Romantic Homicide

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jisung aveva finalmente finito di prepararsi per quella serata, aveva deciso di indossare i vestiti che acquistò quel famoso pomeriggio, si sentiva sempre bello vestito in quel modo, quindi perché no?

con una piastra rese i suoi capelli leggermente ondulati, un trucco leggero copriva il suo viso: un lucidalabbra trasparente illuminava le sue labbra leggermente carnose, del mascara colorava ed allungava le sue ciglia ed infine un filo di eyeliner evidenziava i suoi occhioni.
Era davvero bello.

quando tutti quanti erano ormai pronti, lasciarono l'abitazione dirigendosi così verso il locale. Già da lontano si poteva vedere molta gente diretta lì, il che mise un po' d'ansia al ragazzo, ma ignorò la cosa. Non voleva rovinare nulla con la sua stupida ansia.

si misero in fila entrando pian piano, ed una volta entrati furono accolti da un locale con luci rosse e viola, una musica piacevole anche se a pieno volume ed infine odore di alcol e fumo.

jisung storse leggermente il naso a quella puzza di fumo, ma dopo poco si abituò non facendoci nemmeno caso.

''hey sediamoci su quei divanetti! Io vado a prendere qualche drink.''

felix indicò dei divanetti posti attorno ad un tavolino, per poi sparire tra la folla di gente per andare al bancone e prendere le bevande.

i ragazzi fecero come detto dall'amico e si sedettero, iniziando ben presto a parlare del locale in cui si trovavano. Ma jisung non aveva la testa sul pianeta terra in quel momento, come al solito direi più che altro.

senza accorgersi aveva il telefono tra le mani ed era di nuovo sulla chat di minho che, ovviamente, non aveva dato nessun segno di vita per tutto il giorno, cosa che preoccupò il minore.

si ritrovò costretto a posare il telefono poiché vide dei drink davanti a lui sul tavolino, e forse era meglio pensare a divertirsi piuttosto che stare lì a deprimersi e farsi paranoie, alla fine era uscito con i suoi amici per divertirsi, non per pensare a minho.

e così fece.

passò gran parte della serata a bere, chiacchierare e ridere coi suoi amici e persino a ballare, non fregandosi minimamente degli sguardi della gente attorno a lui. Sicuramente era ormai brillo se non ubriaco, il jisung sobrio non sarebbe mai uscito in pista per ballare in modo buffo e imbarazzante con tutta quella gente davanti.

ma purtroppo non tutto poteva andargli perfettamente, e qualcosa doveva rovinargli la serata.

mentre stava ballando forse la sesta canzone da quando aveva iniziato effettivamente a ballare, sentì tirarsi via da lì per un braccio, e quando si girò verso la persona che lo aveva portato via, spalancò gli occhi.

che ci faceva jaechan lì?

''jisung mi spieghi che cazzo ti passa per la testa?''

stava leggermente urlando, e la cosa fece sobbalzare il minore.

erano usciti dal locale e il freddo colpì la pelle scoperta del ragazzo, che si ritrovò ad ''abbracciarsi'' da solo per riscaldarsi, mentre una confusione riempiva la sua testa. Cosa intendeva dire ora?

''ma di cosa stai parlando?''

il ragazzo sbuffò una risata sarcastica e lo indicò, per poi passarsi una mano tra i capelli, ormai infuriato.

''ma ti sei visto allo specchio prima di uscire? Ti sei messo una fottuta gonna jisung, e tu sei un fottuto maschio e sei anche fidanzato ti ricordo. Stai provando a rimorchiare qualcuno?''

le parole si sbloccarono in gola al minore che aveva una faccia scioccata, ma anche delusa. Mai si sarebbe aspettato delle parole simili da parte di jaechan, certo si stava rivelando tutt'altro che un angelo ma in quel momento stava davvero ferendo profondamente il ragazzo.

Moth To A FlameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora