Quattordici

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Erano le 19.30 e Shawn mi aveva fatto ripassare di tutto visto che domani mi sarebbe spettata una fantastica interrogazione. -E con questo abbiamo finito- disse chiudendo il libro ed il quaderno. Cominciai a guardare il suo viso notando un piccolo cambiamento.-Shawn, hai iniziato a mettere la crema?-chiesi. -Si, perché?- si accarezzò una guancia come per controllare lui stesso. - Si nota che sta diminuendo l'acne- indicai le guance che si dipinsero di un roseo leggero. Posai lo sguardo da un'altra parte -e qui sono cresciuti dei muscoletti ehh- continuai prendendogli il braccio e sbuffò una risata.

-Sai, a scuola stanno cominciando a parlare di te- alzò entrambe le sopracciglia dallo stupore. -te lo giuro, parlano tutti del tuo cambiamento... ovviamente in maniera positiva. Stai praticamente facendo competizione con Cameron. Ora hai tutte ai tuoi piedi.- ridacchiai e lui scosse la testa.  -No no, ti pare. Cameron non si può battere... cioè, no.- guardò l'orologio. - Ora devo andare, a domani- mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò.

Mi stesi sul letto per avere un attimo di pace e tranquillitá ma vibrò subito il telefono. Lo presi e vidi un messaggio whatsapp: Cassie.

C: Domani andiamo a scuola a piedi, ho voglia di camminare. - A

V: Cassie, smettila di drogarti di Pretty Little Liars. Comunque va bene ;)

C: Parla quella drogata di American Horror Story.

V: Touché.

Posai il telefono ed andai di sotto a cenare. Scesi le scale saltellando e vidi la tavola in salone apparecchiata in un modo troppo formale. -Che sta succedendo...?- entrai in cucina e vidi mia madre vestita elegante e truccata che tirò fuori dal forno la lasagna. -Amore, avrei dovuto parlartene prima, lo so, ma a lavoro ho conosciuto un uomo e...- non la feci continuare.

-Ma da quanto vi frequentate? Perché non ci hai detto nulla?- sentii un botto e mi girai di colpo quando Matthew entrò improvvisamente nella stanza. - E non sai chi è.- aggiunse con un ghigno. Guardai interrogativa mamma. - Il signor Dallas...- disse e guardò verso la teglia per evitare il contatto visivo. Sgranai gli occhi -DALLAS?! Mamma! Hai idea di suo figlio? Mamma ti prego no. Con tutte le persone che esistono in questo mondo proprio questa dovevi prendere?- misi le mani tra i miei capelli per la frustrazione.

-Ver, vieni con me.- Matt mi mise un braccio intorno le spalle e mi portò via dalla cucina. - Cameron? Ma fa sul serio?- indicai verso la cucina. -Ver, ascoltami.- strinse entrambe le mie spalle con le sue mani.- Hai visto che Cam  ha i genitori divorziati e abita con sua madre, Gina? Ecco, è dovuta partire per lavoro, quindi adesso sta col padre che odia. Per favore, solo per stasera abbi pietà di lui.- mi guardava con occhi pieni di preoccupazione. Annuii con la testa, in fondo lo capivo. Anche io e Matt abbiamo i genitori divorziati e non sappiamo più cosa pensare di papà.

Suonò il campanello e istantaneamente guardai Matthew che fece la stessa cosa. Mamma spuntò dalla cucina tutta emozionata e corse verso la porta che aprì poco dopo.  -Venite tesori!- urlò mamma. Non mi va, non mi va e non mi va.

-Allora, lui è il Signor Dallas- disse indicando l'uomo alto davanti a me. Non mi piace. Sembra viscido e presuntuoso. Cameron non gli somiglia affatto. - Loro sono i miei figli Matthew e Ver- disse mamma cingendo le sue braccia intorno ai nostri corpi. - Piacere mio, lui invece è mio figlio...- lo interruppi. - Cameron.- abbassai lo sguardo. - Ah, vi conoscete voi ragazzi? Beh, meglio!- feci una piccola risata ironica e mia madre mi guardò infuriata.

-Bene papà, ora posso andare?- disse sottovoce Cameron. - No Cam, resti qui con me e loro. Ti ho portato per scherzo? - rimproverò il figlio per poi rivolgerci un sorriso forzato. -Tranquillo Signor Dallas io stavo giusto per andarmene.- mi guardò stupito insieme a mia madre che avrebbe voluto uccidermi in quell'istante. -Beh.. visto che volete andare via tutti uscite insieme no? Andate. Ma tornate prima delle 23.00- disse guardando la mamma che lo guardò dispiaciuta, non credendo che la serata si svolgesse così.

Uscii di casa insieme a Matthew e Cameron. - Che rompi palle che è mio padre. Perché? Perché deve mettermi in imbarazzo ogni volta e devo stare sempre con lui.- sbottò. Non lo avevo mai visto in questo modo, sembra così... debole.  - Andiamo a mangiare qualcosa?- cambiai discorso e gli altri due annuirono incamminandosi alla pizzerie più vicina.

Rimasi in silenzio per quasi tutta la serata, lasciando parlare solo Matthew e Cameron. Non avevo molta voglia di parlare. Tutto è successo così in fretta che il mio cervello non ha avuto tempo di collegare tutto. Perché non ci ha voluto dire niente? 

Tornammo a casa verso le 22.30 con mamma e il sg.r Dallas che mettevano a posto la cucina. Nel frattempo io, mio fratello e Cameron eravamo seduti a guardare qualcosa in tv. Poco dopo il padre di Cameron chiamò il figlio dicendo che dovevano andare via. Salutammo tutti e due per poi andare direttamente in camera a dormire, evitando una sgridata isterica dalla mamma.

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Fine capitolo 14

Votate, commentate e se volete seguitemi!

V xx


Mission Nerd || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora