End of Beginning

447 33 40
                                    

la vita è davvero buffa, un giorno ti trovi in una relazione tossica, un altro invece ti ritrovi ad essere felice ed amato veramente.

un giorno pensi di non riuscire a superare un periodo buio, ed un altro invece ti rendi conto che tutto passa, specialmente se hai delle persone meravigliose accanto.

un giorno sei all'università, completamente spensierato con solamente il peso dello studio addosso, un altro invece...

''in che senso ti devi trasferire?''

il ragazzo poggiò la propria tazza con il caffè all'interno, alzandosi subito dopo dal comodo divano, incredulo delle parole che aveva sentito.

''non ho altre alternative minho... aspetto questo lavoro da mesi e l'unica offerta viene dall'altra parte del paese...''

jisung si era ormai laureato mesi prima, andava parecchio fiero della propria laurea in psicologia, ma questa lo mise in difficoltà quando nessuna proposta di lavoro arrivava o veniva accettata; quella mattina però apparve una visione divina: un'offerta di lavoro da un centro antiviolenza, l'unico ostacolo era però la distanza.

jisung abitava nelle vicinanze della grandiosa capitale Seoul, il suo nuovo lavoro si sarebbe trovato a 8 ore di treno da lui ed era impossibile fare un tratto simile.

''non puoi aspettare un altro po'? Magari arriveranno nuove offerte...''

minho non avrebbe mai voluto dire una cosa del genere, ma amava jisung e dopo tutti quegli anni passati insieme, dopo tutto il tempo che hanno dovuto aspettare per stare finalmente insieme, non poteva lasciar andare jisung via così, non ci sarebbe mai riuscito.

''minho, questa offerta mi è arrivata dopo mesi, figuriamoci quanto dovrò aspettare per un'altra! Tu invece? Non potresti venire con me?''

''jisung sai meglio di me che non posso, ormai mi occupo delle librerie di questa città, appartengono tutte a me.''

ed era proprio così: da una piccola fumetteria minho era riuscito pian piano a conoscere persone più ''grandi'' di lui in ambito lavorativo, era riuscito a fare affari sommariamente e non poteva sicuramente lasciare il tutto nelle mani di qualche imbecille che avrebbe potuto rovinare tutto, non se ne parlava proprio.

''magari dovrò stare lì solo per un po' di tempo e poi mi arriverà qualche richiesta da Seoul... o magari qualche città vicina qui...''

la speranza è l'ultima a morire, si dice, ma il minore ormai aveva perso le speranze riguardo ciò che aveva appena detto. Era poco ma sicuro, si sarebbe dovuto stabilire in questa nuova città senza conoscere nessuno, completamente da solo, lasciando tutti i suoi amici qui e anche l'amore della sua vita.

i due avevano già trovato qualcosa da fare per jisung: momentaneamente lavorava in una delle librerie del fidanzato, per guadagnare qualcosa e per non stare sempre in casa o fare qualche stupido lavoro; ma il problema persisteva: a jisung non piaceva quel lavoro ed inoltre non si era laureato per nulla.

''amore sono sicuro che riusciremo a gestire la cosa mh? Ormai esistono tutte le tecnologie possibili, faremo chiamata ogni giorno e poi sicuramente ogni tanto potrai venire qui, o io potrò venire da te, va bene?''

le parole dolci e rassicuranti del maggiore assieme alle carezze sulle guance riuscirono a calmare leggermente il più piccolo che sospirò ed annuì, abbracciando successivamente il fidanzato.

odiava il modo in cui si presentassero sempre degli ostacoli tra di loro, ma era felice di vedere che minho non l'avrebbe mai mollato per della semplice distanza. Alla fine stava andando semplicemente in un'altra città, non in un altro paese.

Moth To A FlameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora