Don't Go Insane

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la pausa pranzo arrivò abbastanza velocemente e così jisung ora si trovava al tavolo con i suoi tre amici, che si lamentavano del carico scolastico e della loro vita sentimentale. Tuttavia la mente del ragazzo non era concentrata sulla conversazione, bensì sul suo 'fidanzato' che chiacchierava felicemente con la stessa ragazza di quella mattina.

jisung non amava fare presupposizioni quindi cercò di ignorare completamente quella scena, non aveva un buon presentimento in ogni caso.

''jiji, tutto bene?''

a quella domanda il ragazzo tornò con i piedi a terra e si girò verso felix che gli aveva posto la domanda. Annuì semplicemente, ma i suoi amici non lasciarono scorrere come facevano al solito, avevano notato un grosso cambiamento nei suoi atteggiamenti, era cambiato.

avevano deciso inizialmente di non insistere, sapevano bene quanto fosse testardo l'altro e quanto odiava parlare dei propri pensieri o problemi, ma stavolta non potevano restare a guardare, erano suoi amici per un motivo.

''jisung puoi parlarci per favore? Si vede che non va tutto bene.''

il ragazzo si morse un labbro, mescolando il cibo che aveva davanti a sé. Sentiva il proprio stomaco chiudersi e quel cibo gli appariva di troppo, quasi disgustoso, quindi posò le bacchette tirando un sospiro.

voleva uscire da quella mensa ormai soffocante, quindi si alzò e fece cenno ai suoi amici di seguirlo fuori. Forse mettere da parte l'orgoglio non gli avrebbe fatto male dopotutto.

i quattro uscirono definitivamente dall'edificio, raggiungendo una panchina. Jisung e felix si sedettero mentre seungmin e hyunjin rimasero in piedi davanti ai due, aspettando che il ragazzo parlasse.

''diciamo che con jaechan non sta andando molto bene, ma sono solo mie paranoie da quel che mi ha detto.''

felix avvolse un braccio attorno alle spalle del ragazzo, accarezzandolo mentre aspettava che continuasse a parlare, cosa che fece poco dopo.

''ieri ne abbiamo parlato, mi ha rassicurato che era semplicemente molto occupato con lo studio e che mi amasse ancora, insomma non avrebbe motivo di mentirmi, no?''

a quel punto alzò lo sguardo, che poco prima era rivolto sul terreno sotto ai suoi piedi, posandolo sulle figure dei suoi amici e notò un'espressione confusa, quasi stupita.

ovvio che erano stupiti, si sapeva che jaechan fosse l'angelo in persona, era perfetto. E forse jisung stava seriamente esagerando, il maggiore era troppo perfetto per lui, quasi sfigurava accanto a lui.

''jisung, perché non lo lasci o almeno non gli chiedi una pausa? Dovresti stare bene con lui, non così.''

stavolta fu seungmin a parlare e alla sua affermazione gli altri due annuirono, dandogli dunque ragione.

il ragazzo negò immediatamente con la testa, alzandosi successivamente dalla panchina e mettendo lo zaino in spalla, sospirò.

''no, sto bene così. Ora vado a casa, non credo di riuscire a restare qui per qualche altra ora.''

i tre lo guardarono preoccupati, ma decisero di lasciarlo andare, scuramente gli avrebbe fatto meglio tornare a casa in quel momento e prendersi del tempo per sé.

varcò il cancello della scuola, lasciandosela alle spalle. Non voleva nemmeno andare a casa in quel momento, lì si sarebbe sentito ancor più soffocato, quindi era meglio evitare.

decise di vagare senza una meta precisa, ma facendo ciò si ritrovò davanti alla famosa fumetteria.

dalla grande vetrata poté notare la figura di minho, seduto davanti al bancone intento a leggere un libro sconosciuto per il minore. Automaticamente si sentì quasi meglio, sentendo tutti i pensieri tormentosi allontanarsi.

Moth To A FlameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora