Snap Out Of It

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''jisung ti prego perdonami, non volevo comportarmi così venerdì. Avevo bevuto anche io, non ero in me.''

il minore non aveva nemmeno varcato il cancello della scuola che si ritrovò davanti un jaechan che gli chiedeva perdono.

''ieri sono anche passato a casa tua ma non c'eri, dov'eri finito? Ero spaventato, avevo paura ti fosse successo qualcosa.''

jisung sospirò e riprese a camminare seguito dal maggiore che gli era attaccato dietro come un'ombra. 
Stava iniziando ad innervosirsi, ma preferì non dire nulla.

''per favore parlami.''

e a quel punto il ragazzo fermò i propri passi, voltandosi verso l'altro e lasciandosi sfuggire un sonoro sbuffo mentre incrociava le braccia al petto.

''jaechan io credo sia meglio chiuderla qui.''

a quell'affermazione il maggiore spalancò gli occhi, distogliendo successivamente lo sguardo. Si mordicchiò il labbro mentre batteva il piede per terra nervosamente; sicuramente quella risposta non gli era piaciuta affatto.

''che cazzo dici, stiamo così bene insieme.''

a quel punto una risata sarcastica lasciò la bocca del minore che scosse lievemente la testa, incredulo di ciò che aveva appena sentito. Era pure capace di dire stronzate simili?

''mi hai letteralmente tirato uno schiaffo jaechan. Mi hai insultato solamente perché ero uscito con i miei AMICI ed avevo addosso una gonna. Come posso stare assieme ad una persona che non accetta i miei amici e che soprattutto non accetta i miei gusti?''

ormai jisung aveva alzato il tono di voce e le persone che camminavano affianco a loro tirarono varie occhiate oppure si fermavano 'casualmente' lì vicino per ascoltare meglio. Di certo questo non avrebbe aiutato la reputazione di jaechan.

e per questo prese il ragazzo per il polso trascinandolo via da lì, uscendo dal cortile della scuola e camminando tra i vari vicoli della cittadina, senza nemmeno una meta precisa.
Jisung provò a liberarsi dalla presa, ma quella era troppo forte quindi non poté opporsi troppo.

si trovavano ormai in una zona abbastanza isolata, c'erano solo abitazioni e non si vedevano ristoranti o altro, e questa cosa mise un po' d'ansia al minore che improvvisamente si ritrovò bloccato contro ad un muro.

''io volevo pure chiederti scusa ma ti comporti come una puttana. Come ti viene in mente di urlare certe cose davanti ad altri studenti? Ho una reputazione io, a differenza tua.''

jisung non riusciva minimamente a muoversi, aveva i polsi bloccati contro il muro gelido dietro di lui, provò a dare un calcio all'altro per liberarsi, ma non ci riuscì.

si ritrovò una mano del maggiore sul proprio collo, e la stretta non era per nulla lieve.

''ho deciso di fidanzarmi con te solo per divertirmi un po', ma non pensavo che saresti stato capace di creare così tanti problemi.''

le mani del minore finirono sulla mano dell'altro per liberarsi con scarsi risultati. Non riusciva a respirare e la cosa lo stava impanicando, sapeva bene che lì non ci fosse nessuno, a meno che il destino non fosse dalla sua parte.

''ma visto che sei una puttanella non ci saranno problemi se ti tocco, no? Devo ammettere che il fisico ce l'hai, peccato per il tuo caratter-''

il ragazzo non riuscì nemmeno a finire la frase che venne preso per il colletto da qualcuno, lasciando finalmente libero jisung che cadde a terra a causa dell'agitazione e della mancanza di fiato. Era decisamente successo tutto troppo velocemente.

''puttanella a chi esattamente?''

nel sentire quella voce jisung alzò immediatamente lo sguardo e si sentì sollevato nel vedere la figura, ormai, fin troppo familiare di minho.
Come ci era arrivato lì?

Moth To A FlameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora