Quindici

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Sia me che Matthew evitammo di parlare a mamma tutto il giorno e come noi, lei. Ora mi trovo in palestra con Shawn, mentre lui fa i pesi io sto sul tapis roulant e non penso ad altro che ieri sera. Il padre di Cameron non mi piace affatto ed in più, da quello che mi ha raccontato Matthew non è una bella persona. Picchiava la madre, per questo hanno divorziato ed ho paura che faccia la stessa cosa alla mamma. Come fa a non sapere una cosa simile? Devo pensare a qualcosa.

-Ehi, anche tu qui?- Mi girai e vidi Cameron, appunto. - Si, sono con Shawn.- Dissi continuando a correre e dirigendo il mio sguardo verso il ragazzo intento a fare flessioni. -Ah, okay...- salì sul tapis roulant accanto al mio e cominciò a correre senza aggiungere altro. Cosa era successo? Perché non aveva fatto nessuna battutina su Shawn? Ha sempre qualcosa da dire a riguardo.

-Cameron, qualcosa non va?- okay, è davvero strano che l'abbia detto. - No, tutto okay- sforzò un sorriso. Fermai il mio tapis roulant, scesi e spensi anche il suo. -Cosa c'è.- mi guardò storto. - Spiegami che hai- incrociai le braccia. Sospirò pesantemente e scese dall'attrezzo. -Ho paura di quello che potrebbe fare mio padre a..- lo interruppi. -mia madre...- continua e lo guardai dritto negli occhi mentre annuì tristemente.

-Io... mi vergogno a dire che sono suo figlio.-

Non sapevo cosa dirgli, era davvero giù di morale e non lo avevo mai visto così fino ad ora. Lo abbracciai senza pensarci due volte. Lo vedevo così fragile. -Grazie.- mi disse all'orecchio per poi staccarsi e tornare a correre.

Lo salutai e mi diressi verso Shawn dicendogli che era ora di andare. Entrai dentro lo spogliatoio e non ci misi molto a cambiarmi ed uscire. Una volta arrivata a destinazione cercai le chiavi di casa per entrare ma qualcuno aprì la porta al posto mio. -Salve Mr. Dallas- sorrisi falsamente ma lui non ricambiò, era abbastanza infastidito. Quando uscì chiusi la porta dietro di me e mi diressi verso la cucina dove sentivo qualcuno sussurrare qualcosa. Matthew era lì mentre abbracciava mamma sussurrandole cose rassicuranti nell'orecchio.

-Mamma, cosa è successo?- chiesi avvicinandomi lentamente a lei. - Nulla tesoro, non preoccuparti- disse con voce strozzata. -Il Signor Dallas ha detto delle cose a mamma, di un fatto loro che ancora non ho capito qual è, appena ha finito di parlare se ne è andato e mamma ha cominciato a piangere.- Matthew mi rivolse uno sguardo triste.

-Mamma se ti ha fatto qualcosa o ti ha minacciato devi denunciarlo !- Urlai indicando una parte indefinita. Cominciò a scuotere la testa velocemente - No tesoro. Non posso.- disse ricominciando a piangere.

-Perché!? Sai cosa ha fatto quell'uomo all'ex moglie vero? Come hai fatto a metterti con uno come lui!- scioccata mi diressi in camera sbattendo la porta.

Non capisco perché mia madre non voglia denunciarlo. È un uomo disgustoso, e non capisco come abbia fatto a conoscerlo e ad uscirci insieme. Ero troppo arrabbiata. C'è qualcosa che mamma non vuole dirmi e sembra abbastanza seria. Siamo suoi figli, a noi può dire tutto.

 Così presi il cellulare ed uscii di casa. Il cielo non era un gran che ma non mi interessava. Portai con me solo un giacchetto. Arrivai al solito parchetto vicino casa e mi posizionai davanti un albero. Cominciai a sentirmi le mani bruciare e lacrime rigare le mie guance. Avevo freddo, ma non mi importava. Continuavo a colpire insistentemente l'obiettivo davanti a me.Stavo bene, mi sentivo tutta la rabbia scorrere via, dovevo sfogarmi in qualche modo.

Sentii qualcuno urlare il mio nome in lontananza e poco dopo due forti braccia allontanarmi. Cominciai a dimenarmi dalle braccia che mi avevano appena preso ma senza risultati. -Ver! Fermati! Sono Shawn! Basta!- mi girai di scatto e appena lo vidi lo abbracciai piangendo. Mise una mano sulla mia testa accarezzandola dolcemente mentre con l'altra mi stringeva più a se. Avevo il mio volto sul suo petto che aveva un profumo buonissimo. Lo strinsi forte. Un abbraccio era quello che mi serviva in quel momento.

Cominciò a piovere ma non avevamo intenzione di staccarci. -Andiamo, ti accompagno a casa.- prese il suo giacchetto e lo mise sopra le nostre teste. Arrivammo davanti casa mia e lui suonò il campanello dove aprì mia madre. - Ehy Shawn!- il suo sguardo cadde subito su di me - Oh tesoro mio, cosa è successo? Dove eri finita?- chiese notando come ero conciata.

Non risposi, entrai andando direttamente in bagno. Sentii qualcuno seguirmi ma ero sicura non fosse mamma, dal rumore dei passi si capiva fosse una figura maschile. Mi sedetti sopra il water poggiando i gomiti sulle ginocchia e portando il viso tra le mie mani. Bussarono alla porta. Feci un verso di lamento intimando di andare via chiunque fosse ma invano. La porta si aprì e vidi Shawn tutto fradicio entrare dentro il bagno.

Non disse nulla, cominciò ad aprire tutti gli sportelli cercando qualcosa. Prese l'acqua ossigenata e delle fascette. Si inginocchiò davanti a me, prese le mie mani e prima di metterci il disinfettante le guardò lasciando una piccola carezza. Bruciava talmente tanto che mi scappò un piccolo grido di dolore.

Dopo aver fasciato le nocche, avevo gli occhi che mi si chiudevano da soli. Era stata una giornata faticosa. Shawn mi portò fino in camera mia. Presi il pigiama e mi stavo per cambiare ma poi mi fermai. Ricordai di avere lui in camera. Alzai lo sguardo verso di lui in modo alquanto assonnato e interrogativo. - Okay okay, mi giro...- si girò ridacchiando.

Mi misi velocemente il pigiama e mi intrufolai dentro il letto. Shawn era ancora girato. - Ti puoi girare scemo- ridacchiai poggiando la testa sul cuscino.

Dopo le mie parole si girò e sorrise dolcemente. Cominciò ad avvicinarsi al mio viso e stampò un leggero bacio sulla mia fronte mentre con la mano accarezzava la testa -Ver io adesso vado a casa, buonanotte- disse mentre si allontanava da me per andare via. -No, resta.- dissi afferrando la sua maglia di scatto.

Ci rifletté un attimo e poi mi sorrise -va bene, avviso mamma.- prese il suo telefono e mandò un messaggio, suppongo a sua madre. - Ma... cosa mi metto?- chiese leggermente imbarazzato. -Vai da Matt, ti darà qualcosa- annuì ed uscì dalla porta. Tornò poco dopo con una maglia e dei calzoncini. Si tolse la sua maglia restando così a torso nudo. Rimasi imbambolata a guardarlo finché non si mise quella di mio fratello. Poi si fermò.

-Girati- sventolò la mano verso la mia parte, e così feci. Sentivo la sfilare e infilare velocemente i pantaloni e questo mi provocò una piccola risata. -Faccio tanto ridere?- disse buttandosi sul letto accanto a me. Scossi la testa mentre mi girai verso di lui.

-Dai adesso dormiamo- mi circondò con le sue braccia e mi strinse più a se. Mi accucciai più vicina a lui. E poi caddi in un sonno profondo.

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Fine capitolo 15

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V xx


Mission Nerd || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora