La scuola è finalmente terminata, e, bene o male, non ho pensato troppo a quanto accaduto poche ore prima con Korai.
Perchè tanto imbarazzo?
In fin dei conti mi ha solo fatto un complimento.
E che complimento.
Non devo più pensarci, o finirò per distrarmi completamente dall'allenamento.
Anche se avendocelo davanti e potendo osservare i suoi muscoli guizzare sotto la maglietta quando schiaccia; essendo preda dei suoi sguardi e dei suoi sorrisi, è davvero complicato non pensare, sia a lui che a quanto accaduto.Calma, mi ha solo detto che sono carina. Dio, se dovessimo mai baciarci sarebbe il finimondo, darei completamente di matto!
Non distrarmi era il mio obbiettivo.
*Sbam!*
Ho decisamente fallito.
"Aia! Merda!"
Sono così tanto sovrapensiero che non ho fatto minimamente caso alla pallonata diretta verso la mia pancia.Mi ha preso in pieno!
"Isabel-Chan! Scusami!"
Questa è l'inconfondibile voce di Sachiro.Oggi non mi da' pace! Urgh, io lo faccio fuori!
Ancora una volta a salvarlo da morte certa è il suo amico dai capelli bianchi:
"Mini-Chan!" Si china verso di me, ormai spalmata a terra. "Tutto bene?""Pft, non so..."
Mi rialzo cauta, accusando un lieve giramento di testa.
"Mi è arrivata una pallonata, anche bella potente, in pancia. Come potrei stare?""Sachiro, ma che cavolo! Sta' più attento!"
Non sono io a parlare, ma Korai.
"Guarda che se fai male a Mini-Chan poi ti faccio male io!"Oh, Korai, non potevi peggiorare la situazione in modo migliore.
Ancora una volta si rende conto di che cosa ha detto, si volta verso di me, oramai seduta sul pavimento:
"Direi che oggi hai finito con l'allenamento, rischi difarti male per davvero, ed io non voglio questo."Questo qui mi confonde.
È stato molto diretto, non che sia una novità, ma ne è ben cosciente.
Bah...
Mi aiuta ad alzarmi e mi accompagna in panchina. Si assicura io stia bene, mi sorride con quei suoi grandi occhi gentili e torna ad allenarsi.
Ma che mi prende?
È ciò che continuo a pensare per tutto l'allenamento, anzi, da tutto il giorno, senza mai distogliere lo sguardo dall'albino, che di tanto in tanto guarda in mia direzione.
Non lo facevo così premuroso.
"Oh, no. Basta!"
Borbotto e mi metto violentemente le mani nei capelli.
Ho gli occhi sgranati e fissi sul pavimento.Siamo solo ad aprile, non posso distrarmi, tra meno di due mesi ho le selezioni.
Strizzo gli occhi e respiro in modo irregolare. Non posso fare a meno di immaginare i peggiori scenari possibili: la mia vita, la mia carriera sportiva, che vanno a rotoli per colpa delle distrazioni.
"Non so cosa tu abbia, ma la fai troppo tragica. Rilassati, superala, qualunque cosa sia, e volta pagina."
A parlare è la saggia, rara in questo stato, Kaori.Al che la guardo, abbandonando il mio stato di trance, e sorrido. Volgo poi lo sguardo in direzione del campo, verso Korai.
Ha uno sguardo preoccupato."Hai ragione."
Sono le uniche parole che riesco a dire, mentre mi alzo e indosso la tuta.
"Vado a voltare pagina."
Il borsone sulla mia spalla destra.
"Per oggi ho finito. Buon allenamento Kori-Chan, ci sentiamo più tardi."
Le sorrido e mi dirigo verso l'uscita della palestra.
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Se non salti non riesci a volare - @IsabelVega
FanfictionLa storia vede come protagonista Isabel Naara, una pallavolista molto dotata e nota a tutti, che insegue il suo sogno di diventare una Leggenda. La narrazione è ambientata nell'anime 'Haikyuu!', ma non segue neanche di una virgola la trama originale...