangue usciva dal naso, altro dalla bocca e altro ancora sulle nocche. Del vetro era sparso intorno a lui e notai che lo specchio si era rotto.

Matt aveva chiamato l'ambulanza, che a momenti doveva arrivare.

Mi chinai verso il ragazzo che mi aveva fatto soffrire, accarezzandogli la guancia ruvida, con del sangue secco sopra. Gli sistemai i capelli mori e vidi la sua guancia bagnarsi. Era una mia lacrima.  Mi accovacciai vicino la figura di Shawn e mi accoccolai vicino a lui piangendo sulla sua guancia.

-Ehi, sono arrivati.- mi avvisò Matt facendomi alzare. Dopo pochi istanti arrivarono due lettini con dei dottori.

Misero i corpi sui lettini e corsero verso i due furgoni. Fuori la scuola erano venuti tutti a vedere cosa stava succedendo. Cassie corse ad abbracciarmi insieme a Louis.

-Dio stai bene? Ethan ci ha trovato solo ora e ci ha detto cosa è successo. Non ti ha fatto nulla vero?- scossi la testa. - Ora vai, ha bisogno di te.- disse Louis indicandomi il lettino dove era situato Shawn.

Stavano per chiudere la porta ma li fermai -Aspetti! Veniamo anche noi.-

-E chi sareste?- disse il dottore che voleva sbrigarsi. - Ragazza e migliore amico.- sorridemmo io e Matt per convincerlo ancora di più. Non ero uno bello spettacolo per come ero conciata, ma annuì e ci fece entrare. Matt diede le chiavi della sua macchina a Grayson e dissero che vi raggiungevano lì.

Da Cameron vidi salirono Kendall e Gilinsky.

Per tutto il tragitto i medici gli davano ossigeno ed intanto toglievano quei pezzetti di vetro facili da estrarre. Appena arrivammo a destinazione lo portarono subito in una sala ma non ci dissero nulla sulle sue condizioni.

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Fine capitolo 24

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V xx


Mission Nerd || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora